mercoledì 28 aprile 2010

MAZZONI ALLA PRESIDENZA DELL'EPP, CONFERMATA LA LOBBY DEI CONSIGLIERI DEL SINDACO


PRATO – Lo avevamo predetto e puntuale è arrivata la nuova conferma: la Consulta dei consigliere del sindaco altro non è che un comitato di affari; una lobby entro cui spartirsi gli incarichi pubblici. I consiglieri "particolari" del sindaco Roberto Cenni si prendono gli incarichi uno dopo l'altro alla faccia della decantata gratuità del loro operato. E’ di oggi la notizia che anche l’ingegner Federico Mazzoni riceverà un incarico, probabilmente diventerà il presidente dell’Epp. Così, dopo il contributo di ventimila euro che la giunta di Cenni ha deliberato in favore dell'Università di Firenze per la ricerca sul Parco delle Cascine di Tavola, il cui responsabile guarda caso è il professor Giuseppe Centauro, Italia dei Valori scopre che c'è anche il dottore ingegnere Federico Mazzoni che sta beneficiando dei favori della giunta.
Entro la settimana prossima poi dovrebbe essere la volta di Paolo Magelli, altro membro della consulta dei consiglieri del sindaco. A lui potrebbe andare la direzione artistica del teatro Metastasio che il sindaco Cenni ha voluto togliere al bravissimo (lo dimostrano i numeri del Metastasio) Federico Tizzi.
Se la prima rondine non faceva primavera, adesso di rondini ne abbiamo tre. Italia dei Valori è sempre più convinta che il sindaco Cenni abbia preso in giro i pratesi nel dire che i suoi "saggi" avrebbero fatto gratuitamente il loro compito di consulenti "per questioni di particolare rilevanza, per favorire idee e progetti per lo sviluppo della città in ogni suo ambito". E’ più che evidente che si tratti di una lobby per per la spartizione di incarichi con soldi pubblici. Portano sì idee, purchè a realizzarle siano loro stessi.
Italia dei Valori non ha nulla contro i professionisti che ne fanno parte, anzi, ritiene che siano dei signori professionisti, ma ritiene anche che se vogliono lavorare nel pubblico a Prato, debbano immediatamente e pubblicamente dimettersi dalla Consulta dei Consiglieri del sindaco Roberto Cenni. Dimissioni deontologicamente doverose soprattutto in rispetto dei loro colleghi professionisti affinchè nessuno pensi che ricevono, direttamente o indirettamente, gli incarichi dal Comune di Prato solo perchè sono nelle grazie del sindaco Roberto Cenni e fanno parte della Consulta dei suoi Consiglieri.
A questo proposito Italia dei Valori vuole ricordare a tutti i cittadini che la Consulta dei Consiglieri del sindaco Cenni è composta da: Lamberto Cecchi, Giuseppe Centauro, Jury Chechi, Federico Mazzoni, Fabrizio Moretti, Giorgio Panariello, Paolo Magelli e Giuliano Gori. Nomi che è bene tenere ben presenti. (Nella foto, Federico Mazzoni)

martedì 27 aprile 2010

SOLIDARIETA' ALLA PRESIDENTE LUISA PERIS


PRATO – Piena solidarietà a Luisa Peris, presidente della Circoscrizione Sud per la vile lettera anonima con la quale è stata minacciata di morte. Purtroppo questo è il risultato di un clima che si sta sempre più avvelenando in città visto, peraltro, che alcune forze politiche non solo cavalcano le paure dei cittadini ma le fomentano creando odio ed esasperando gli animi di chi si trova a vivere sulla propria pelle situazioni di grande disagio. Un deplorevole atteggiamento purtroppo non sufficientemente condannato ed emarginato da chi amministra questa città.
A Luisa Peris che sta facendo un grande lavoro nella Circoscrizione sud per andare incontro alle richieste dei cittadini, Italia dei Valori si sente di dare il massimo appoggio e l’invito a non lasciarsi intimidire e a continuare la propria apprezzabile opera.
Italia dei Valori fa appello inoltre alla prefetta Maria Guja Federico affinché intervenga dove di sua competenza per stemperare gli animi ed invitare quegli amministratori e quelle forze politiche che spesso scollinano dal livello di responsabilità e di civica convivenza e confronto affinché rientrino nei ranghi. Se nascono dei fanatici capaci di inviare lettere di minacce di morte è proprio perchè c’è chi fomenta l’odio ed esaspera lo scontro politico portandolo fuori dalle logiche civili e democratiche del confronto dialettico.
Purtroppo non è il primo caso quello delle minacce alla Peris e potrebbe non essere l’ultimo se chi ne ha i poteri non interviene tempestivamente.
Italia dei Valori si augura che le forze dell’ordine sappiano dare un nome ed un volto al vile autore della lettera di minacce.

