venerdì 26 febbraio 2010

SOSTA SELVAGGIA, DISATTESA INTORROGAZIONE IDV: PRIMO FERITO


PRATO – Ieri sera una giovane ragazza è rimasta coinvolta in un incidente stradale davanti alla Farmacia comunale dell’ospedale. Le cause e le responsabilità verranno accertate dai vigili urbani ma, Italia dei Valori non può non riportare all’opinione pubblica le parole del presidente della Circoscrizione centro, Massimo Taiti che solo dieci giorni fa, all’interrogazione presentata dalla capogruppo dell’Italia dei Valori, Elena Di Pietro che denunciava la pericolosità della sosta selvaggia davanti a quella farmacia, ha dichiarato “La questione non è di facile soluzione”.
Italia dei Valori ritiene che l’incidente stradale avvenuto ieri sera sia da attribuire anche alla sosta selvaggia che quotidianamente è presente davanti alla farmacia comunale, ritiene quindi che il presidente Taiti sia politicamente corresponsabile di quell’incidente non avendo fatto nulla per porvi rimedio. La capogruppo dell’Italia dei Valori, Elena Di Pietro, nella sua interrogazione aveva anche proposto delle soluzioni come la presenza in zona di un vigile urbano nelle ore di maggior traffico, ovvero quelle a ridosso dell’ora di pranzo e dell’uscita dagli uffici. Così come aveva proposto di destinare i parcheggi sull’altro lato della farmacia alla sosta breve, proprio per i clienti della farmacia. “Non possiamo mettere un vigile fisso davanti alla farmacia” aveva risposto Taiti dimenticandosi che il comando della polizia municipale è proprio nell’edificio di fronte e quindi se un vigile ogni tanto facesse un break andando a controllare che venga osservato il divieto di sosta non sarebbe affatto un sacrificio.
Una incapacità che ieri sera ha fatto la sua prima vittima, per fortuna non grave. La sosta selvaggia davanti alla farmacia dell’ospedale è un chiaro pericolo per i pedoni e per gli automobilisti e gli scooteristi, come la ragazza di ieri sera, che percorrono quella strada. Italia dei Valori chiede a Taiti di pensare meno alla pista sul ghiaccio e un po’ di più ai problemi veri della Circoscrizione e si augura che venga presto trovata una soluzione per eliminare la sosta selvaggia davanti alla farmacia prima che si verifichi qualche tragedia.

sabato 20 febbraio 2010

ATTO SPROPOSITATO DELLA MAGISTRATURA CONTRO DUE GIORNALISTI

PRATO – Pare spropositata e fuori luogo la perquisizione domiciliare e il sequestro dei pc personali e di lavoro disposta dal sostituto procuratore della Repubblica di Prato, Giuseppe Ledda, nei confronti dei giornalisti Paolo Nencioni ed Elena Duranti rispettivamente dei quotidiani Il Tirreno e La Nazione, nell’ambito di una inchiesta su una ipotetica violazione di segreto d’ufficio da parte di un pubblico ufficiale. Il provvedimento del magistrato pratese, eseguito da parte dei carabinieri, nasce in seguito agli articoli pubblicati sui due quotidiani riguardanti una indagine diretta ad accertare la veridicità di una serie di accuse nei confronti di due carabinieri del comando provinciale di Prato. Si parlava, ed è l’accusa più grave nei confronti di uno dei due, di violenza sessuale su un minore.
Pur nel rispetto dell’attività della magistratura, Italia dei Valori esprime la piena solidarietà ai due giornalisti e alle loro testate, ed è preoccupata di questo provvedimento che sa tanto di intimidazione al mondo dell’informazione. Il diritto di cronaca è sacrosanto e Italia dei Valori ritiene che in questo caso la procura pratese abbia adottato un provvedimento spropositato per la realtà dei fatti.

