martedì 31 marzo 2009

CONTRIBUTO DELL'IDV AL PROGRAMMA DI COALIZIONE/5

AMBIENTE E SVILUPPO ENERGETICO -
Dalle grandi crisi si esce solo imboccando strade nuove e, l’idea di new deal ecologico e della green economy, è sicuramente un percorso giusto e necessario .
Nel XXI sec. la sfida della politica è quella di riuscire ad orientare l’economia verso la sostenibilità La sfida ambientale è dunque una grande opportunità per spalancare le frontiere di un nuovi orizzonti, per garantire benessere e maggiore uguaglianza ecosostenibile.
Il nostro territorio ha due grandi opportunità per il futuro:
la prima è scommettere sul suo straordinario patrimonio culturale e ambientale nonché sulla forza e l’identità dei propri prodotti;
la seconda, è non perdere l’occasione di una nuova rivoluzione industriale che sarà segnata dalle tecnologie verdi, dalle energie pulite e dalla efficienza energetica.
Il Distretto deve essere una aggregazione di attori pubblici e privati con l’obiettivo di garantire e gestire la ‘sostenibilità’ degli interventi sul territorio: energie rinnovabili, rifiuti, acqua, edilizia bioclimatica e a basso fabbisogno energetico, mobilità e trasporti.
Deve creare cultura e capacità tecniche specialistiche, contribuendo alla creazione di un polo di eccellenza strategico anche con la costituzione di un fondo (con depositi pubblici, privati, di fondazioni e di chiunque abbia interesse al rilancio della nostra città)
Quali strumenti utilizzare?
finanziamento degli interventi di riqualificazione energetica di edifici per ridurre i costi per le famiglie e le P.A.
impegno forte di tutte le P.A. del territorio a riqualificare gli immobili di loro proprietà, anche utilizzando il fondo come sostegno alla produzione di materiali ed apparati tecnologici per Energie Rinnovabili
promozione di una rete di piccoli e medi produttori e fornitori di energia
coinvolgimento delle imprese edili ed dei proprietari immobiliari con bonus edilizi/economici.
individuazione delle Best Practices in campo energetico per le A.P. per ridurre l' incidenza dell' energia nei servizi delle A.P.
utilizzazione di tutti gli incentivi nazionali, regionali e locali per favorire la utilizzazione di Energia Rinnovabile.
potenziamento e coordinamento delle strutture operative per l' efficienza energetica, rivolti alle imprese esistenti
individuazione in ambito provinciale delle aree per la produzione delle energie alternative ivi compreso l’eolico.
IdV metterà una particolare attenzione nella realizzazione del verde
pubblico e delle alberature stradali. Sarà privilegiato l'utilizzo di specie autoctone, sia arboreee che arbustive, al fine di non inquinare geneticamente il nostro patrimonio vegetale.
Nei bordi delle carreggiate verranno utilizzate specie a radice
fittonante e di particolare valore per la riduzione dell'inquinamento
acustico e per l'assorbimento di inquinanti.
Verrà capillarizzato il controllo sulle patologie, intervenendo prima
che alberi colpiti possano diventare un pericolo per la popolazione e
la viabilità. Inoltre si avvierà una campagna di bonifica invernale
relativa al controllo e l'eliminazione delle Processionarie.
Lo stesso approccio metodologico rigoroso verrà adottato in ambiente
extr-urbano sia in areee protette che nel territorio libero, a cui si
aggiungerà una politica di contenimento delle specie animali selvatiche
i cui i cui numeri sono abnormi rispetto alla capacità portante del
territorio.