lunedì 26 aprile 2010

ATTILIO BALDANZI NOMINATO REFERENTE IDV IN VALBISENZIO




PRATO – Dopo lo strepitoso successo ottenuto alle recenti elezioni regionali che ha permesso a Italia dei Valori di diventare forza di governo in Toscana, la segreteria provinciale di Prato, forte del suo 9,7% raccolto sul territorio, oltre a ringraziare quanti hanno deciso di dare la loro preferenza a IDV ha deciso di premiare il capolista che ha guidato sulla nostra provincia la campagna elettorale: il professor Attilio Baldanzi.
La segretaria provinciale IDV, Loredana Ferrara, lo ha nominato referente di Italia dei Valori in Valbisenzio col compito di consolidare e far crescere il Partito nei comuni di Vaiano, Cantagallo e Vernio. Baldanzi andrà ad affiancare Riccardo Barni figura storica del partito dipietrista e già da tempo presente sul territorio. Baldanzi sarà un ulteriore punto di riferimento anche per la referente del comune di Vernio, la signora Vulcano.
Il professor Attilio Baldanzi diventa così il principale interlocutore per i comuni della Valbisenzio per quanto riguarda le iniziative che vedranno coinvolta Italia dei Valori, e per tutti coloro che vorranno avvicinarsi al partito di Antonio Di Pietro. Baldanzi è rintracciabile per email all’indirizzo attiliobaldanzi@yahoo.it

domenica 25 aprile 2010

sabato 24 aprile 2010

ITALIA DEI VALORI COLORA LA TOSCANA DI ROSA


PRATO - Italia dei Valori tinge di rosa la giunta Toscana. Due delle cinque donne della giunta di Enrico Rossi appartengono al partito di Di Pietro: Cristina Scaletti e Anna Marson sono state chiamate a ricoprire gli incarichi rispettivamente di assessore alla Cultura e al Turismo e di assessore all'Urbanistica e pianificazione ambientale. Con loro in Consiglio regionale ci saranno Marta Gazzarri, nominata capogruppo Idv, e Maria Luisa Chincarini. Quattro donne su un plotone di sette complessivi fra eletti e nominati per Italia dei Valori. Alle donne si aggiungono infatti Giuliano Fedeli, Marco Manneschi e Rudi Russo. Un plotone che sarà chiamato nei prossimi cinque anni a lavorare sodo affinchè nelle prossime elezioni possa diventare un esercito. Italia dei Valori è la vera novità della Giunta di Enrico Rossi. Cristina Scaletti ha già avuto modo di farsi conoscere dai dipietristi toscani essendo stata candidata alle elezioni Europee del 2009 e per essere stata anche assessore all'Ambiente nel comune di Firenze in quest'ultimo anno. Per quanto riguarda la docente universitaria Anna Marson, nome e volto nuovi , che arriva dal Veneto ci sarà bisogno di conoscerla, ma il curriculum non lascia dubbi sulla sua professionalità e capacità di guidare il settore che le è stato affidato. E proprio grazie a queste due figure che IDV dovrà saper crescere nella nostra regione. Al plotone degli eletti e dei nominati IdV, un grosso in bocca al lupo e auguri di buon lavoro.

