domenica 30 settembre 2012

E per Natale, elezioni per il Lazio e per l'Italia... se il Pd vuole governare

Se si può e si deve andare a votare per la Regione Lazio entro novanta giorni, lo si può fare anche per il Parlamento. Il Partito Democratico stacchi la spina al goveno Monti e si fissino le elezioni entro Natale. Quello che sta accadendo dopo l'annuncio di una disponibilità a candidarsi per un mandato bis di Mario Monti a presidente del Consiglio è sconcertante e, soprattutto, sta scombussolando i piani di Bersani. Aspettare il 2013 con Casini e Fini che si sono già messi a braccetto per strumentalizzare le dichiarazioni di Monti e proporlo come candidato di un loro futuro schieramento, magari con l'arrivo in loro supporto di Berlusconi (che potrebbe chiedere in ambio l'immunità), significherebbe il suicidio politico. La strategia del Pd nel voler sostenere il Governo Monti ha sempre fatto acqua da tutte le parti, ora però è da sciocchi continuare a sostenerlo. Se il Pd vuole governare questo Paese deve tener fede alla foto di Vasto, con Di Pietro e Vendola a far compagnia a Bersani e togliere immediatamente la fiducia a Monti. Se Bersani non lo farà dovrà assumersi la responsabilità di una sconfitta. Semprechè le primarie all'interno del suo partito lo lasceranno al suo posto. Il Partito Democratico deve rendersi conto che di alleati onesti nel sostenere il Governo Monti, non ne ha. Il tempo è dalla parte di coloro che sanno approfittare della situazione, vedi il Fli e l'Udc. Nella Regione Lazio si andrà a votare entro Natale, lo si faccia anche per le politiche. Manca la legge elettorale è vero. Ma la si può approvare entro pochi giorni, visto che più di un dirigente politico parla di una legge ormai formulata... sperando che al Porcellum non segua un Flagellum.

lunedì 24 settembre 2012

Regione Lazio: chi ha la schiena diritta non può stare con i rubagalline, i consiglieri IdV si dimettono

C'era una cosa sola da fare dopo gli scandali scoppiati nella gestione dei fondi pubblici da parte del capogruppo in Regione Lazio del Pdl, Franco Fiorito. Chi crede nella politica con la P maiuscola, chi è in politica perchè al servizio dei cittadini e non del magna magna con ostriche e champagne non può stare un minuto in più in quel contesto. E se la presidente Renata Polverini getta fumo negli occhi ai cittadini del Lazio minacciando le dimissioni ma senza mai darle, c'è qualcuno che invece sa andare oltre e avere la schiena diritta. Sono i consiglieri dell'Italia dei Valori. "E' chiaro ormai, dopo quanto e' emerso e sta emergendo, che non si puo' rimanere un minuto di più dentro questo Consiglio Regionale. Noi dell'IDV abbiamo deciso di dimetterci immediatamente. Ma chiunque oggi rifiuti di dimettersi da consigliere regionale consente alla Polverini e alla sua indescrivibile maggioranza di proseguire e di tenere in piedi un verminaio inaudito. E questo e' un problema anche di Casini e dell'Udc, che ha assessori in Giunta e consiglieri in maggioranza. Non puo' girare la testa dall'altra parte". Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori.

giovedì 20 settembre 2012

Renata Polverini nel fango, serve un CAMBIAMENTO UTILE

Le spese del Consiglio regionale del Lazio di Renata Polverini sono aumentate del 24 per cento negli ultimi due anni. Mentre l'Italia va a fondo, mentre la stragrande maggioranza dei cittadini ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Mentre a Roma sono sempre più numerosi gli anziani che vanno a rovistare nei cassonetti dell'immondizia in cerca di qualche avanzo da mangiare, il capogruppo del Pdl, Fiorito e i suoi amici, gonfiano le spese e spendono e spandono con ostriche e champagne, pagando con i soldi pubblici(soldi dei cittadini). In questo indecoroso magna magna, Renata Polverini non può avere alternative: deve dimettersi senza se e senza ma. Anche perchè l'inchiesta della Guardia di finanza farà a breve altre vittime e anche lei rimarrà sporcata di fango se non dall'inchiesta da quel fuoco "amico" che tanto piace ai pidiellini laziali. In Italia siamo abituati a ben altri scandali. Berlusconi non ci ha risparmiato nulla durante la sua presidenza, ma quello che sta venendo fuori nella Regione Lazio è un altro duro colpo alla credibilità della Politica. L'opposizione chiede di approvare le norme che dovrebbero portare ad una riduzione di venti milioni di euro il costo del Consiglio regionale e di andare poi al voto attraverso le dimissioni della Polverini. Io credo che ogni giorno in più che passa con questa gente al governo, è un giorno in più di malaffare e malgoverno. Ogni giorno in più che passa, i cialtroni della politica ne approfitteranno per trovare le scorciatoie e trovare i giusti canali per continuare a rubare aggirando anche le nuove norme. Devono andarsene a casa prima possibile e l'unico modo è quello delel dimissioni immediate con nomina di un commissario. E non è finita qui. Chi ha rubato deve restituire tutto, fino all'ultimo centesimo. Bisogna confiscare beni mobili ed immobili senza guardare in faccia a nessuno. Chi si è illegalmente appropriato dei soldi dei cittadini li deve restituire con gli interessi. Sì, con gli interessi perchè mentre loro rubavano, il Paese andava e va a fondo tanto più velocemente quanto più loro rubano. E allora lo Stato deve riappropriarsi prima possibile di tutto quello che è stato rubato. E' una vergogna. Il dramma vero, che completa questa tragicomica situazione laziale, è che in Parlamento ci sono gli stessi che hanno votato sostenendo che Ruby era la nipote di Mubarak. E questi dovrebbero essere i garanti dei diritti dei cittadini. No, così non si può andare più avanti. Spazziamo via tutto il marciume. Nuove elezioni subito. Nuove elezioni regionali nel Lazio ma anche elezioni immediate a livello nazionale. Serve UN CAMBIAMENTO UTILE.