venerdì 19 febbraio 2010

LO SCEMPIO DEL CENTRO STORICO DA PARTE DELL'ASSESSORE CAVERNI


PRATO – Se le anticipazioni giornalistiche sul nuovo piano della mobilità per il centro storico di Prato dell’assessore Roberto Caverni, dovessero essere confermate, sremmo di fronte allo scempio più totale del salotto buono delal nostra città. Mentre ottanta comuni del “civilissimo” Nord, con in testa Milano del sindaco pidiellino, Letizia Moratti, si alleano per combattere lo smog con misure drastiche contro il traffico, vedi il blocco totale in alcuni giorni e le targhe alterne in altri, a Prato la giunta Cenni sta partorendo un provvedimento per il centro storico che va controcorrente: vuole ridurre la zona a traffico limitato e vuol riportare le auto ad essere le padrone dei vicoli e delle belle piazze del centro. Quel salotto buono che lo stesso centrodestra , in campagna elettorale, ha promesso di voler garantire, subisce oggi un duro colpo. Se riportare le auto in centro per il centrodestra significa dare una mano ai commercianti, Italia dei Valori ritiene che sia una politica fallimentare che non darà assolutamente nulla ai commercianti ma che ruberà invece la salute e la serenità a coloro che vivono, lavorano e frequentano il centro. Il provvedimento dell'assessore Roberto Caverni rappresenta lo scempio del cuore della nostra città. Italia dei Valori invita tutti i cittadini a far sentire la propria voce e qualora il progetto verrà realmente presentato proporrà una raccolta di firme contro questo scellerato piano voluto dalla giunta Cenni.
(foto presa da www.globopix.net)

giovedì 18 febbraio 2010

MAGNOLFI (PDL) DAL PASSATO POCO LIMPIDO

PRATO – La replica di Alberto Magnolfi all'Italia dei Valori che ha voluto ricordare a chi avesse la memoria corta che nel 1994 è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta per corruzione in un appalto per la fornitura di lettori ottici alla Regione e che ne uscì patteggiando la pena, pare davvero patetica. Il tentativo di tirare nella polemica l'onorevole Fabio Evangelisti è un tentativo partorito male. Italia dei Valori di Prato non ha bisogno dei preziosi consigli dell'onorevole Evangelisti per ricordare a tutti i trascorsi poco limpidi e poco decorosi di Alberto Magnolfi candidato alle prossime elezioni regionali nelle liste del Pdl pur avendo nel suo palmares un patteggiamento per una sentenza di condanna per reati contro la pubblica amministrazione. Ma, d'altronde, Magnolfi è in linea con tutti coloro che fanno carriera nel Pdl: più avvisi di garanzia, più rinvii a giudizio, più patteggiamenti e più condanne ricevono e più vanno avanti. Vedi i vari Dell'Utri, Previti, Cosentino e Berruti, senza voler arrivare al loro capo Berlusconi che pur di schivare i vari processi che lo vedono indagato, si fa fare le leggi ad personam.

martedì 16 febbraio 2010

QUELLA TENDOPOLI IN PIAZZA DEL DUOMO A PRATO

PRATO – “La pista sul ghiaccio in piazza del Duomo sta avendo un grande successo. A fine mese saranno sicuramente più di ventimila i pratesi che avranno pattinato almeno una volta”. Così il presidente della Circoscrizione Centro, Massimo Taiti, ha risposto all’interrogazione presentata dalla presidente del Gruppo dell’Italia dei Valori, Elena Di Pietro, e, per avvalorare ancora di più il grande successo della pista ha letto le lettere di ringraziamento inviategli dal Trofeo Città di Prato e dal presidente della Federazione sport invernali che, guardacaso fanno entrambi riferimento al Coni di cui sempre Massimo Taiti ne è presidente. Insomma sulla pista sul ghiaccio Taiti se la canta e se la suona da solo come un compassato politico della Prima Repubblica. Entrando poi nel merito della risposta, Taiti ha riferito in Consiglio che i gestori della pista non solo non pagano l’occupazione del suolo pubblico ma ricevono gratuitamente dal Comune l’energia elettrica per far funzionare la stessa pista. Insomma i gestori della pista hanno investito ottantamila euro e ne ricaveranno cento-centoventimila euro senza dare nulla alle casse del Comune. Niente male per un lavoretto di un paio di mesi. Se per Taiti questo è stato un grande affare, tale che andava premiato col prolungamento fino a fine febbraio della presenza di quella brutta struttura di plastica che stravolge e mortifica piazza del Duomo, allora non possiamo che criticare ancora una volta questa ingombrante presenza per un tempo così lungo. Italia dei Valori continua a ribadire il suo sì alla pista sul ghiaccio ma il suo no alla sua permanenza oltre la fine del mese di gennaio. A Taiti, infine, un consiglio: è meglio non mischiare gli interessi della Circoscrizione con quelli del Coni, non ci sta facendo una bella figura.

