giovedì 28 ottobre 2010

IDV CONTRO UNA SCUOLA PUBBLICA IMPOVERITA E PRIVATIZZATA



PRATO – I giovani dell’Italia dei Valori in questi giorni stanno facendo volantinaggio davanti alle scuole superiori pratesi per denunciare lo sfascio della cultura e dell’istruzione portato avanti dal Governo Berlusconi. In Italia per fortuna non siamo ancora arrivati al reato di lettura come si racconta nel famoso libro Fahrenheit 451, ma che l’istruzione sia sempre più destinata ad una piccola elite e che l’unico modo che i cittadini hanno di essere informati ed istruiti è quello dell’uso della televisione, con tutto ciò che questo comporta è purtroppo il rischio che stiamo correndo con questo governo che taglia sempre più i fondi alla scuola pubblica, che licenzia gli insegnanti e che non investe a sufficienza sulle strutture e sulla ricerca.
Ormai da anni i settori della cultura e dell’istruzione sono vittime di politiche che tendono esclusivamente a sottrarre risorse finanziarie senza prevedere alcun progetto di investimento costruttivo, a tal punto che l’Italia è diventata il fanalino di coda dei Paesi dell’Ocse in relazione alla spesa destinata alla scuola pubblica (penultima in Europa, seguita soltanto dalla Slovacchia).
Gli effetti di queste scelte nefaste sono tangibili nella quotidianità della vita scolastica. L’aumento del numero degli alunni nelle classi, che ormai troppo spesso raggiunge cifre incredibili, oltre a comportare gravi rischi per la sicurezza, implica di fatto l’impossibilità, da parte degli insegnanti, di elaborare percorsi formativi individualizzati con la tragica conseguenza di accrescere il fenomeno della dispersione scolastica.
Italia dei Valori è per un progetto serio di riforma della scuola e non per una scuola impoverita, privatizzata, aziendalizzata e regionalizzata. Ed è questo ciò che i giovani IDV stanno propagandando davanti alle scuole. Un volantino chiaro sulla scuola che vorremmo e che non è certo questa della ministro Gelmini. I giovani che volessero avvicinarsi al nostro partito lo possono fare rivolgendosi direttametne alla nostra sede in via del Porcellatico 27, oppure scrivendo a idvprato@gmail.com

martedì 26 ottobre 2010

LA CONSOLE CINESE CONSOLA I FAMILIARI DELLE DONNE ANNEGATE

FUNERALI DONNE ANNEGATE, OGGI SIAMO TUTTI CINESI


PRATO – Oggi siamo tutti cinesi. Di fronte alla tragedia, alla disperazione e al grande lutto che ha colpito la comunità cinese che stamattina ha reso l’ultimo estremo saluto a Chengwei, Jilian e Donglan, le tre donne della famiglia Wang (due sorelle e la figlia di una di loro) che hanno perso la vita nella notte fra il 4 e il 5 ottobre scorso, annegate nel sottopasso ferroviario di via Ciulli durante l’alluvione, Italia dei Valori ha voluto esprimere tutto il proprio cordoglio alla famiglia e alla comunità orientale così duramente provata da questa tragedia. Ai funerali hanno partecipato il segretario provinciale di Italia dei Valori Prato, Salvo Ardita con la coordinatrice delle donne Luciana Bigagli ed il membro della segreteria provinciale, Pasquale Petrella. In una sala divisa per metà da orientali e metà da italiani, spiccavano i gonfaloni della Regione accompagnato dall’assessore Salvatore Allocca e dal consigliere regionale Fabrizio Mattei, della Provincia col presidente Lamberto Gestri e la sua vice Ambra Giorgi, del comune di Prato, oltre ai rappresentanti di molte associazioni e semplici cittadini.
Abbiamo voluto esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza a chi ha sofferto un lutto così grave. Ci hanno stupito e allarmato le polemiche nate subito dopo la tragedia, la spaccatura creata in consiglio comunale da parte della Lega Nord che anche di fronte alla morte ha voluto mostrare il suo volto xenofobo, la mancata proclamazione del lutto cittadino da parte del sindaco Cenni. Tutti atteggiamenti che spaccano la comunità e che non possono non vederci fortemente critici verso questa amministrazione di centrodestra. Oggi è il giorno dell'estremo saluto e come Italia dei Valori abbiamo voluto prendere parte ai funerali delle tre donne orientali per far sentire la nostra vicinanza e per dire che c’è un altro modo di vivere tutti insieme con la garanzia dei diritti e la certezza delle regole ma che di fronte alla morte siamo tutti uguali e oggi anche noi ci sentiamo cinesi.