martedì 18 settembre 2012

Trasparenza e rapidità nell'erogare i fondi raccolti con l'accisa di 5 centesimi sulla benzina

Dal prossimo 1 ottobre dovrebbe scomparire l'accisa di 5 centesimi sulla benzina, imposta dalla Regione Toscana ad inizio anno per far fronte alle mergenze provcate dal maltempo in Lunigiana e all'Isola d'Elba. Questa decisione presa dal presidnete Enrico Rossi non può che trovare d'accordo tutti i cittadini sui quali grava l'onere di sostituire lo Stato di fronte alle catastrofi naturali. Ottimo il provvedimento che dovrebbe arrivare a tre mesi da quella che stata stabilita come data di scadenza per questa accisa ma, a questo punto, è doveroso chiedersi: i fondi raccolti finora con questa accisa a quanto ammontano? Per quali progetti sono stati o saranno utilizzati in Lunigiana e nell'Isola d'Elba? E' fondamentale che il presidente Rossi oltre a togliere l'accisa ci dica esattamente come verranno utilizzati i fondi raccolti con quella accisa che pagheremo fino a fine mese. La storia purtroppo ci dice che ogni volta che è stata applicata un'accisa sulla benzina, solo una piccola parte è finita per finanziare l'emergenza indicata nella motiviazione di quel balzello, poi i soldi sono finiti o finiscono in tutt'altre parti. Solo per fare un esempio, le accise che compongono l'attuale prezzo della benzina prendonoancora in considerazione i contributi per la guerra in Abissinia (1935), la crisi del Suez (1956), il disastro del Vajont (1963), l'alluvione di Firenze (1966), il terremoto in Belice (1968), il terremoto in Friuli (1976), il terremoto in Irpinia (1980), la missione in Libano (1983) e la missione in Bosnia (1996). siamo proprio sicuri che quello che entra allo Stato pagando quelle accise venga ancora destinato a quegli scopi? Io sono sicuro del contrario ed ecco perchè dico che per l'accisa pagata fino ad oggi per la Lunigiana e l'Isola d'Elba ci deve essere trasparenza e sapere dove e come verranno spesi. Siamo studi di essere presi in giro. Se accettiamo di fare un sacrificio pagando di più la benzina, quella maggiorazione deve andare allo scopo per il quale è stata applicata. I cittadini della Lunigiana e dell'Isola d'Elba devono poter contare su quei contributi ed ecco che fin da ora chiedo ad Enrico Rossi di rivelare a quanto ammonta il contributo raccolto applicando l'accisa di 5 centesimi sulla benzina in Toscana. Da quel dato sarà facile poi tenere sotto controllo l'ammontare dei finanziamenti erogati per le zone alluvionate. Trasparenza e rapidità nell'erogare i fondi sono gli unici criteri che possono far sì che tutto si svolga sotto la luce del sole e senza inganni.

lunedì 17 settembre 2012

C'è una politica marcia, il popolo deve saper scegliere

Possiamo ancora permetterci una classe politica corrotta, arrogante e cialtrona? O forse sarebbe meglio chiedersi, cosa abbiamo fatto per arrivare a questo punto? Vedere quello che accade nella Regione Lazio di Renata Polverini o in Lombardia con l'indagato Formigoni, impone delle serie riflessioni. Gli italiani non si meritano tutto questo e, in questo momento di grande crisi con il Governo Monti che chiede sacrifici e strangola i poveri cittadini, scoprire che ci sono dei politici cialtroni che abusano del denaro pubblico per il proprio interesse personale, sperperando a destra e a manca, vien da chiedersi: quanto resisterà la gente perbene. Quanto lascerà che siano ancora i soliti politici a mettere ordine fra di loro? I tempi sono maturi e se in passato c'era la fascia dell'astensionismo ad indicare l'allontanamento dalla politica oggi c'è una inversione di tendenza. Aumenta la fascia di coloro che non ne possono più e che vogliono dare un taglio netto ed eliminare questa gentaccia che vive la politica solo per il tornaconto proprio e dei propri amici e amici degli amici. La politia con la P maiuscola è ormai solo un lontano ricordo. C'è bisogno di fare pulizia, c'è bisogno di eleggere una nuova classe politica. C'è bisogno di una legge elettorale che permetta ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti e c'è bisogno di avere partiti che sappiamo proporre volti nuovi e alte competenze. Non si può distruggere un Paese e poi chiamare i tecnici per cercare di salvarlo. Ma, soprattutto, c'è bisogno di un popolo che sappia scegliere e non si lasci trascinare da chi promette la luna, da chi dopo aver portato l'Italia allo sbando ha la faccia tosta di ripresentarsi, da chi ha governato e, scoperto a rubare, adesso cerca di ricostruirsi una nuova verginità. No, è il popolo che deve saper scegliere e sono sicuro che non si farà di nuovo abbindolare dai venditori di fumo e dai falsi profeti.