lunedì 15 febbraio 2010

IMMIGRAZIONE, A MILANO FALLITA LA POLITICA DEL CENTRODESTRA; E PRATO E' SULLO STESSO BINARIO


PRATO – Era il 25 ottobre del 2007 quando il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, con delega all’immigrazione, fu ospite del Lions Club Castello dell’Imperatore di Prato come relatore della serata incentrata sul tema: Milano: città di frontiera? Eravamo all’indomani della sommossa dei cinesi in via Paolo Sarpi. E De Corato spiegò la sua politica di fermezza: multe e sequestri contro le ditte dei cinesi per costringerli a spostarsi in un’altra zona. Sembrava avere le idee chiare De Corato su come trattare gli stranieri della sua città. Sembrava avere la chiave per risolvere tutti i mali di Milano legati alla massiccia presenza di extracomunitari. A distanza di quasi tre anni, De Corato si ritrova ad affrontare la sommossa degli egiziani e delle bande di sudamericani. E il vicesindaco non ha nemmeno l’umiltà di dichiarare di aver fallito su tutti i fronti. Anzi, lui del Pdl con tutti gli altri della Lega, alzano il tiro e accusano la Sinistra di aver aperto le porte agli stranieri. E allora non si può non rilevare l’atteggiamento meschino. L’Italia è governata dal Centrodestra di Berlusconi, la Lombardia ha una giunta di Centrodestra da anni così come la stessa Milano, e allora cosa c’entra la Sinistra?
De Corato e Letizia Moratti dovrebbero solo fare mea culpa e dichiarare la propria incapacità a governare la città di Milano.
Purtroppo la sensazione è che quella politica fatta di solo muscoli che De Corato illustrò nella serata a Prato abbia trovato un valido paladino anche nella nostra città, non a caso ospite in quella circostanza c’era anche l’assessore Aldo Milone che allora era nel Centrosinistra e che ora è col Centrodestra a governare la sicurezza col pugno di ferro. Ma se lo scenario prospettato per Prato è quello di Milano allora sarebbe giusto evitare di seguire le orme di De Corato. Non vogliamo rivolte e una città messa a ferro e fuoco perché non si sanno gestire le problematiche immigratorie.

venerdì 12 febbraio 2010

SPORT PENALIZZATO.. E SE LO DICE ANCHE UNO DI DESTRA



PRATO- Una Giunta senza idee e il mondo dello sport è abbandonato a se stesso.
Impianti sempre più al collasso, obsoleti e incapaci di offrire gli indispensabili servizi agli sportivi. Sono lontani i tempi in cui le società pratesi potevano vantare squadre che vincevano titoli e trofei a livello nazionale in impianti all’altezza. A confermare questa brutta deriva della Giunta adesso è anche il presidente del Coni provinciale Massimo Taiti che critica l’Amministrazione comunale con in testa il sindaco Cenni, forte anche del fatto di essere il presidente della Circoscrizione Centro, eletto con i voti di quello stesso Centrodestra che guida la città. Taiti si chiede che fine abbia fatto lo studio presentato dal Coni nel mese di settembre dell’anno scorso, visto che nessuna delle indicazioni in esso contenute sono state recepite dall’amministrazione comunale. Noi pensiamo sia finito in un cestino di qualche ufficio comunale.
Come Italia dei Valori avevamo già criticato il sindaco per aver tardato troppo nel nominare un assessore allo Sport segno della scarsa attenzione mostrata verso questo settore, ora arriva il carico da novanta: la Giunta è immobile sullo sport e non fa niente per risolvere i tanti problemi in cui versano le società sportive fra le quali, quella relativa alle società che per la loro attività utilizzano le piscine è la più evidente. Il carico da novanta ce lo mette uno di Destra: Taiti torna a scontrarsi col sindaco e in questo caso trova il pieno appoggio dell’IDV. Sì, questa giunta sta penalizzando lo Sport non mettendo a disposizione né fondi, né idee per trovare soluzioni ai mille problemi.