martedì 20 aprile 2010

ASILI NIDO, MANCANO 200MILA EURO PER I CREDITI, MA PER IL QUADRO DI LIPPI SI SONO TROVATI


PRATO – L’assessore alla Pubblica istruzione del comune di Prato, la pidiellina Rita Pieri, nel rispondere ad un comitato di mamme preoccupato per un eventuale taglio dei crediti del Comune per permettere le convenzioni con gli asili privati, si è rammaricata del fatto che purtroppo sarà necessaria una variazione di bilancio e che bisognerà reperire altri duecentomila euro per permettere l’ampliamento dell’offerta degli asili privati convenzionati. E in un periodo di vacche magre è evidente che duecentomila euro spaventino l’assessore Rita Pieri.
Il sindaco Roberto Cenni però qualche mese fa non ha battuto ciglio nel comprare per telefono un quadretto attribuito a Filippino Lippi ad un’asta tenuta a New York, spendendo centoventiduemilacinquecento dollari. Chissà se in questo momento era più importante comprare quel quadretto del Crocifisso del Lippi, che i pratesi avrebbero comunque potuto avere in prestito, per una mostra, dal museo americano che ne era proprietario, oppure è più importante garantire alle famiglie pratesi di avere la certezza che i loro figli abbiano un posto negli asili comunali oppure in quelli privati convenzionati. Io sono convinto che sarebbe stato molto meglio rinunciare all’opera di Lippi e pensare alle famiglie che non avrebbero avuto bisogno di costituirsi in comitato perché timorose dai tanti tagli che il comune di Prato sta facendo. Manca una visione di concretezza in qeusta giunta di centrodestra e mi auguro che non ci sia bisongo di fare battaglie per reperire quei ducentomila euro che mancano per assicurare i crediti per gli asili nido.

lunedì 19 aprile 2010

STATO DI AGITAZIONE PER I DIPENDENTI COMUNALI... BEL RISULTATO PER L'ASSESSORE EX SINDACALISTA























PRATO - Dante le avrebbe trovato un girone nell'Inferno tutto per lei. Sì, la situazione che si sta trovando a vivere l'assessore al personale Annalisa Nocentini, ha qualcosa di dantesco e allo stesso tempo di kafkiano. Lei, ex segretaria provinciale della Uil passata dall'altra parte della barricata nella Giunta Cenni, si trova alla vigilia di un possibilissimo sciopero generale dei dipendenti comunali che hanno già indetto lo stato di agitazione. Rapporti sindacali ai minimi termini fra dipendenti e giunta Cenni, tanto che è stata chiesta l'intermediazione del prefetto. Non c'è proprio che dire per una ex segretaria di un sindacato dei lavoratori come risultato dei suoi primi dieci mesi di amministrazione. Per trovarsi in questa situazione evidentemente Annalisa Nocentini ha fatto presto a dimenticare quelle che sono le esigenze e i dirittidei dipendenti, esigenze e diritti che il suo bagaglio culturale invece avrebbe dovuto farle tenere ben presente. Se poi a guidare la protesta della polizia municipale, il corpo maggiormente penalizzato dalle manovre del neoassessore, c'è proprio la Uil allora è più che eivdente che Annalisa Nocentini ha tradito proprio i suoi stessi elettori. E qui Dante ci avrebbe speso un intero capitolo nella Divina Commedia. Ma torniamo ai fatti, al di là dei demeriti dell'assessore Nocentini, resta il nodo della riorganizzazione della Polizia municipale proposta dall'assessore Aldo Milone che prima di Natale chiedeva di vedere con i fatti i vantaggi dell'operazione e che a distanza di quattro mesi il corpo della Polizia municipale riscontra solo svantaggi, con aggravio dei carichi di lavoro, situazioni incresciose nella vecchia e fatiscente sede in piazza Macelli, abbandono delle periferie e una palpabile incertezza sul futuro. Le soluzioni proposte da questa giunta sono solo rivolte ai tagli e ai singoli obiettivi. Una visione miope che sta penalizzando la città e i pratesi. Ai dipendenti comunali va tutta la solidarietà dell'Italia dei Valori e, qualora dovessero scendere in piazza, IdV unirà le proprie bandiere a quelle dei sindacati che lo proclameranno.

venerdì 16 aprile 2010

IL REGOLAMENTO ANTI KEBAB FA LA PRIMA VITTIMA: IL RISTORANTE SOLDANO

PRATO – Le dichiarazioni dell’assessore Roberto Caverni e del presidente della Circoscrizione Centro Massimo Taiti su quanto accaduto al ristorante Soldano, che ha di recente aperto in piazza Duomo ed è stato multato per la sua insegna non consona col nuovo regolamento comunale, lascia sbigottiti.
Caverni e Taiti che hanno portato avanti il nuovo regolamento, definito anti kebab, si sono accorti che quelle regole possono far male non solo agli extracomunitari ma anche ai pratesi che decidono di aprire in centro. E allora come hanno pensato di risolvere il caso? Hanno dato la colpa alla Sori (presieduta dal pidiellino Giovanni Luchetti) di essere stata un po’ troppo sollecita nell’applicare la sanzione e di non aver intrapreso un’altra strada un po’ più morbida prima di sanzionare Soldano. Come dire: se si trattava di un negozio di cinesi, andava bene la sanzione e la celerità, ma siccome c’è di mezzo un italiano allora bisognava andarci cauti. Una sola legge con due pesi e due misure.
Il fatto è che l’apertura del ristorante Soldano in piazza Duomo è stata l’unica notizia positiva degli ultimi mesi e la delusione dei suoi proprietari verso questa sanzione e verso questa amministrazione è pienamente condivisibile. Credo che il centro abbia bisogno di ben altre iniziative per essere rilanciato proprio ora che si sentono notizie di imminenti chiusure di altri negozi storici, vedi Paoletti in piazza San Domenico o di grande visibilità, vedi Stefanel in corso Mazzoni. Non è con i divieti e le sanzioni che si attirano nuovi investitori in centro, occorrono politiche di incentivo e iniziative collaterali. Due elementi non contemplate nel vocabolario di questo centrodestra.