venerdì 22 ottobre 2010

VARCHI TELEMATICI A LUCCA BLOCCATI DAL PDL, RESIDENTI ESASPERATI



LUCCA – Che il Pdl non abbia la cultura dei centri storici, dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini l’Italia dei Valori lo denuncia da tempo. E tutto questo è evidente a Lucca dove i residenti del centro storico pagano il prezzo di avere un’amministrazione di Centrodestra. E a loro va la solidarietà dell'Italia dei Valori.
Quanto sta accadendo per il rinvio dell’entrata in funzione dei varchi telematici non ne è altro che la chiara dimostrazione. Il riferimento è alle dichiarazioni dell’assessore Chiari che minaccia di dimettersi se entro il 15 gennaio i varchi telematici non dovessero entrare in funzione, accusando di tutto ciò i compagni di maggioranza, ovvero i consiglieri comunali del Pdl. Non far entrare in funzione i varchi telematici significa fare erroneamente credere di accontentare i commercianti del centro ma nel contempo stanno realmente scontentando tutti i residenti che oltre ad avere un inquinamento acustico ed ambientale si trovano ad essere bersagliati di multe perché costretti a parcheggiare anche in posti dove non si può. In tutte le più importanti città dell’Europa del Nord i centri storici sono chiusi alle auto e i negozi prosperano. A Lucca, ma succede anche a Prato dove la nuova amministrazione di centrodestra ha pensato bene di ridurre la zona a traffico limitato e quella pedonale, si pensa che la crisi dei commercianti possa risolversi facendo arrivare i potenziali clienti con l’auto fin davanti alle vetrine dei negozi. A Prato questa politica non sta dando frutti: i negozi continuano a chiudere e il centro è popolato solo di auto; a Lucca il Pdl sta solo vessando i residenti e bene fa l’assessore Chiari a minacciare di dimettersi. Ma questa è l’ennesima nuova dimostrazione della grande spaccatura che c’è all’interno del centrodestra. Come Italia dei Valori ci appelliamo ai lucchesi perché chiedano a gran voce le dimissioni del sindaco Favilla e della sua Giunta. E’ necessario andare alle elezioni anticipate perché i lucchesi non meritano gli attuali amministratori.

mercoledì 20 ottobre 2010

IL GONFALONE DEL COMUNE DI PRATO AI FUNERALI DELLE DONNE CINESI ANNEGATE


PRATO – Il sindaco Roberto Cenni "folgorato sulla via di Damasco"
chiude la porta in faccia ai suoi partiti di coalizione, ovvero Lega
Nord e Prato Libera e Sicura, e decide di inviare il Gonfalone del
comune di Prato ai funerali delle tre donne orientali annegate nel
sottopasso di via Ciulli a Narnali nella notte fra il 4 ed il 5
ottobre scorsi. Una morte orribile durante l'alluvione che tanti danni
ha provocato nel pratese.
Una decisione sicuramente sofferta quella del sindaco Cenni dopo
oltre due settimane di polemiche in cui Italia dei Valori aveva
chiesto insieme al Pd che sarebbe stato opportuno deliberare anche il
lutto cittadino in occasione dei funerali delle sorelle Dong Lan e
Jilan di 42 e 50 anni e della figlia di quest'ultima, Chengwei di 34,
morte in una maniera così assorda nella loro auto mentre stavano
andando al lavoro, travolte da un fiume di acqua e fango e annegate in
un sottopasso della ferrovia a Narnali.
La Regione Toscana col governatore Enrico Rossi aveva preso subito la
decisione di inviare il proprio gonfalone ai funerali, così come la
Provincia di Prato aveva dato la solidarietà e l'aiuto concreto alla
famiglia Wang colpita da una simile tragedia. L'unica a tergiversare
era l'amministrazione comunale di Prato con la Lega Nord che è stata
capace di spaccare il Consiglio comunale anche in occasione della
commemorazione delle tre vittime con un minuto di silenzio al quale
non ha partecipato il segretario provinciale Leonardo Soldi che è
uscito dalla sala pochi attimi prima che l'intero consiglio si alzasse
in piedi ed esprimesse il proprio cordoglio, e Prato Libera e Sicura
che ha polemizzato anche sul fatto che la famiglia Wang chiedesse
l'accertamento delle responsabilità di quanto accaduto ed il
risarcimento dei danni per la perdita delle loro donne.
Dopo due settimane in cui Prato è finita sulla stampa nazionale in
maniera negativa per l'atteggiamento tenuto dal sindaco Cenni e dalla
sua amministrazione comunale di centrodestra, finalmente oggi è
arrivata la notizia che il sindaco manderà il gonfalone ai funerali
che si svolgeranno martedì prossimo. Finalmente un gesto di coraggio e
di umanità da parte del sindaco al quale Italia dei Valori manda un
messaggio: si smarchi finchè è in tempo dalla Lega Nord e da Prato
Libera e Sicura, altrimenti di figuracce a livello nazionale ne farà
tante altre.