giovedì 11 febbraio 2010

CENNI RIFIUTA DI RIFERIRE SULL'INCONTRO COL CONSOLE CINESE

PRATO – Il sindaco di Prato, Roberto Cenni, si è rifiutato di riferire in Consiglio comunale il tema affrontato con il console cinese Gu Honglin durante un pranzo al quale ha partecipato anche l’assessore Giorgio Silli e il cui conto è stato pagato dal comune di Prato e quindi dai cittadini pratesi.
A negare l’iscrizione nell’ordine del giorno del consiglio comunale della question time presentata dal consigliere comunale dell’Italia dei Valori, Aurelio Donzella, in cui chiedeva appunto spiegazioni in merito, è stato il presidente del Consiglio, Maurizio Bettazzi.
Un atteggiamento quello di Bettazzi e del sindaco Cenni, che mal si addicono in una democrazia dove chi usa i soldi pubblici è tenuto a rispondere ai cittadini del suo utilizzo.
Il pranzo in oggetto, secondo quanto riportato dai giornali, avrebbe avuto carattere privato ma, visto che nello stesso articolo giornalistico si evidenzia che il conto del pranzo è stato pagato dal Comune di Prato, allora non è più un pranzo privato e quindi era ed è doveroso che il sindaco Cenni spieghi pubblicamente i dettagli di ciò che è emerso dal colloquio col console cinese.
Un incontro che l’Italia dei Valori giudica sicuramente positivo se è stato impostato a trovare una politica per cercare soluzioni condivise per spingere le aziende cinesi che vivono nell’illegalità ad emergere e se la stessa collettività cinese possa essere indirizzata ad una sempre maggiore integrazione sotto il rispetto delle regole e delle leggi italiane.
E quindi, a meno che il sindaco Cenni non si sia intrattenuto col console cinese Gu Honglin per parlare della sede Sasch che possiede in Cina , eventualità questa che dopo il rifiuto a riferire in Consiglio comunale è da ritenere la più plausibile. Ma, se così è avvenuto, il conto il sindaco di Prato avrebbe dovuto pagarlo con i suoi soldi e non con quelli dei pratesi.
Italia dei Valori rinnova l’invito al sindaco a riferire in Consiglio comunale quanto emerso e trattato col console cinese.

mercoledì 10 febbraio 2010

ELEZIONI REGIONALI, INIZIATA LA RACCOLTA DELLE FIRME

PRATO – Italia dei Valori di Prato ha dato inizio alla campagna di raccolta delle firme dei cittadini per presentare la propria lista di candidati alle prossime elezioni regionali. La raccolta pubblica verrà fatta domattina in piazza San Francesco e nel pomeriggio in piazza del Comune, luoghi in cui i banchini dell'Italia dei Valori sono stati già presenti ieri per la raccolta delle prime firme. Domani poi, così come domenica, i banchini della raccolta saranno la mattina in piazza San Francesco ed il pomeriggio in via Targetti accanto al supermercato Pam. Sabato invece la raccolta delle firme avverrà di nuovo la mattina in piazza San Francesco e il pomeriggio in piazza del Comune.

Intanto il consigliere comunale, Aurelio Donzella ha presentato un question time al sindaco Roberto Cenni affinchè illustri pubblicamente il contenuto del suo incontro avuto col console cinese. Incontro al quale ha partecipato anche l'assessore Giorgio Silli. Un atto dovuto quello di riferire in consiglio comunale visto che l'incontro si è tenuto a pranzo in un noto ristorante del centro e il conto è stato pagato dal Comune di Prato, e quindi con i soldi dei cittadini pratesi. E'  evidente che non si è potuto trattare di un incontro privato e per questo il sindaco deve riferire i contenuti ai pratesi. 
 

martedì 9 febbraio 2010

RUDI RUSSO, PRIMA INTERVISTA DA NUOVO SEGRETARIO NAZIONALE DEI GIOVANI IDV

PRATO - Questa la prima intervista rilasciata a Toscana Tv, dal pratese Rudi Russo eletto il 6 febbraio scorso a Roma, coordinatore nazionale del dipartimento giovani dell'Italia dei Valori. Con lui, in questo filmato due membri della segreteria provinciale pratese dell'IDV, Loredana Ferrara e Pasquale Petrella.

