sabato 31 luglio 2010

STRADA REGIONALE 325, ANAS E COGEMAR RESPONSABILI DEI DISAGI


PRATO – Italia dei Valori è preoccupata per i disagi che sopportano tutti i cittadini che percorrono la Sr 325 a causa dei cantieri di lavoro che ne rallentano la percorribilità. Per questo i dirigenti dell’IDV delal provincia di Prato hanno chiesto chiarimenti all’assessore provinciale ai Lavori Pubblici Ivano Menchetti e ottenuto da quest’ultimo la promessa che per l’apertura delle scuole a settembre, il cantiere a La Briglia sarà ormai chiuso e smantellato.
IDV è comunque preoccupata per l’andamento dei lavori (appalto di 16 milioni di euro) perché la ditta che sta eseguendo i lavori, la Cogemar, avrebbe dovuto concluderli già entro il 31/12/2009 ed è quindi in ritardo di sette mesi.
Questo significa non solo che i cittadini stanno subendo dei disagi per colpa grave di questa ditta ma anche che dal 1 gennaio scorso la Cogemar sta pagando 11mila euro al giorno di penale, il che significa che, a oggi, deve restituire più di duemilioni di euro. Una cifra enorme che ci spinge a credere che ormai per questa ditta non ci sia più alcun interesse a finire i lavori.
E’ per questo che IDV chiede all’Anas, che gestisce l’appalto, di rescindere immediatamente il contratto con la ditta in questione affinché si possa procedere ad un nuovo bando per far eseguire il resto dei lavori, con l’ambizione di trovare una ditta seria e capace di lavorare bene e rispettare i tempi di consegna.
IDV invita inoltre i rappresentanti provinciali e comunali del Pdl e della LN di evitare critiche strumentali e legate sul nulla verso la Provincia e a fare invece pressioni sui loro rappresentanti a Roma affinché intervengano sull’Anas che è un ente sotto il diretto controllo del Governo Berlusconi affinché segua con maggiore attenzione quanto sta accadendo lungo la Sr 325.
IDV esprime massima fiducia e dà ampia solidarietà all’assessore provinciale Ivano Menchetti che sta seguendo con grande attenzione e professionalità il procedere delle opere lungo la Sr 325 affinchè i disagi per i cittadini siano ridotti al minimo e affinché i lavori vengano svolti con sollecitudine, anche se non ha grandi poteri per poter incidere su questi ultimi.
Il presidente della Commissione IV della Provincia, Mario Tognocchi, dell’Italia dei Valori, sta seguendo con interesse costante la questione e il nostro partito lo ha invitato a controllare che fin dai primi giorni di settembre il cantiere torni operativo al massimo così da avere la via libera entro il 15-20 settembre.

lunedì 26 luglio 2010

IDV, LA NUOVA SEGRETERIA PROVINCIALE


PRATO – Nella prima riunione del Direttivo dell'Italia dei Valori, eletto nel  3° Congresso provinciale, il neo coordinatore provinciale Salvo Ardita ha nominato i membri della segreteria che lo affiancheranno per i prossimi due anni. In pratica è stata riconfermata la stessa segreteria che già ha lavorato nel precedente mandato con Maurizio Zaccariello (vice segretario), Aurelio Donzella, Loredana Ferrara, Gianluca Giancaterino e Pasquale Petrella.

Nel prossimo mese di settembre verranno nominati i responsabili delle aree tematiche, nel frattempo il nuovo coordinatore ha già avviato una serie di incontri istituzionali con le altre forze politiche e con le istituzioni cittadine.

 

 

 

venerdì 23 luglio 2010

ECCO COME SI COLPISCE L'ILLEGALITA' CINESE


PRATO- Senza la spettacolarità di avere un assessore e le telecamere al seguito, senza lo spreco dell'uso di un elicottero del tutto inutile, la Guardia di Finanza di Prato ha portato a termine l’ennesima importante azione contro l’illegalità cinese.
Italia dei Valori si complimenta con i finanzieri e plaude a questa operazione denominata “Time out” che è andata a colpire l’anello a monte di una filiera della contraffazione che avrebbe immesso sul mercato italiano ottocentomila orologi con marchi contraffatti per un valore stimato di un milione di euro.
Italia dei Valori ritiene che siano queste le operazioni da fare per stroncare l’illegalità nella comunità orientale: è inutile colpire il dettagliante o, nel caso del tessile, le ditte di confezioni se chi gestisce il vero business è a monte e non viene scalfito da queste operazioni. Tagliando l’origine dell’illegalità , è inevitabile che anche i dettaglianti siano costretti a scomparire. Per Italia dei Valori la priorità nella lotta all’illegalità cinese dovrebbe essere quella diretta a stroncare i canali dei flussi di denaro a nero. Milioni di euro che girano sotto banco, ovvero nell’economia parallela che sfugge al fisco e produce a pioggia l’illegalità diffusa nella comunità orientale.
Mettiamo più personale in questo tipo di indagini e forse il problema verrà risolto, altrimenti saranno solo spot e spettacolo.