mercoledì 14 aprile 2010

CARIPRATO PERDE L'ULTIMA FETTA DI PRATESITA'

PRATO – La notizia che se confermata vorrebbe che la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato è pronta a vendere gran parte delle sue quote detenute nel portafoglio di CariPrato alla Banca Popolare di Vicenza lascia davvero preoccupati.
In una città dove si parla tanto di salvaguardare la pratesità e di avere un occhio di riguardo per le tradizioni e le realtà locali, si scopre poi che in nome del dio denaro, la stragrande maggioranza degli industriali presenti come soci nella Fondazione è pronta a vendere quasi tutto il suo pacchetto azionario che possiede in quell’unica banca che porta, quantomeno, ancora il nome della città, pur di partecipare ai dividendi della banca vicentina. Il 15 per cento delle azioni della CariPrato (la Fondazione ora ne possiede il 21%) in cambio dello 0,5 per cento delle azioni della BpV.
Se la motivazione di questa operazione è quella di poter ottenere i dividendi che la BpV dà a fine anno, cosa che non succede per la CariPrato che sta tentando di consolidare il proprio patrimonio in questo periodo di crisi, allora Italia dei Valori ritiene che ci sia davvero una scarsa lungimiranza da parte di quegli industriali pratesi che stano portando avanti l’operazione. Perdere il controllo, anche se piccolo, su CariPrato significa perdere la possibilità quantomeno di far sentire la propria voce sulla politica di quella banca. E allora ben venga l’invito-provocazione da parte del presidente della Provincia Lamberto Gestri a costruire una banca locale, una nuova banca o l’ingresso massiccio delle più forti realtà economiche del territorio in un istituto già presente per pratesizzarlo al massimo così che possa appoggiare gli investimenti e le politiche economiche del nostro territorio.

Presto un referendum perchè l'acqua resti pubblica

giovedì 8 aprile 2010

TOSCANA, PRATO MERITA UN ASSESSORE IN REGIONE


PRATO - E' un difficile compito quello che Enrico Rossi, neogovernatore della Toscana, si appresta a sostenere per l'allestimento della sua squadra di governo della Regione. In campagna elettorale si è tanto parlato e a volte anche in modo critico e sarcastico se Rossi si ponesse come l'anti Martini o come il continuatore della linea dell'ormai precedente governatore. Il messaggio in parte detto dallo stesso interessato e in gran parte urlato da molti di coloro che lo hanno fatto eleggere è stato quello della discontinuità, del cambio di marcia per una Regione che sappia stare al passo con i tempi e contrastare lo strapotere del Centrodestra che tiene sempre più nell'angolo regioni come quella Toscana che ha un colore politico diverso da quello del Governo. E per fare il cambio di passo è necessario che Rossi abbia il coraggio di cambiare. La nuova Giunta deve non solo essere in grandissima parte nuova rispetto a quella uscente ma deve sapere interpretare anche le volontà dei vari territori che compongono la Toscana. In questi giorni, nel totoassessore sui mass media, si leggono sempre i soliti nomi legati prevalentemente a Firenze. Sarebbe un gravissimo errore se il neogovernatore lasciasse fuori dalla sua Giunta molte delle altre Province che fanno parte della nostra regione. Prato, seconda città della Toscana merita sicuramente un assessore, così come lo merita Livorno che è terza, ma anche Pisa, Grosseto, Siena, Arezzo, Lucca, Pistoia, Massa e Carrara, meritano attenzione. Per ironia della sorte, la Toscana ha dieci province, esattamente quanti dovranno essere gli assessori della Giunta di Enrico Rossi. E chissà che la novità non arrivi proprio dal voler dare ad ogni provincia un assessorato. Ma questa è fantapolitica, si sa che le scelte non possono essere fatte solo dal punto di vista geografico, ma è altrettanto vero che tutto il territorio merita attenzione così come tutte le forze politiche che hanno sostenuto e fatto sì che il risultato elettorale fosse non buono, buonissimo.Ed è per questo che un messaggio a Rossi bisogna inviarlo: Prato merita un assessorato per il momento politico, sociale ed economico che si trova a vivere, perchè è la seconda città della Toscana, perchè ha bisogno del massimo dell'attenzione della Regione.