PRATO SEMPRE PIU' INSICURA A CAUSA DI UNA POLITICA MIOPE DEL CENTRODESTRA




PRATO - Questa giunta di centrodestra vuole dare ai pratesi il senso della sicurezza. E per questo si è fatta mandare dal Governo Berlusconi i militari che non hanno poteri in materia di ordine pubblico, ma fanno passerella e quindi danno il senso della sicurezza. La questura ha messo a disposizione delle perfierie da mesi abbandonate a se stesse, un camper che, a detta dei sindacati della polizia, è un rottame. Ma l'importante è che la gente veda per le strade il nome Polizia. Così il senso di sicurezza dovrebbe essere appagato nei pratesi, si saranno detti in Giunta fra Cenni e Milone. Poi si scopre che in centro vengono lanciate le bottiglie molotov contro le attività degli stranieri, che le forze dell'ordine di altre città vengono ad arrestare a Prato i boss che trafficano centinaia di chili di stupefacenti a livello internazionale e che nelle periferie nessuno si sente più sicuro di uscire di casa al calar del sole.
No, i pratesi non hanno bisogno del senso della sicurezza. Hanno bisogno della sicurezza che è una cosa ben diversa. I pratesi non hanno bisogno di fumo negli occhi, nè di essere presi in giro. I pratesi sono persone intelligenti ed ormai hanno già capito che razza di politica sull'insicurezza sta adottando questa giunta Cenni. Sono aumentati i furti negli appartamenti, sono aumentati i furti di auto e ciclomotori, sono aumentati i fenomeni di sfruttamento della prostituzione. E' questa la sicurezza che riesce a garantire questa giunta di centrodestra. La delusione fra i pratesi cresce e il fallimento per questa destra è dietro l'angolo. Le guerre intestine fra Lega Nord ed Udc
da una parte, ex Alleanza Nazionale e Forza Italia dall'altra stanno a dimostrare la fragilità di questa giunta che negli ultimi tempi ha gettato la maschera anche in tema di
lottizzazioni selvagge che avrebbe in mente di portare a termine. Centinaia di appartamenti ai piedi del Monteferrato, una torre da primato al posto di Pratilia e ora anche negozi su due piani in centro storico dove già ora assistiamo allo scempio di piazza del Duomo con la tendopoli della pista del ghiaccio che in virtù del guadagno del gestore, camuffato nel successo riscontrato dai pratesi, ne viene prolungata la permanenza. Uno scempio per quella bella piazza del Duomo che i turisti, lì transitati in questi ultimi due mesi, non hanno potuto ammirare.

giovedì 4 febbraio 2010

INCONTRO COL CONSOLE CINESE, IL SINDACO RIFERISCA IN CONSIGLIO COMUNALE



PRATO – Il sindaco di Prato, Roberto Cenni, e l’assessore Giorgio Silli hanno incontrato a pranzo il console cinese Gu Honglin. Secondo quanto dichiarato da quest’ultimo l’incontro avrebbe avuto carattere privato ma, visto che nello stesso articolo giornalistico che parla dell’incontro si evidenzia che il conto del pranzo è stato pagato dal Comune di Prato, allora non è più un pranzo privato e quindi è doveroso che il sindaco Cenni spieghi pubblicamente già nella prossima seduta in Consiglio comunale (magari già in quella di oggi) l’argomento ed i dettagli di ciò che è emerso dal colloquio col console cinese.

Un incontro che l’Italia dei Valori giudica sicuramente positivo se è stato impostato a trovare una politica per cercare soluzioni condivise per spingere le aziende cinesi che vivono nell’illegalità ad emergere e se la stessa collettività cinese possa essere indirizzata ad una sempre maggiore integrazione sotto il rispetto delle regole e delle leggi italiane.

E quindi, a meno che il sindaco Cenni non si sia intrattenuto col console cinese Gu Honglin per parlare della propria azienda che possiede in Cina e in quel caso sono davvero fatti privati (tranne il conto), altrimenti è doveroso che si presenti in Consiglio comunale e spieghi i dettagli dell’incontro.

mercoledì 3 febbraio 2010

PRATO, UDC ALLO SCONTRO CON LA LEGA NORD

PRATO - Primi scontri e non di poco conto fra due partiti di maggioranza che sostengono la Giunta guidata da Roberto Cenni. Lega Nord ed Udc sono ai ferri corti, e non poteva essere altrimenti così come l'Italia dei Valori aveva denunciato all'indomani della vittoria del centrodestra al comune di Prato. Due partiti troppo diversi per ideologia, tradizione e, soprattutto, per come affrontano le problematiche in tema di immigrazione che, a Prato, sono lo scoglio col quale qualsiasi coalizione di governo deve fare i conti.
Lega ed Udc fanno le scintille e ci va di mezzo anche il vescovo di Prato, monsignor Gastone Simoni, indicato dal segretario provinciale della Lega Nord come colui che insieme all'Udc dovrebbe darsi da fare per le famiglie in difficoltà.
Ora più che mani l'Udc è chiamata ad esser coerente e a non pensare alle poltrone bensì al proprio credo fin troppe volte calpestato da questa coalizione di centrodestra che ha fatto della politica dei muscoli contro gli extracomunitari l'unica concezione di guida della città. Nessuna idea per il sociale, nessuna iniziativa per il mondo del lavoro e del precariato, solo una visione miope e contraddittoria sulla cultura e una completa assenza sull'urbanistica, salvo quel paventato progetto-mostro per una colata di cemento alle pendici del Monteferrato. Un progetto che grida vendetta e che porterà la gente in strada se non verrà abortito prima che arrivi sul tavolo della discussione in consilgio comunale.
All'Udc, che ha già deciso di correre da solo alle prossime elezioni regionali, un consiglio: esca in fretta da questa giunta di centrodestra che guida Prato, prima di diventare coresponsabile di scelte che vanno contro la propria tradizione e la propria filosofia di partito cattolico e non estremista.

