giovedì 1 luglio 2010

LA PAGELLA DELLA GIUNTA CENNI A UN ANNO DALL'INSEDIAMENTO

PRATO - Ieri sera si è svolta nei locali del Circolo Renzo Grassi a Narnali l'assemblea degli iscritti dell'Italia dei Valori Lista Di Pietro di Prato. Un appuntamento, come da statuto, in vista e in preparazione del congresso provinciale fissato per lunedì 12 luglio prossimo. L'assemblea, presieduta dalla segretaria uscente Loredana Ferrara che ha ribadito a tutti che non si ricandiderà per la guida del partito per i prossimi due anni, è stata molto partecipata. Il dibattito è servito anche per fare un esame della situazione politica attuale di tutti i Comuni della Provincia. E, per il comune di Prato, è stata fatta la pagella della Giunta Cenni a un anno dal suo insediamento.

LA PAGELLA DELLA GIUNTA CENNI + staff

Goffredo Francesco Borchi:
vice sindaco e Assessore agli affari generali e all'ambiente ha finora trovato il modo di mettersi in mostra solo per prendere i fischi durante la festa della Liberazione quando ha pensato bene di rendere omaggio ai caduti fascisti, a coloro cioè che sono stati complici di chi ha trucidato a Figline i ventinove partigiani pratesi che hanno lottato per la nostra libertà. E pensare che suo padre era vicino alla Resistenza.Con un po’ di ripetizioni di storia potrebbe raggiungere la sufficienza. Voto 5
Adriano Ballerini
Assessore al bilancio e alla programmazione finanziaria. La sufficienza la prende solo per il grande lavoro che ha fatto per cercare di capire come funzionano le finanze di un ente pubblico. Ma non è una sufficienza piena perché non siamo ancora riusciti a capire se il suo giudizio è che questa amministrazione ha ereditato un bilancio fallimentare o uno virtuoso. E non sappiamo ancora se ci sono i fondi per mantenere in piedi i servizi finora assicurati ai cittadini. Se si impegna forse può farcela. Voto 6-
Anna Beltrame
Assessore alla cultura, al turismo e alla comunicazione, ha cominciato col piede sbagliato su tutti i fronti. Ha tagliato i fondi per le associazioni, ha chiuso il Castello dell’Imperatore, il cassero e quant’altro avrebbe potuto fare da traino per il turismo. Ha continuamente pianto lacrime da coccodrillo lamentandosi di non avere soldi e criticando la gestione di chi l’ha preceduta. Ha appena elargito duecentomila euro di contributi soddisfacendo solo trenta delle ottanta domande ricevute. E’ arrivata in giunta come scelta civica, in realtà sembra una forzista della prima ora. E’ irrecuperabile.
Voto 4




Filippo Bernocchi
Assessore ai rapporti istituzionali e alle grandi opere si sta facendo conoscere, oltre che col nome di Pippo I, per la disinvoltura con cui salta tutti i consigli comunali e, ovviamente, tutti i consigli provinciali dove sembra che l’abbiano visto solo nella seduta di insediamento un anno fa, poi ne hanno perso le tracce e non si è ancora degnato di dimettersi. Siccome evidentemente ha altri impegni personali e non istituzionali, ha pensato bene di affidare un incarico da quasi venticinquemila euro all’ingegner Vittorio Bardazzi perché gli copra le spalle. Un volpone senza giustificazioni. Voto: non giudicabile
Roberto Caverni
Assessore alle attività produttive, alla mobilità, ai lavori pubblici e al patrimonio. Sta portando avanti il programma del centrodestra come un carroarmato, da politico navigato e di vecchio stampo, risponde alle lobby e penalizza i cittadini. Peccato solo che fino ad oggi, al di là di un po’ di catrame sulle strade piene di buche non sia ancora riuscito a dare una linea precisa sulla mobilità (d’altrone ha candidamente ammesso di non aver mai preso un autobus in vita sua) e sulle attività produttive. E cosa dire del regolamento antikebab che ha fatto parlare in negativo di Prato in tutto il mondo? E’ un irrecuperabile. Voto 5,5
Gianni Cenni
Assessore all'urbanistica. Chi lo conosce? Il piano strutturale forse sarà pronto ad ottobre, forse a novembre, forse a fine legislatura, chissà. E intanto la città va avanti con piani di recupero e concessioni edilizie che stravolgono il volto di Prato e quando arriverà il piano strutturale sarà troppo tardi. Del tutto inconsistente.
Voto 4
Matteo Grazzini
Assessore alle politiche dello sport, leghista vaianese della prima ora ma leghista all’acqua di rose visto che sta ben coperto e non si lascia trascinare nelle xenofobe e populistiche prese di posizione dei suoi compagni di partito che tanto imbarazzo creano nel Centrodestra. Competente nel settore dello sport ma del tutto inutile perché il sindaco non gli ha dato il portafoglio. Voto 6








