mercoledì 20 aprile 2016

L'assessore Barberis si è dimenticato della Don Bosco

PRATO. "Ho letto i vari interventi di edilizia scolastica che si sono conclusi negli ultimi giorni o che stanno per partire, così come dichiarato alla stampa dall'assessore ai lavori pubblici Valerio Barberis, e non ho trovato alcuna menzione dei lavori per completare l'istituto Don Bosco di Narnali-Maliseti". Dice Pasquale Petrella coordinatore provinciale di Scelta civica - Cittadini per Prato, partito che ha sostenuto l'elezione a sindaco di Matteo Biffoni nel 2014. "Mi auguro che sia stata solo una dimenticanza da parte dell'assessore Barberis  - continua Petrella - Perché vorrei ricordargli che il 31 ottobre del 2015, alla presenza del sindaco Biffoni e dell'assessore al Bilancio Monia Faltoni aveva dichiarato queste precise parole rilasciate alla stampa: -La gara è già stata predisposta dagli uffici e sta partendo. Il cantiere partirà nel 2016 e si prevedono 18 mesi di lavori. Se tutto procede senza intoppi a settembre 2017 i ragazzi potranno entrare nelle nuove aule- Ho la sensazione che qualcosa non stia andando per il verso giusto. Voglio ricordare all'assessore Barberis che non è bello scoprire che a quelle parole non hanno fatto seguito i fatti. E voglio ricordargli che gli studenti della scuola Don Bosco da sempre, per poter svolgere le ore di educazione fisica sono costretti ad andare a piedi, sia che piova, sia che ci sia vento o sole cocente, alla palestra del circolo Grassi che dista un mezzo chilometro, Percorso che devono fare a ritroso quando sono sudati e quindi è facile che si ammalino, senza contare i rischi del traffico dovendo attraversare più volte delle strade particolarmente transitate".

"Se viene confermato il mio timore, ormai la Don Bosco non avrà la palestra neppure per settembre del 2017 e credo che questo sia una grave mancanza anche perchè era una precisa promessa elettorale - Conclude Petrella - Mi auguro un pronto intervento del sindaco Biffoni per accelerare la pratica altrimenti avvieremo una raccolta di firme per stimolare in maniera più efficace l'attenzione dell'amministrazione su questo tema sul quale ci siamo da sempre battuti anche durante la passata amministrazione di centrodestra trovando sullo stesso fronte anche i rappresentanti del Partito democratico che, evidentemente in questo frangente devono essersi un po' distratti".

martedì 12 aprile 2016

Asili nido e cooperative sociali, servono trasparenza e vigilanza


PRATO. Vedere le immagini di quanto successo nell'asilo nido di Grosseto dove sono state indagate sei maestre; ricordarsi il caso dell'asilo Cip e Ciop di Pistoia e scoprire che a Prato si stanno per fare dei bandi per assegnare degli asili nido comunali a delle cooperative non può non farci scattare un campanello di allarme. Campanello già scattato nelle famiglie dei bambini iscritti a quegli asili nido e che stanno fortemente contestando la scelta dell'Amministrazione comunale. Una scelta ovviamente dettata da questioni economiche ma se una delle conseguenze potrebbe diventare, non quella di Grosseto o di Pistoia che non vogliamo nemmeno arrivare ad ipotizzare, bensì anche solo quella della cooperativa Agorà Toscana che ha in gestione le Rsa di Paperino a Prato, Cicignano a Montemurlo e 65 anziani assistiti a domiciliio nella Provincia pratese per conto della Società della salute e del Comune, e che non paga da circa tre mesi gli stipendi ai cento dipendenti, allora è importante che il campanello di allarme scatti.
Che cosa succede in queste cooperative? Perchè il pubblico non controlla quello che accade al loro interno visto che lavorano con soldi pubblici? Come è possibile che una cooperativa che riceve tutti i mesi dagli enti pubblici quanto stabilito nel contratto di fornitura, poi  non  paghi i dipendenti? Dove vanno a finire quei soldi?
Già quando scoppiò il caso dei malatrattamenti nell'Rsa di Narnali come Scelta civica avevamo chiesto una commissione di vigilanza permanente per verificare il lavoro delle cooperative che operano per conto del pubblico. Non possiamo non rinnovare l'invito all'amministrazione comunale affinchè si adoperi per costituirla.
Infine invitiamo l'amministrazione a verificare fino in fondo se la decisione di affidare in gestione alcuni asili nido comunali sia la scelta più giusta e a rendere trasparente le motivazioni per cui hanno spinto ad affidare alle cooperative quegli asili nido già individuati dall'amministrazione comunale e non altri.