giovedì 22 luglio 2010

IDV SOLIDALE CON LA POLIZIA MUNICIPALE CHE PROTESTA CONTRO L'AMMINISTRAZIONE DI CENTRODESTRA

 

 


PRATO - Un piano di reiorganizzazione del Corpo di Polizia Municipale che stravolge il lavoro del personale, abbandona a se stesse le periferie e costringe la polizia municipale a lavorare in condizioni non ammissibili. E' per questo che il 29 luglio prossimo i vigili urbani di Prato sciopereranno contro la Giunta guidata da Roberto Cenni, è per questo che Italia dei Valori si è schiearata fin dal primo momento con la polizia municipale di Prato e con i suoi sindacati. Dalla Giunta Cenni arrivano accuse di sciopero politico ma chi le fa non si è reso conto che la decisione di incrociare le braccia arriva da parte di tutte le sigle sindacali, compreso quella che guidava come segretaria provinciale, l'assessore al personale, Annalisa Nocentini e che è più che palese che un anno fa l'ha portata ad essere nelel grazie dell'attuale sindaco. Quindi non è una questione di destra o di sinistra è solo una questione di mala gestio del personale. Il piano di riorganizzazione è da bocciare in toto e la Giunta farebbe bene a prenderne atto. Nella manifestazione in piazza del Comune la Polizia Municipale ha esposto le ragioni dello sciopero di giovedì 29. Italia dei Valori ha protato la propria solidarietà e giovedì prossimo sarà ancora in piazza per unirsi alal protesta della Polizia Municipale.

martedì 20 luglio 2010

ECONOMIA, CENNI CHIEDA SOLDI ANCHE PER LA SASCH

PRATO – Domani il sindaco di Prato, Roberto Cenni ed altri rappresentanti della Provincia, saranno ricevuti a Roma dal sottosegretario Pasquale Viespoli per decidere quando e quanti fondi dello Stato arriveranno a Prato per aiutare le aziende e le famiglie messe in ginocchio da questa grande crisi mondiale.

Italia dei Valori chiede a Roberto Cenni di non dimenticarsi di chiedere qualcosa anche per la sua azienda la Sasch che sta mettendo in mobilità 43 dipendenti ed ha accumulato centosessantamilioni di debito con un numero estremamente elevato di banche.

Non vorremmo che Cenni, tutto preso dal suo ruolo istituzionale, dimenticasse di avere anche famiglia, un’azienda e dei dipendenti di cui essere responsabile.

E comunque, se proprio non se la sentisse, di tenere distinte le due figure, quella di sindaco e quella di imprenditore in crisi, potrebbe sempre delegare qualcun altro a questo incontro romano.

Italia dei Valori attende di conoscere i risultati della visita col sottosegretario Viespoli e per il bene della città, degli operai in cassa integrazione, delle aziende in crisi, si augura che i rappresentanti istituzionali che saranno impegnati a Roma, riescano ad ottenere il massimo, e poi corrano pure ad appuntarsi le medaglie sul petto, a Italia dei Valori non interesse chi sarà riuscito a far arrivare i soldi a Prato ma interessa che questi arrivino e che siano sufficienti alle necessità.

lunedì 19 luglio 2010

UNA GIUNTA DI PRINCIPIANTI, IL LEGHISTA SOLDI COSTRETTO A DIMETTERSI


 
PRATO – Una giunta di principianti maldestri. Non ci sono altre parole per definire la Giunta guidata da Roberto Cenni dopo le dimissioni del consigliere delegato alle Politiche giovanili, il leghista Leonardo Soldi. Quest'ultimo, dopo la denuncia fatta da Italia dei Valori, si è accorto che effettivamente le mansioni che gli erano state attribuite dal sindaco Cenni, non erano legittime e quindi "siccome noi leghisti siamo rispettosi delle leggi, rimetto la delega nelle mani del sindaco". Bravo Soldi, peccato che questa presa di coscienza arrivi solo dopo la denuncia di IdV e a mesi di distanza da quando la delega gli è stata attribuita. E' vero la colpa non è del consigliere comunale nonché coordinatore comunale della Lega bensì del sindaco Cenni che non comprende che ci sono delle leggi da rispettare e che in Comune, nell'amministrare la cosa pubblica, non si può fare come se si fosse in un'azienda privata.