Aldo Milone
Assessore alla sicurezza urbana e alla Polizia Municipale, lo ricorderemo come l’assessore sceriffo ma solo per aver portato a Prato i militari. Quanto alla sicurezza, siamo ben lungi dall’averla raggiunta. La sua strategia è qualitativamente fallimentare e fin troppo riduttiva, indirizzata solo a colpire l’illegalità cinese delle piccole confezioni. Anche la Lega Nord lo vorrebbe commissariare o affiancato da un tutor. Non ce la farebbe nemmeno con le lezioni di ripetizione e il voto è ben ponderato perché esamina la sua attività su più legislature e di più colori . Voto 4

Dante Mondanelli
Assessore alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, è stato quello che si è sobbarcato l’onere di stare vicino ai cittadini durante l’alluvione, mentre il suo capo era a sciare. Dimostra di avere cuore e competenza nell’affrontare le questioni sociali, vedremo in materia di salute come adeguerà la realtà pratese al nuovo ospedale che sta per sorgere. Per l’entusiasmo e la generosità messa, Voto 6
Anna Lisa Nocentini
Assessore all'innovazione, all’organizzazione, al personale, ai servizi demografici e al decentramento, come ex sindacalista avrebbe dovuto avere una linea privilegiata nel trovare e fare accordi con le organizzazioni sindacali. Niente di tutto questo: lo sciopero generale dei dipendenti comunali è a un passo e solo la mediazione del prefetto l’ha evitato fino ad oggi. E cosa dire della bufala dei bambini fantasma? Incredibile il suo trasformismo. Una persona di cui è meglio non fidarsi. Voto 3
Rita Pieri
Assessore all’istruzione pubblica, università e pari opportunità, ha saputo fino ad oggi gestire in maniera accettabile il settore dell’istruzione. Sempre presente alle varie iniziative, ha ascoltato e cercato di dare risposte al corpo docente e alle famiglie. Peccato solo che non sia supportata da un governo centrale che pur essendo presieduto dal suo presidente di partito, ovvero Berlusconi, non le mette a disposizione i fondi necessari per la realtà pratese. Va svegliata dal bel sogno prima che si trovi in mezzo ad un incubo. Voto 6






Giorgio Silli
Asessore ai rapporti con l'Unione Europea, alle relazioni con il pubblico e alle politiche d'integrazione, dimostra grande adattabilità camaleontica. Spinge su toni razzistici ma poi è pronto a ricredersi e a dire l’esatto contrario. Un passo avanti ed uno indietro come i gamberi e tante brutte figure a livello planetario come la proposta di far pagare un euro al giorno agli zingari maggiorenni, notizia che ha fatto sorridere anche i neozelandesi. E di quella delibera nessuno ne ha sentito più parlare. Voto 5


Leonardo Soldi

Delegato alle politiche giovanili, di fatto il tredicesimo assessore, anche se la qualifica il sindaco non se l’è sentita di dargliela. Troppo giovane, troppo acerbo e giustamente la Lega Nord lo ha eletto segretario. Bocciato dallo stesso sindaco quando ha avuto la delega ad assessore allo Sport. E allora se ne faccia una ragione: è immaturo e prima che cresca speriamo che non faccia danni.

Voto 4



Maurizio Ciampolini

Come addetto stampa non c’è che dire ha saputo vendere bene il “prodotto Cenni”. Tante comparse nelle televisioni e sui giornali per il primo cittadino. E il suo compenso è lievitato di millecento euro in millecento arrivando alla ragguardevole cifra di 3800 euro al mese. Bravo a Ciampolini, e bravo al sindaco che lo ricompensa così bene… tanto i soldi non sono suoi.

Voto 6,5


Roberto Cenni

Sindaco. Non è stato vicino ai sui cittadini durante l’emergenza dell’alluvione, preferendo rimanere a sciare sulle Alpi. Ha sempre dichiarato di voler essere un sindaco civico e poi si è piegato alle logiche dei partiti facendo di fatto tredici assessori ed accontentando le varie anime del Pdl, ovvero Alleanza Nazionale e Forza Italia così come la Lega Nord e l’Udc. Dice ai pratesi di aver globalizzato la sua azienda portandola in Cina, perché evidentemente si vergogna di parlare di delocalizzazione. Dice di essere contro i centri commerciali salvo aprire un negozio della sua azienda proprio nel nuovo Parco Prato.

Ha concesso alla figlia una stanza del Palazzo comunale come se fosse la cosa più naturale di questo mondo, e creato la consulta dei consiglieri del sindaco. Tutti a titolo gratuito salvo poi dare a quasi tutti, fino ad oggi, un incarico ben retribuito nelle Partecipate.

Quanto accaduto alla So.Ri dove il presidente ha dato un incarico al figlio del compagno di partito e capogruppo Pdl in Consiglio comunale sta ad indicare che c’è un sistema gelatinoso che sta prendendo piede con decisione in questa amministrazione.

Non c’è che dire, Cenni sta lavorando molto bene affinchè i cittadini tornino a votare in massa per il Centrosinistra, così come già ampiamente dimostrato alle recenti elezioni Regionali.

Voto 9

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