CONTRIBUTO DELL'IDV AL PROGRAMMA DI COALIZIONE/4

FISCALITA’ -
ARTICOLO 53 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
La situazione della fiscalità in Italia è notoriamente tra le più onerose a livello europeo. La visione, più volte espressa dal Presidente dell’IdV Antonio Di Pietro, è quella di attuare una più equa disciplina delle imposte incidendo, in maniera determinante, sulle detrazioni fiscali.
L’IdV di Prato condivide la battaglia portata avanti dall’Associazione “Scaricare tutto tutti” che ha depositato una proposta di legge di iniziativa popolare alla Corte Suprema di Cassazione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.ro 196 del 24 agosto 2007 con il seguente titolo: “ ATTUAZIONE DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA DEDUCIBILITA’ TOTALE DI ONERI E SPESE NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DEI CITTADINI – Legge per la Tutela dei diritti economici della persona e per la semplificazione fiscale”
Il sogno, da trasformare in realtà, è quello di un Paese dove tutti i cittadini possano vivere alla luce del sole con il proprio reddito, con i frutti del proprio lavoro, un Paese dove lo Stato non mette le mani nella busta paga PRIMA degli stessi cittadini. Un Paese dove tutti i cittadini possano provvedere con il proprio reddito alle spese che gli sono necessarie per la loro vita e per il proprio progresso.
Un Paese dove l’evasione fiscale non ha senso perché hanno tutti l’uguale diritto e le uguali utilità di chiedere “LA RICEVUTA FISCALE”.
L’Idv di Prato vuole credere che questo sogno possa diventare realtà e porterà a tutti i livelli del Partito questa proposta per una crociata nazionale che apra la strada al “PAESE VERAMENTE CIVILE”, impegnandosi contemporaneamente a ricercare, già nella gestione delle realtà locali, strumenti che aprano la strada alla realizzazione di una nuova fiscalità .

lunedì 30 marzo 2009

CONTRIBUTO DELL'IDV AL PROGRAMMA DI COALIZIONE/3

ETICA D’IMPRESA E LEGALITA’
L'ITALIA DEI VALORI di Prato è convinta che la certificazione “SA 8000”, finalizzata all’abolizione del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro minorile e al rispetto delle norme, sia indispensabile per tutte le Aziende.
L'impegno etico e sociale di un'impresa oltre ad essere testimoniato dal proprio Codice etico e dal Bilancio sociale, può e deve anche essere certificato. Questo nuovo standard internazionale di certificazione vuole garanti:
il rispetto dei diritti umani
il rispetto dei diritti dei lavoratori
la tutela contro lo sfruttamento dei minori
le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro
Così come l’estensione del DURC (documento di regolarità contabile) a tutti i tipi di Ditte, sarà garanzia del rispetto dei termini di versamento contributivo e di lotta contro la concorrenza sleale.

domenica 29 marzo 2009

CONTRIBUTO IDV PRATO AL PROGRAMMA DI COALIZIONE/2

LO SVILUPPO ECONOMICO E’ LA RICCHEZZA DI TUTTI

La Camera di Commercio di Prato denuncia: “La grande reputazione acquisita in tutto il mondo dal Made in Italy è derivata, in larga misura, dalla lunga tradizione di qualità e di originalità dei prodotti dell'industria tessile nazionale. Per mantenere livelli di eccellenza, le aziende tessili italiane hanno investito ed investono ingenti risorse nello studio e nella realizzazione di nuovi prodotti. Spesso, però, questi investimenti non hanno prodotto un ritorno adeguato, a causa del fenomeno della sistematica imitazione o della vera e propria contraffazione dei prodotti di successo.
La stagione 2007-2008 si è infatti conclusa per il tessile con risultati non certo apprezzabili.”
Crediamo che il settore tessile possa rilanciarsi incentrandosi esclusivamente su prodotti di alta qualità, con marchio “ Made in Prato” ed è compito della politica creare opportunità formative, favorire il credito alle imprese che intenderanno investire sulla innovazione di alta qualità e sulla realizzazione del ciclo completo della filiera produttiva: dal filato, al tessuto, alla confezione.
Compito della politica - in particolare in questo momento storico - sarà attivare tavoli per lo studio di quali siano le forme migliori di incentivazione e creazione di un prodotto che, avendo le caratteristiche di ‘unicità‘, possa rendersi difficilmente riproducibile. Pensiamo alla creazione di un marchio specifico ed alla realizzazione di cataloghi, depositati presso la Camera di Commercio, in regime di convenzione, di prodotti che presentino fattezze e rintracciabilità per tutto il loro percorso di produzione per verificarne la originalità e la cui Unicità sarà garantita da un codice (algoritmico).
Prato ha una tradizione tessile conosciuta in tutto il mondo, cui si lega il lavoro di artigiani altamente qualificati nella produzione di beni preziosi di alta moda. Ottimi artigiani che da anni lavorano per grandi firme e fanno del Made In Italy il prodotto più richiesto anche dai Paesi in via di sviluppo. Gli stessi che oggi sono percepiti come pericolo per la nostra economia.
Le Amministrazioni Comunali e Provinciale, dovranno impegnarsi nel far emergere le risorse qualificate già presenti e attive sul territorio e potenziarne le opportunità di rilancio e sviluppo. Costituire, anche con la collaborazione di artigiani usciti dal mondo produttivo,Centri Formativi di alta specializzazione creando opportunità concrete di inserimento lavorativo. Dobbiamo realizzare una politica di incentivi per tutte quelle Aziende che investono nell’innovazione tecnologica e nella riqualificazione.
Un appello convinto, quindi, agli imprenditori di non abbandonare il Distretto, perché un nuovo sviluppo è possibile.