 Italia dei Valori quindi, dopo aver costretto alle dimissioni dall'incarico di legale il figlio del capogruppo del Pdl in consiglio comunale che, molto inopportunamente aveva risposto e vinto il bando pubblico della So.ri spa presieduta da Giovanni Luchetti compagno di partito del padre, adesso affonda anche il consigliere delegato leghista e lo costringe a rimettere la delega nelle mani del sindaco perché fuori legge.

Italia dei Valori sta svolgendo un ruolo di vigilanza in maniera seria e precisa a Prato e continuerà a farlo per obbligare questo centrodestra ad amministrare la città rispettando le leggi. A questo proposito IdV torna a chiedere conto al sindaco Cenni sulla correttezza della concessione di una stanza del Palazzo Comunale alla figlia Claudia che non risulta né eletta, né nominata, né assunta con alcun ruolo dentro l'Amministrazione comunale e quindi proprio non si capisce perché debba avere a sua disposizione una stanza in Comune.

Un altro buco nero che bisognerà risolvere prima possibile.

 

sabato 17 luglio 2010

COSA SUCCEDE A OFFICINA GIOVANI?


PRATO – Italia dei Valori segue con particolare attenzione e perplessità quanto sta accadendo a Officina Giovani dove, secondo quanto riportato dalla stampa, una dipendente sarebbe stata minaccia da un funzionario del Comune e quindi trasferita d’imperio per aver criticato in una assemblea fra i dipendenti la nuova politica di riorganizzazione dello stesso ente e per aver rifiutato di diventare la segretaria personale del consigliere delegato alle politiche giovanili, Leonardo Soldi della Lega Nord che pretendeva, peraltro, che si trasferisse nel suo ufficio.

Due situazioni fortemente preoccupanti a livello politico che Italia dei Valori tiene a stigmatizzare e di cui chiederà conto in Consiglio comunale al sindaco Roberto Cenni, tramite una domanda di attualità da parte del proprio capogruppo Aurelio Donzella. IDV chiederà spiegazioni sul comportamento del segretario generale che avrebbe minacciato la dipendente, e sulla figura del consigliere delegato Soldi che a questo punto diventa in maniera palese in conflitto con il ruolo che lo Statuto comunale prevede in merito.

In particolare si fa presente che nello Statuto comunale di Prato non solo non è prevista la figura del consigliere delegato e comunque, se anche lo fosse, la sua funzione di consulente, alla luce di quanto avvenuto, è palesemente andata oltre, entrando nell’amministrazione attiva della macchina comunale e quindi ponendosi in maniera di evidente incompatibilità col proprio ruolo.

Il Tribunale amministrativo regionale ha già avuto modo di esprimersi in merito su casi di altri comuni toscani dichiarando che il consigliere delegato comunque non può partecipare alle sedute della Giunta, non può avere poteri decisionali di alcun tipo e, soprattutto, che non può avere poteri ulteriori rispetto a quelli degli altri consigliere sui dirigenti, funzionari e responsabili degli uffici comunali. La figura di Leonardo Soldi è quindi già abbondantemente fuori da questi parametri e quindi il sindaco ne dovrà rispondere di fronte al Consiglio comunale e alla città.
(foto Elena Foresto)

venerdì 16 luglio 2010

ITALIA DEI VALORI AL FIANCO DELLA POLIZIA MUNICIPALE CHE SCIOPERA















PRATO – Ci sarà anche l’Italia dei Valori al fianco della Polizia Municipale di Prato che il prossimo 29 luglio effettuerà un giorno di sciopero per protestare contro il piano di riorganizzazione del personale portato avanti da questa Amministrazione comunale di centrodestra. Un piano portato avanti nonostante un referendum interno effettuato dai sindacati fra gli stessi dipendenti della polizia municipale che ha fatto emergere la disapprovazione dell’85% dei dipendenti e nonostante la bocciatura dello stesso piano da parte di tre delle cinque circoscrizioni cittadine. Il piano di riorganizzazione prevede lo smantellamento dei presidi nelle periferie e il concentramento del personale nell’attività di controllo delle attività dei cinesi. Un piano già operativo dal 5 luglio scorso e che sta creando enormi disagi e insofferenze da parte del personale. Ecco perché Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di proclamare un giorno di sciopero e Italia dei Valori sarà al loro fianco in qualsiasi tipo di manifestazione di protesta vorranno portare avanti per far conoscere alla cittadinanza le proprie ragioni e le assurdità di questo piano di riorganizzazione che abbandona le periferie e le esigenze di gran parte della cittadinanza per correre dietro ad una politica fatta di spot che non produce alcun effetto positivo per la città.