COMUNE, A OFFICINA GIOVANI SPUNTA IL TREDICESIMO ASSESSORE


PRATO – Si allargano le situazioni imbarazzanti create dal sindaco Roberto Cenni e che vanno a gravare sui livelli del costo della politica e quindi sulle tasche dei cittadini pratesi. Dopo la denuncia fatta da Italia dei Valori riguardo la stanza assegnata dal sindaco alla figlia Claudia nel palazzo comunale (denuncia che un quotidiano ha pensato bene di censurare per non mettere in imbarazzo durante la campagna elettorale per le regionali il Centrodestra – Censura che questa volta non ha prodotto l’effetto voluto visto che il ko per quello schieramento è stato netto). Un’assegnazione arbitraria e fuori da ogni logica istituzionale e politica se non quella della logica delle “trote” alla Bossi; adesso secondo la denuncia pubblica fatta da Nicoletta Anna De Angelis del Sel, si scopre che il consigliere delegato alle politiche giovanili, il leghista Leonardo Soldi, ha un vero e proprio ufficio con tanto di segretaria (pagata dai cittadini pratesi) nei locali di Officina Giovani. Si potrebbe parlare di un tredicesimo assessore di fatto per questa giunta che prometteva tagli delle poltrone, civicità nelle scelte, e riduzione del costo della politica. In realtà Cenni si sta muovendo su tutt’altri fronti e queste situazioni lo stanno a dimostrare.
Sarà interessante vedere che cosa succederà fra poco quando l’Amministrazione dovrà provvedere alla nomina dei consigli di amministrazione delle varie aziende partecipate che sono in scadenza. La Lega Nord ha già messo le mani avanti, dopo il buon risultato alle regionali, ha subito chiesto più posti proprio nelle partecipate. Ma se è vero che il sindaco Cenni si è trovato in imbarazzo a trovare fra i leghisti una figura degna che ricoprisse un assessorato e ci ha impiegato quasi sette mesi per individuarla, come farà ad assegnare quei posti raccogliendo la minaccia della Lega?
Prato si appresta a vivere i prossimi quattro anni facendo la corsa del gambero. Il sindaco Cenni e tutto il Centrodestra hanno già avuto modo di verificare, a nove mesi dalla loro vittoria, che la stragrande maggioranza dei pratesi non li sostiene. Farebbero quindi bene a tener ben presente tutto questo. Le scelte vanno condivise con l’opposizione ed è anche ora di cambiare linea emarginando quegli indirizzi proposti dalle ideologie xenofobe della Lega e militariste di Prato Libera e Sicura.

giovedì 1 aprile 2010

IL SACCHEGGIO DEL RAME DI PRATO


PRATO – I furti di grondaie ed infissi in rame sta assumendo percentuali impressionanti. A Italia dei Valori sono arrivate diverse lamentele da parte di cittadini che si sono trovati per l’ennesima volta a dover fare i conti con la sparizione delle grondaie dalle abitazioni o dagli stanzoni artigianali, e la cronaca dei quotidiani cittadini riporta di furti anche ai danni di immobili pubblici. C’è un vero e proprio saccheggio della città da parte di una o più bande di balordi specializzati nel furto del rame.
Italia dei Valori non può non fare proprie le preoccupazioni dei cittadini ed invitare le forze dell’ordine ad una maggiore attenzione e, soprattutto, ad avere una maggiore presenza sul territorio con finalità dirette a prevenire e reprimere i crimini in genere e non solo, come ora pare, solo dettata dall’ossessiva azione di repressione dei reati nell’ambito della comunità cinese. Cosa stanno facendo i militari? La loro presenza è utile da una parte ma distoglie l’attenzione del personale dei carabinieri e dei poliziotti che li accompagnano in giro per la città, da attività ben più importanti.
Il saccheggio del rame di Prato ne è una chiara dimostrazione. Gli uomini in più promessi dal ministro Maroni, semprechè siano effettivamente arrivati, e ne abbiamo dei dubbi, vengano impiegati per avere maggiori pattuglie sul territorio.