mercoledì 13 ottobre 2010

Lucca, chi governa la città? Il sindaco Favilla o il capogruppo di forza Lucca, Dinelli?



LUCCA – Ma chi governa Lucca? Il sindaco Mauro Favilla o il capogruppo di Forza Lucca Maurizio Dinelli? E’ ormai chiaro ed evidente che Favilla è ostaggio di Dinelli e per una questione di dignità e di correttezza nei confronti dei lucchesi che hanno votato ben altro, sarebbe opportuno che il sindaco rimettesse il proprio mandato. E’ sotto gli occhi di tutti ormai che questa giunta non ha più l’autonomia e l’indipendenza di portare avanti il proprio mandato, logorata come è dalle guerre intestine e dalle faide fra le varie forze che compongono la maggioranza di centrodestra.
Coloro che a suo tempo hanno votato la sfiducia al presidente del consiglio comunale Marco Agnitti del Pdl devono avere il coraggio di continuare la propria battaglia se di battaglia politica si tratta. Se poi è solo una questione di poltrone e quindi i due assessorati serviranno a placare la loro fame di posti beh, i lucchesi ne sapranno trarre le conseguenze. Italia dei Valori è estremamente critica sui costi della politica e se questa pace armata fra Pdl e Forza Lucca deve avvenire con uno o due assessori in più nella giunta di Favilla che salirebbe così a tredici o addirittura quattordici allora è sempre più urgente una scelta coraggiosa. Ogni assessore in più va a costare alla collettività dagli 80 ai centomila euro; perché i lucchesi dovrebbero avere un aggravio dei costi della politica? Se il sindaco Favilla dovesse aumentare la propria giunta dovrà spiegare ai cittadini quali sono le motivazioni che lo hanno portato ad una simile scelta. Italia dei Valori sa che è una scelta dettata solo per accontentare le forze politiche di maggioranza e non per soddisfare le esigenze della città che anzi ne viene penalizzata. Ecco, è solo una guerra per le poltrone e a rimetterci sono i cittadini. Italia dei Valori si auspica quindi che le forze politiche presenti in Consiglio Comunale siano responsabili e lo stesso sindaco Favilla dimostri coraggio e non diventi un ostaggio di Forza Lucca, dia le dimissioni e si vada alle elezioni anticipate il prima possibile.
(nella foto il sindaco Mauro Favilla)

martedì 12 ottobre 2010

TEATRO METASTASIO, PROFONDO ROSSO E POCA TRASPARENZA


PRATO – Al Teatro stabile Metastasio di Prato i conti non tornano. Il bilancio di previsione della stagione radatto dal consiglio di amministrazione presieduto da Umberto Cecchi, nominato dal comune di Prato a guida centrodestra, presenta un buco di quasi cinquecentomila euro a causa dei tagli fatti, in seguito alla Finanziaria del governo Berlusconi, da parte del Comune (200mila euro) e della Provincia (150mila euro) di Prato e anche da parte della Regione (90mila euro).