La Polizia municipale torna a scioperare dopo nove anni e lo fa contro un’Amministrazione di centrodestra che vanta come assessore al personale una ex sindacalista , Annalisa Nocentini, e contro un assessore alla sicurezza, Aldo Milone, sul quale già da tempo pende la richiesta di commissariamento da parte della Lega Nord, partito che siede nella stessa maggioranza di cui fanno parte i due assessori. E’ inutile aggiungere che c’è maretta nella stessa maggioranza guidata dal sindaco Roberto Cenni.

martedì 13 luglio 2010

BPV INGLOBA CARIPRATO, LE COLPE DEL SINDACO CENNI E DEGLI INDUSTRIALI


PRATO – Tre mesi fa, alla notizia che la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato stava vendendo gran parte delle sue quote detenute nel portafoglio di CariPrato alla Banca Popolare di Vicenza, Italia dei Valori aveva lanciato un chiaro messaggio di preoccupazione e di allarme.
In una città dove si parla tanto di salvaguardare la pratesità e di avere un occhio di riguardo per le tradizioni e le realtà locali – avevamo dichiarato - si scopre poi che in nome del dio denaro, la stragrande maggioranza degli industriali presenti come soci nella Fondazione vende quasi tutto il suo pacchetto azionario che possiede in quell’unica banca che porta, quantomeno, ancora il nome della città, pur di partecipare ai dividendi della banca vicentina. Il 15 per cento delle azioni della CariPrato (la Fondazione allora ne possedeva il 21%) in cambio dello 0,5 per cento delle azioni della BpV. Questa fu l’operazione portata a termine solo tre mesi fa dalla Fondazione col chiaro obiettivo di poter partecipare ai dividendi che la BpV dà a fine anno, cosa che non succede per CariPrato che stava tentando di consolidare il proprio patrimonio a causa della crisi. Italia dei Valori espresse tutte le proprie critiche ritenendo poco lungimiranti quegli industriali pratesi che stavano portando avanti l’operazione. Perdere il controllo, anche se piccolo, su CariPrato significava perdere la possibilità quantomeno di far sentire la propria voce sulla politica di quella banca.
E, alla luce di quanto accaduto in questi giorni con l'inglobazione di CariPrato da parte della Banca popolare di Vicenza, ci sembra davvero di essere stati delle Cassandre. E allora ci chiediamo, cosa ha da lamentarsi il sindaco Roberto Cenni che tre mesi fa ha difeso la scelta della Fondazione di cui è stato presidente fino a poco prima di diventare primo cittadino di Prato? Dice di non essere stato informato. Sì, è esattamente quello che succede a chi ha venduto e quindi non è più padrone. Tre mesi fa disse: “L'investimento della
Fondazione per il 90% del patrimonio della banca ne faceva
un'anomalia più volte segnalata anche dal ministero. Con questa vendita invece si dividono in tre gli investimenti: sulla Popolare di Vicenza, su
Cariprato e sulle obbligazioni. E questo accadrà con una redditività
migliore per la Fondazione e con una rappresentanza di Prato invariata nella banca e con in più un rappresentante della Fondazione in
Bpv. Il destino che unisce Cariprato a Vicenza si intreccia ancora
di più con, di fatto, la prova che la Popolare tiene al rapporto
con la nostra città”.
Di cosa si lamenta Riccardo Marini, presidente dell’Unione industriali pratesi? Anche lui partecipa ai dividendi della BpV quindi le sue sono lacrime di coccodrillo. Anche lui tre mesi fa si esprimeva così su quella operazione: “E' un'ottima operazione. La Fondazione ha così ben capitalizzato le quote pur mantenendo intatta la governance in Cariprato. L'acquisto dello 0,50% di Banca popolare di Vicenza garantirà inoltre risorse da poter investire anche
in assenza di grossi introiti visto che il Gruppo ha interessi in tante città e risente meno delle difficoltà legate al distretto”.
Nello stesso calderone è da inserire Carlo Longo tre mesi fa presidente della Camera di Commercio che valutò a sua volta positivamente la vendita delle quote: “Questo – disse - permette di diversificare il rischio e garantire delle
entrate più costanti in modo da poter fare più investimenti sul territorio e mantenere fede agli impegni presi”.
La miopia di chi ricopre ruoli istituzionali è proprio questa non riuscire a capire che dietro una certa operazione (vedi la vendita di quote di CariPrato da parte della Fondazione) se ne nasconde un’altra.
Gli unici a dirsi molto preoccuapti tr emesi fa, oltre a Italia dei Valori, furono il presidente della Provincia Lamberto Gestri ed il vescovo di Prato, monsignor Gastone Simoni.