martedì 2 febbraio 2010

UNA VERGOGNA L'ACQUISTO DEL LIPPI




PRATO - Vergogna. Sì, il termine usato dalla segretaria provinciale dell'Italia dei Valori Loredana Ferrara, per definire l'acquisto del Crocifisso di Filippino Lippi da parte del sindaco di Prato, Roberto Cenni utilizzando centoventiduemilacinquecento dollari dei cittadini pratesi, è il termine giusto. Vergogna per un'operazione che sarebbe stata giustificata da un Cenni presidente della Fondazione di CariPrato quale è stato fino a poco tempo fa, ma non da un Cenni sindaco di Prato. Acquistare ad un'asta pubblica quell'opera di Filippino Lippini è servito solo per fare un grosso favore al Denver Museum e al mercante d'arte, nonchè consigliere particolare del sindaco Cenni, Fabrizio Moretti. Non ci sono altre giustificazioni nonostante il solito Riccardo Mazzoni, meglio conosciuto come il Ghedini del sindaco di Prato, si stia arrampicando sugli specchi per giustificarne l'acquisto con i suoi interventi su alcuni mezzi diinformazione.

In questo momento quell'operazione avrebbe dovuto e potuto permettersela la Fondazione CariPrato non il Comune di Prato che ha ben altri problemi da dover risolvere ai quali invece risponde con laconici: non ci sono soldi. Eppure per quel quadretto di 20X30 centimetri li ha trovati. Servirà per allestire una mostra, si giustificano nel Centrodestra. E allora come Italia dei Valori vorremmo chiedere a questo centrodestrà: perchè, una mostra non si sarebbe potuta allestire lo stesso chiedendo al Denver Museum di prestarcela quell'opera? Un'operazione che avviene normalmente. Magari sarebbe stato interessante fare un gemellaggio con quel museo americano, ne sarebbe nata una collaborazione molto interessante anche sotto il profilo turistico. Il tutto sarebbe costato il giusto e Prato avrebbe potuto offrire lo stesso ai suoi turisti la visione di quell'opera. Inoltre, cosa farà il sindaco Cenni nelle prossime aste in cui ci sono dei Lippi in vendita? Forse quelle altre opere di Lippi sono figlie di un fratellastro? Non appartengono al grande artista pratese?

E poi magari si organizzerà una mostra nel castello dell'Imperatore o nel Cassero dove, in base al nuovo bando resteranno aperti sì e no mezza giornata e solo per pochi mesi all'anno, perchè - dicono - non ci sono soldi. Questa è l'offerta per i turisti che sta facendo questa giunta. Cenni ed i suoi accoliti si mettano l'anima in pace hanno sperperato centoventiduemilacinquecento dollari dei pratesi che in questo momento ne avrebbero bisogno per ben altre necessità. L'Italia dei Valori è a loro che pensa e non ai business dei mercanti d'arte.

Infine una nota per l'esponente dell'Udc, Francesco Querci che ha sentito la necessità di intervenire su questo argomento per schierarsi dalla parte di Cenni. A Querci l'Italia dei Valori chiede di riflettere sul suo partito affinché capisca da che parte stare, perchè in comune è col Centrodestra, in Provincia è stato isolato dai suoi stessi alleati e in Regione se ne andrà da solo alle prossime elezioni. Forse sarebbe il caso di crescere e decidere che cosa vogliono fare da grandi lui e il suo partito. E, a proposito del Direttore generale in Provincia, gli consigliamo di leggere le dichiarazioni e gli interventi dell'IdV su questo argomento, perchè non ci è sembrato molto preparato in materia. E non è preparato nemmeno in materia di mostra sullo Stile dello Zar, dovrebbe sapere che quando è stata decisa e commissionata quella mostra, l'Italia dei Valori non aveva rappresentanti nè eletti, nè nominati in Provincia. Insomma Querci su tutti gli argomenti è un … non pervenuto.