Ma i problemi dello Stabile pratese non sono finiti qui. Il 5 ottobre scorso è stata reintegrata Maria Teresa Bettarini, già ex direttore organizzativo del Met, senza che il suo reintegro venisse discusso e presentato al Cda. Il presidente Cecchi evidentemente ha ritenuto di fare l’operazione senza consultarsi eppure la riunione di consiglio si è tenuta solo una settimana prima quando evidentemente era già tutto deciso sul caso, perché allora il Cda non è stato informato? E’ evidente che non si è voluto che l’operazione fosse trasparente. Il problema è che Maria Teresa Bettarini dovrebbe essere stata inquadrata con la stessa qualifica di Massimo Luconi. Nel qual caso, visto che bisogna aggiungere anche Paolo Magelli, ci sarebbero tre direttori, davvero troppi per un Ente che ha già un passivo di cinquecentomila euro.

sabato 9 ottobre 2010

MALTEMPO E TRAGEDIE A PRATO, IL SINDACO CENNI SEMPRE ASSENTE




PRATO – Nelle tragedie cittadine i pratesi ora sanno che non possono contare sul proprio sindaco. Era successo in occasione dell’esondazione del Calice nel dicembre scorso, quando il signor Roberto Cenni preferì rimanere a sciare sulle Alpi mentre decine di famiglie lottavano con l’acqua ed il fango ed erano costrette ad abbandonare le proprie abitazioni, si è ripetuto lo scorso lunedì notte quando una bomba d’acqua si è rovesciata su Prato ed ha allagato interi quartieri provocando anche la morte di tre donne nel sottopasso di via Ciulli. A Narnali nessuno ha ancora visto il sindaco, nemmeno a distanza di quasi una settimana.
Come Italia dei Valori non possiamo non stigmatizzare questo comportamento del sindaco Cenni che primo cittadino non lo è visto che rinuncia sistematicamente ad essere vicino ai propri cittadini nel momento del bisogno. Troppo facile presentarsi alle inaugurazioni, ai tagli dei nastri e alle feste ma, forse, il ruolo più importante di un sindaco vero lo si vede nei momenti di difficoltà e Cenni è costantemente assente.

A questo proposito ci preme sottolineare il comportamento invece da vero sindaco di Mauro Lorenzini, primo cittadino di Montemurlo. Lorenzini lunedì notte alle 2,30 era insieme al suo assessore ai lavori pubblici e alla mobilità, Simone Calamai, a fare la spola fra le frazioni di Oste e Bagnolo, quelle più colpite dagli allagamenti, per verificare la situazione e dare le direttive per la messa in sicurezza dei luoghi più pericolosi. Abbiamo la conferma che Lorenzini è rimasto per strada fino alle 6 del mattino, fino a quando l’emergenza è stata superata.

Ecco i due modi di rappresentare una collettività. Lorenzini merita il nostro apprezzamento e quello dei cittadini; Cenni ha dimostrato ancora una volta di non sapere cosa significhi esattamente fare il sindaco. E ormaì ha perso un altro treno importante.

Infine una considerazione e una riflessione: Lorenzini è espressione di una maggioranza di centrosinistra; Cenni di una di centrodestra. Le conclusioni è bene che le tirino i cittadini.

mercoledì 6 ottobre 2010

CORDOGLIO E UN MAZZO DI FIORI PER LE TRE DONNE ANNEGATE NEL SOTTOPASSO


PRATO – La responsabile del gruppo donne dell'Italia dei Valori di Prato, nonché fondatrice dell'associazione "Luna e L'altra: donne insieme", Luciana Bigagli e la presidente dell'associazione "Luna e Sole", Enza De Simone, hanno deposto oggi pomeriggio un mazzo di fiori accanto al sottopasso dove l'altra notte è avvenuta la tragedia. "Tre donne hanno perso la vita in un modo così assurdo – dice Luciana Bigagli – Tre donne che erano mamme, mogli, sorelle, figlie. Tre donne che sono state inghiottite da un fiume di acqua e fango che non ha lasciato loro alcuno scampo. Con questo mazzo di fiori vogliamo simbolicamente dare il nostro sostegno anche ai loro familiari e associarci al dolore e alla comune pietà per queste tre donne accomunate da un destino atroce". Bigagli e De Simone dopo aver deposto il mazzo di fiori hanno fatto visita ad una vicina scuola privata gestita da cinesi e per bambini cinesi e ai responsabili hanno esternato le condoglianze dell'Italia dei Valori e delle due associazioni che si occupano di donne e soprattutto di donne migranti.