ITALIA DEI VALORI: ELETTO IL NUOVO DIRETTIVO PROVINCIALE DI PRATO


 

PRATO – E' stato eletto all'unanimità il nuovo Direttivo Provinciale di Italia dei Valori di Prato. Coordinatore provinciale è Salvo Ardita che avrà come vicesegretario Maurizio Zaccariello; gli altri membri del Direttivo sono: Pasquale Petrella, Aurelio Imbrogno, Gianluca Giancaterino, Sonia Poggi, Gianni Tomasi, Angela Sassu, Marcella Gori, Alessio Tassi, Nicola Gesualdi, Tiziana Vinciprova e Tommaso Caramelli. Carica speciale per il decano dell'IDV pratese, Aurelio Donzella che è stato nominato presidente del partito e referente per il Comune di Prato. Tesoriere è stato confermato Giovanni Betti. Faranno parte di diritto del nuovo Direttivo, in quanto eletti o nominati: Rudi Russo, Luca Mori (senza diritto di voto), Mario Tognocchi, Loredana Ferrara, Aurelio Donzella e Luigi Ulli (coordinatore dei giovani). Sono stati indicati anche i referenti della Valbisenzio: Attilio Baldanzi; di Poggio a Caiano: Gianni Tomasi; di Montemurlo: Gianluca Giancaterino; e di Carmignano: Giuseppe Poggi.

 Al congresso è stata presentata la sola mozione di Salvo Ardita perché alla vigilia, grazie alla mediazione del garante nonché commissario regionale, l'onorevole Fabio Evangelisti, è stato possibile trovare un accordo con l'altro candidato, Aurelio Donzella, per una sintesi delle due mozioni e una presentazione unitaria della stessa.

I lavori. Il 3° congresso ha avuto inizio alle ore 19 con la costituzione dell'ufficio di presidenza (Evangelisti, Petrella, Ferrara, Magni, Donzella, Ardita) e della nomina degli scrutatori (Mori-presidente, Roccanova, Ulli). Poi le illustrazioni delle regole congressuali ed il saluto del garante, l'onorevole Fabio Evangelisti. Hanno portato quindi il loro saluto il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri, il rappresentante della segreteria del Partito Democratico di Prato, Guglielmo Buongiorno e la rappresentante di Sinistra Ecologia e Libertà, Nicoletta De Angelis.

 E' stata quindi la volta della relazione della coordinatrice provinciale uscente, Loredana Ferrara e gli interventi di Aurelio Donzella che ha illustrato la parte di sua mozione trasferita in quella di Salvo Ardita che, intervenendo subito dopo l'ha illustrata in toto. L'intervento di Rudi Russo ha completato la prima fase dei lavori. Dopo un breve break sono stati registrati gli interventi di: Marco Misuri, Loredana Rizzi, Gianluca Giancaterino, Marco Montecchi, Luca Mori, Aurelio Imbrogno, Luciana Bigagli, Luigi Ulli, Attilio Baldanzi e Pasquale Petrella.

Le conclusioni sono state fatte dal garante congressuale, onorevole Fabio Evangelisti che ha chiesto ed ottenuto dall'assemblea la possibilità di votare in modo palese sulla mozione di Salvo Ardita. E il voto è stato unanime di approvazione.

 Il Congresso è stato chiuso alle 22,45.

 

 

 

mercoledì 7 luglio 2010

I GIORNALISTI SCIOPERANO CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO



PRATO – Domani, giovedì 8 luglio, i giornalisti della carta stampata scioperano per dire no alla legge bavaglio. Dopodomani lo faranno i giornalisti delle radio e delle tv. Forse il fronte giornalistico, anche in questo caso così come già accaduto in fase di contrattazione per il rinnovo del contratto di lavoro nazionale, non sarà del tutto unito, ci saranno le solite testate che con mezzi e mezzucci (ricattando i giornalisti o i collaboratori; o più semplicemente paventando l’insperato guadagno per la mancanza di concorrenza così da poter pagare stipendi ormai arretrati di mesi) saranno regolarmente in edicola. Ma a parte queste situazioni marginali per le quali ci auguriamo che l’Ordine dei giornalisti sappia prendere decisioni drastiche, c’è da credere che la maggioranza soprattutto delle testate più importanti non saranno in edicola venerdì. E a loro deve andare la piena solidarietà e vicinanza di Italia dei Valori.

Domani alle 12 e 30, nella sede dell’Associazione Stampa Toscana, a Firenze, verrà fatta una conferenza stampa con i colleghi delle radio e delle tv, per spiegare il perché di questo sciopero contro la cosiddetta legge bavaglio. E non è molto difficile comprenderlo anche se va spiegato e rispiegato perché forse non tutti hanno ben compreso che questa legge è una chiara manifestazione di riduzione della libertà di cronaca, di informazione e quindi della democrazia.

Dopo la conferenza stampa, l’Assostampa sarà alle 17 alla stazione ferrovia Santa Maria Novella per un volantinaggio fra i pendolari.

La legge bavaglio non colpisce solo i giornalisti ma anche gli editori ed anche per questo c’è un malessere diffuso in tutto il settore, un malessere trasversale che colpisce anche chi fino a ieri ha sostenuto questo governo di centrodestra. Ed ecco perché è importante ora più che mai lottare e far sentire la nostra voce come Italia dei Valori, il primo partito che ha compreso la portata di questa legge bavaglio e che sta lottando strenuamente su tutti i fronte nazionali ed internazionali per smascherare questo progetto golpista di censura contro le inchieste giornalistiche.

domenica 4 luglio 2010

INFORMAZIONE O PROPAGANDA DOPO IL FACCIA A FACCIA FRA GESTRI E CENNI?


PRATO - E' interessante notare il diverso taglio dato dalle varie testate giornalistiche all'incontro dibattito tenuto alla Festa del Pd a Narnali, fra il presidente della Provincia, Lamberto Gestri eletto dal centrosinistra; e il sindaco di Prato, Roberto Cenni eletto dal centrodestra.
Si ha la sensazione che qualche testata giornalistica abbia approfittato dell'incontro per fare propaganda politica più che informazione verso i propri lettori. E' solo una sensazione o la verità? Ai lettori il giudizio.
Ecco i titoli comparsi sulle cronache locali di alcuni quotidiani e relativi all'evento.

LA NAZIONE: Cenni-Gestri, un duello incandescente/ Applausi al sindaco alla festa Pd. "Se il governo non manterrà gli impegni, protesterò".

IL TIRRENO: La marcia su Roma di Cenni e Gestri/ Pronti a manifestare insieme se il governo disattende le promesse.

IL NUOVO CORRIERE: Tutti insieme a Roma? "Perchè no"/ Dal faccia a faccia fra Cenni e Gestri esce una proposta (quasi) condivisa/ Festa del Pd, Se il governo centrale non concretizza gli aiuti, pronti a manifestare. Sindaco compreso.

CORRIERE FIORENTINO: Prato va unita alla sfida con Roma/ Non ancora riconosciuto lo stato di crisi del distretto. Cenni: pronto a legarmi davanti a Palazzo Chigi/ Il caso. Intesa bipartisan fra il sindaco e il presidente della provincia nel faccia a faccia alla festa del Pd.

NOTIZIE DI PRATO: Cenni e Gestri a confronto sul palco della Festa del Pd: ricette diverse per uscire dalla crisi.


Domanda? Secondo voi, c'è una di queste testate giornalistiche che ha dato un taglio propagandistico più che di informazione? Se sì, quale?
(p.s. nella foto di Becciani un momento dell'incontro-dibattito)

venerdì 2 luglio 2010

SO.RI, SOSPESO UN SECONDO INCARICO

PRATO – Dopo la pubblica denuncia di Italia dei Valori e la brutta figura fatta per l’affidamento dell’incarico legale al figlio del suo compagno di partito, il presidente della So.Ri, il pidiellino Giovanni Luchetti ha pensato bene di sospendere l’affidamento di un secondo incarico, quello per l’elaborazione delle buste paga ed il disbrigo delle pratiche inerenti la consulenza in materia di lavoro per la gestione dei dipendenti della Società Risorse spa. Un incarico a base gara di ventitremila euro annui per un contratto triennale. Evidentemente il polverone nato dopo la denuncia di IDV per l’affidamento all’avvocato Marco Baldi figlio del capogruppo in consiglio comunale del Pdl Roberto Baldi, dell’incarico legale, con la conseguente rinuncia da parte di quest’ultimo, ha costretto il presidente Luchetti ad una maggiore accortezza.

I termini per la presentazione della richiesta, con la manifestazione di interesse a partecipare alla gara per l’affidamento del servizio delle buste paga, sono scaduti il 12 maggio 2010. Il nome del vincitore avrebbe dovuto essere già ampiamente noto ma, la procedura è stata momentaneamente sospesa. Come mai?

Italia dei Valori ha la sensazione che anche in questo caso possano esserci situazioni poco chiare ed è proprio perché ormai non ci può essere fiducia nei confronti del presidente Luchetti che il capogruppo di Italia dei Valori in consiglio comunale, Aurelio Donzella, presenterà una mozione di sfiducia nei suoi confronti affinché il sindaco Cenni ne chieda le dimissioni in quanto rappresentante del comune che ha la maggioranza delle azioni nella So.ri spa.

giovedì 1 luglio 2010

LA PAGELLA DELLA GIUNTA CENNI A UN ANNO DALL'INSEDIAMENTO

PRATO - Ieri sera si è svolta nei locali del Circolo Renzo Grassi a Narnali l'assemblea degli iscritti dell'Italia dei Valori Lista Di Pietro di Prato. Un appuntamento, come da statuto, in vista e in preparazione del congresso provinciale fissato per lunedì 12 luglio prossimo. L'assemblea, presieduta dalla segretaria uscente Loredana Ferrara che ha ribadito a tutti che non si ricandiderà per la guida del partito per i prossimi due anni, è stata molto partecipata. Il dibattito è servito anche per fare un esame della situazione politica attuale di tutti i Comuni della Provincia. E, per il comune di Prato, è stata fatta la pagella della Giunta Cenni a un anno dal suo insediamento.