 "Siamo convinte che la magistratura saprà fare piena luce su quanto accaduto conclude Bigagli – E se qualcuno ha sbagliato ci auguriamo che venga punito così come prevede la legge".

martedì 5 ottobre 2010

SOLIDARIETA' A DON SANTINO BRUNETTI

 

PRATO  - Italia dei Valori esprime piena solidarietà a don Santino Brunetti per le gravi minacce ricevute dopo aver semplicemente dichiarato quello che pensa sulla situazione dei Rom, degli islamici e degli immigrati e aver espresso le proprie perplessità sulla politica che l'amministrazione di centrodestra sta attuando a Prato su questi argomenti. E' bastato una sua intervista ad un settimanale dove esprimeva le sue idee in difesa dei più poveri per armare la mano di uno scellerato che ha pensato bene di mettere nero su bianco e dichiararlo "un nemico da combattere", uno al quale "daremo una bella lezione" perché "astuto e subdolo contestatore della giunta Cenni".

Italia dei Valori è dalla parte di don Santino Brunetti al cento per cento ed invita il prefetto Maria Guja Federico a valutare se non sia il caso di assegnare anche a lui una scorta come fatto con altra persona in questa città. Le minacce a don Santino Brunetti arrivano a poco più di un mese da quelle fatte al capogruppo in consiglio comunale del Pd, Massimo Carlesi e a quelle del presidente della circoscrizione Ovest, Giovanni Mosca, sempre del Pd. E' chiaro ed evidente che c'è qualcuno che nel centrodestra sta dando dei segnali sbagliati che stanno imbarbarendo il clima  in città. Si sta facendo passare il messaggio che sia giusto essere xenofobi, che sia giusto dare addosso a chi la pensa in maniera diversa.

Quanto accaduto ieri in consiglio comunale con il Pd e l'Idv che hanno abbandonato l'aula per i toni irriguardosi ed astiosi  nei loro confronti da parte di un rappresentante della giunta Cenni chiamato a rispondere su una interpellanza che lo accusava di aver strumentalizzato la morte di due militari italiani in Afghanistan per criminalizzare quei partiti che hanno criticato l'uso dei soldati in città,  sono un altro segnale preciso del livello di scontro che qualcuno vuole provocare.

E, a giudicare dai commenti che stamattina si leggono su Facebook, dopo la notizia di tre donne cinesi morte affogate in un sottopasso a Narnali a causa del maltempo, purtroppo c'è solo da dire che qualcuno sta seminando odio in questa città. E questo qualcuno non è certo l'Italia dei Valori.
 

 p.s.: nella foto don Santino Brunetti con l'imam Mofeed Ahmad

  


lunedì 4 ottobre 2010

A LUCCA DI SCENA IL TEATRINO DELLA POLITICA DEL CENTRODESTRA



LUCCA – Nel teatrino della politica lucchese siamo alle comiche finali. Con la guerra dichiarata fra Pdl e Forza Lucca, si intromette l’Udc che cerca di fare da paciere affinché le due forze di maggioranza di centrodestra tornino d’amore e d’accordo per finire la legislatura. Tutto questo come se niente fosse successo, come se la sfiducia al presidente del consiglio comunale Marco Agnitti firmata Forza Lucca non ci fosse mai stata e come la guerra intestina per le poltrone fosse una normale querelle nella vita istituzionale. La motivazione che dà l’Udc sulla necessità che Pdl e Forza Lucca ritrovino l’amore perduto ha qualcosa di scandaloso. Non si parla di evitare le elezioni anticipate per il bene dei cittadini, non si parla della necessità di interventi amministrativi per risolvere i problemi che diventano sempre più grandi, bensì si giustifica l’invito a mettersi d’accordo con la paura di una pesante sconfitta del centrodestra qualora si andasse alle elezioni anticipate. Siamo al capezzale di un moribondo e nessuno nel centrodestra ne vuole prendere coscienza. I cittadini di Lucca però hanno finito la pazienza. Il sindaco Favilla faccia l’unica cosa seria del suo mandato, dia le dimissioni così che un commissario guidi la città verso le elezioni anticipate nella prossima primavera. La sconfitta elettorale del centrodestra la stanno scrivendo giorno dopo giorno le stesse forze politiche che stanno governando la città. Più tempo passa e più i cittadini avranno la consapevolezza di aver affidato la città ad un gruppo di amministratori capaci solo di pensare ai propri spazi di potere anziché alle esigenze della città.