LA PAGELLA DELLA GIUNTA CENNI + staff

Goffredo Francesco Borchi:
vice sindaco e Assessore agli affari generali e all'ambiente ha finora trovato il modo di mettersi in mostra solo per prendere i fischi durante la festa della Liberazione quando ha pensato bene di rendere omaggio ai caduti fascisti, a coloro cioè che sono stati complici di chi ha trucidato a Figline i ventinove partigiani pratesi che hanno lottato per la nostra libertà. E pensare che suo padre era vicino alla Resistenza.Con un po’ di ripetizioni di storia potrebbe raggiungere la sufficienza. Voto 5
Adriano Ballerini
Assessore al bilancio e alla programmazione finanziaria. La sufficienza la prende solo per il grande lavoro che ha fatto per cercare di capire come funzionano le finanze di un ente pubblico. Ma non è una sufficienza piena perché non siamo ancora riusciti a capire se il suo giudizio è che questa amministrazione ha ereditato un bilancio fallimentare o uno virtuoso. E non sappiamo ancora se ci sono i fondi per mantenere in piedi i servizi finora assicurati ai cittadini. Se si impegna forse può farcela. Voto 6-
Anna Beltrame
Assessore alla cultura, al turismo e alla comunicazione, ha cominciato col piede sbagliato su tutti i fronti. Ha tagliato i fondi per le associazioni, ha chiuso il Castello dell’Imperatore, il cassero e quant’altro avrebbe potuto fare da traino per il turismo. Ha continuamente pianto lacrime da coccodrillo lamentandosi di non avere soldi e criticando la gestione di chi l’ha preceduta. Ha appena elargito duecentomila euro di contributi soddisfacendo solo trenta delle ottanta domande ricevute. E’ arrivata in giunta come scelta civica, in realtà sembra una forzista della prima ora. E’ irrecuperabile.
Voto 4




Filippo Bernocchi
Assessore ai rapporti istituzionali e alle grandi opere si sta facendo conoscere, oltre che col nome di Pippo I, per la disinvoltura con cui salta tutti i consigli comunali e, ovviamente, tutti i consigli provinciali dove sembra che l’abbiano visto solo nella seduta di insediamento un anno fa, poi ne hanno perso le tracce e non si è ancora degnato di dimettersi. Siccome evidentemente ha altri impegni personali e non istituzionali, ha pensato bene di affidare un incarico da quasi venticinquemila euro all’ingegner Vittorio Bardazzi perché gli copra le spalle. Un volpone senza giustificazioni. Voto: non giudicabile
Roberto Caverni
Assessore alle attività produttive, alla mobilità, ai lavori pubblici e al patrimonio. Sta portando avanti il programma del centrodestra come un carroarmato, da politico navigato e di vecchio stampo, risponde alle lobby e penalizza i cittadini. Peccato solo che fino ad oggi, al di là di un po’ di catrame sulle strade piene di buche non sia ancora riuscito a dare una linea precisa sulla mobilità (d’altrone ha candidamente ammesso di non aver mai preso un autobus in vita sua) e sulle attività produttive. E cosa dire del regolamento antikebab che ha fatto parlare in negativo di Prato in tutto il mondo? E’ un irrecuperabile. Voto 5,5
Gianni Cenni
Assessore all'urbanistica. Chi lo conosce? Il piano strutturale forse sarà pronto ad ottobre, forse a novembre, forse a fine legislatura, chissà. E intanto la città va avanti con piani di recupero e concessioni edilizie che stravolgono il volto di Prato e quando arriverà il piano strutturale sarà troppo tardi. Del tutto inconsistente.
Voto 4
Matteo Grazzini
Assessore alle politiche dello sport, leghista vaianese della prima ora ma leghista all’acqua di rose visto che sta ben coperto e non si lascia trascinare nelle xenofobe e populistiche prese di posizione dei suoi compagni di partito che tanto imbarazzo creano nel Centrodestra. Competente nel settore dello sport ma del tutto inutile perché il sindaco non gli ha dato il portafoglio. Voto 6








Aldo Milone
Assessore alla sicurezza urbana e alla Polizia Municipale, lo ricorderemo come l’assessore sceriffo ma solo per aver portato a Prato i militari. Quanto alla sicurezza, siamo ben lungi dall’averla raggiunta. La sua strategia è qualitativamente fallimentare e fin troppo riduttiva, indirizzata solo a colpire l’illegalità cinese delle piccole confezioni. Anche la Lega Nord lo vorrebbe commissariare o affiancato da un tutor. Non ce la farebbe nemmeno con le lezioni di ripetizione e il voto è ben ponderato perché esamina la sua attività su più legislature e di più colori . Voto 4

Dante Mondanelli
Assessore alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, è stato quello che si è sobbarcato l’onere di stare vicino ai cittadini durante l’alluvione, mentre il suo capo era a sciare. Dimostra di avere cuore e competenza nell’affrontare le questioni sociali, vedremo in materia di salute come adeguerà la realtà pratese al nuovo ospedale che sta per sorgere. Per l’entusiasmo e la generosità messa, Voto 6
Anna Lisa Nocentini
Assessore all'innovazione, all’organizzazione, al personale, ai servizi demografici e al decentramento, come ex sindacalista avrebbe dovuto avere una linea privilegiata nel trovare e fare accordi con le organizzazioni sindacali. Niente di tutto questo: lo sciopero generale dei dipendenti comunali è a un passo e solo la mediazione del prefetto l’ha evitato fino ad oggi. E cosa dire della bufala dei bambini fantasma? Incredibile il suo trasformismo. Una persona di cui è meglio non fidarsi. Voto 3
Rita Pieri
Assessore all’istruzione pubblica, università e pari opportunità, ha saputo fino ad oggi gestire in maniera accettabile il settore dell’istruzione. Sempre presente alle varie iniziative, ha ascoltato e cercato di dare risposte al corpo docente e alle famiglie. Peccato solo che non sia supportata da un governo centrale che pur essendo presieduto dal suo presidente di partito, ovvero Berlusconi, non le mette a disposizione i fondi necessari per la realtà pratese. Va svegliata dal bel sogno prima che si trovi in mezzo ad un incubo. Voto 6






Giorgio Silli
Asessore ai rapporti con l'Unione Europea, alle relazioni con il pubblico e alle politiche d'integrazione, dimostra grande adattabilità camaleontica. Spinge su toni razzistici ma poi è pronto a ricredersi e a dire l’esatto contrario. Un passo avanti ed uno indietro come i gamberi e tante brutte figure a livello planetario come la proposta di far pagare un euro al giorno agli zingari maggiorenni, notizia che ha fatto sorridere anche i neozelandesi. E di quella delibera nessuno ne ha sentito più parlare. Voto 5


Leonardo Soldi

Delegato alle politiche giovanili, di fatto il tredicesimo assessore, anche se la qualifica il sindaco non se l’è sentita di dargliela. Troppo giovane, troppo acerbo e giustamente la Lega Nord lo ha eletto segretario. Bocciato dallo stesso sindaco quando ha avuto la delega ad assessore allo Sport. E allora se ne faccia una ragione: è immaturo e prima che cresca speriamo che non faccia danni.

Voto 4



Maurizio Ciampolini

Come addetto stampa non c’è che dire ha saputo vendere bene il “prodotto Cenni”. Tante comparse nelle televisioni e sui giornali per il primo cittadino. E il suo compenso è lievitato di millecento euro in millecento arrivando alla ragguardevole cifra di 3800 euro al mese. Bravo a Ciampolini, e bravo al sindaco che lo ricompensa così bene… tanto i soldi non sono suoi.

Voto 6,5


Roberto Cenni

Sindaco. Non è stato vicino ai sui cittadini durante l’emergenza dell’alluvione, preferendo rimanere a sciare sulle Alpi. Ha sempre dichiarato di voler essere un sindaco civico e poi si è piegato alle logiche dei partiti facendo di fatto tredici assessori ed accontentando le varie anime del Pdl, ovvero Alleanza Nazionale e Forza Italia così come la Lega Nord e l’Udc. Dice ai pratesi di aver globalizzato la sua azienda portandola in Cina, perché evidentemente si vergogna di parlare di delocalizzazione. Dice di essere contro i centri commerciali salvo aprire un negozio della sua azienda proprio nel nuovo Parco Prato.

Ha concesso alla figlia una stanza del Palazzo comunale come se fosse la cosa più naturale di questo mondo, e creato la consulta dei consiglieri del sindaco. Tutti a titolo gratuito salvo poi dare a quasi tutti, fino ad oggi, un incarico ben retribuito nelle Partecipate.

Quanto accaduto alla So.Ri dove il presidente ha dato un incarico al figlio del compagno di partito e capogruppo Pdl in Consiglio comunale sta ad indicare che c’è un sistema gelatinoso che sta prendendo piede con decisione in questa amministrazione.

Non c’è che dire, Cenni sta lavorando molto bene affinchè i cittadini tornino a votare in massa per il Centrosinistra, così come già ampiamente dimostrato alle recenti elezioni Regionali.

Voto 9