sabato 28 marzo 2009

CONTRIBUTO DELL'IDV AL PROGRAMMA DI COALIZIONE/1

PRATO - L’ITALIA DEI VALORI con il suo PROGETTO PER PRATO si presenta ai cittadini partendo da ciò per cui si impegnerà, con un ruolo significativo, per far sì che coloro che vivono nell’ incertezza per il futuro del nostro territorio tornino ad acquisire fiducia e a credere in nuove opportunità di sviluppo economico, sociale e solidale in un comune senso di partecipazione e responsabilità.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un lento ma continuo processo di trasformazione delle principali fonti di reddito e ricchezza: dal tessile alla rendita immobiliare, dalla forza di un artigianato tipico a produzioni delocalizzate. Questo cambiamento, che si è affermato non senza traumi e sconvolgimenti sociali – le cui cause non sono solo riconducibili ad una realtà locale - ha lasciato famiglie, piccoli artigiani e importanti industrie nel disorientamento e nella incertezza per il futuro; incertezze su ciò che ancora questa città può offrire per un suo sviluppo economico, per le opportunità di nuovi sbocchi culturali, sociali e per una società coesa e più giusta.
L’IDV crede che una ripresa economica sia ancora possibile; crede che Prato possa riemergere sullo scenario economico nazionale e internazionale con le sue peculiarità ma, crede che per fare questo, occorra un comune impegno, un comune desiderio, una volontà condivisa, un forte senso di responsabilità e un impegno reale da parte di tutti i soggetti politici (di governo e opposizione), forze produttive e cittadini. Non è tempo di divisioni ideologiche e di parte. E’ tempo di lavorare insieme con rinnovata fiducia e voglia di nuove sfide per il futuro che ci attende.
Dobbiamo ritrovare le energie e la fiducia per un rinnovato spirito di collaborazione e rilancio della voglia del fare.

L’ITALIA DEI VALORI presenta un Programma che sia:
1. Specifico nei suoi obiettivi
2. Realistico perché fattibile
3. Misurabile perché i cittadini possano verificarne l’attuazione graduale
4. Realizzabile perché vengano destinate le opportune risorse
5. Tempificabile perché nell’arco della legislatura si raggiungano i risultati attesi

venerdì 27 marzo 2009

CONTRATTI INDETERMINATI -25% NEL 2008

PRATO - La crisi del distretto pratese colpisce duramente il lavoro. Nel 2008 i contratti a tempo indeterminato hanno avuto una flessione record del 25%. Lo dice l'analisi dell'Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia, gestito da Asel. Nel settore tessile, in termini assoluti c'è un saldo negativo tra avviamenti e cessazioni di 1.118 contratti. In questo stesso comparto il saldo del tempo indeterminato è di 1.254 unità. I settori tradizionali dell'economia pratese avviano il 45% dei contratti di lavoro totali. A preoccupare non è soltanto l'aspetto quantitativo ma anche quello qualitativo - si legge sull'Ansa - analizzando il tipo di contratto emerge che quello a tempo indeterminato, rispetto al 2007, diminuisce di oltre il 25% mentre cresce, +6,24%, quello a tempo determinato. Nel 2008 gli avviamenti a tempo indeterminato sono stati il 38% (14.164) a fronte del 44,9% del 2007 (18.929) mentre cresce il tempo determinato: 41,9% (15.587) nel 2008 contro il 34,8% del 2007. Calano l'interinale (-22,37%), a progetto (-16,62%) e l'apprendistato (-10%). E' evidente che c'è una contrazione del lavoro contro cui tutti devono impegnarsi perchè la situazione non diventi drammatica. Sul fronte avviamenti il 2008 evidenzia una contrazione rispetto al 2007 di 4.991 contratti. Sono infatti complessivamente 37.194 gli avviamenti al lavoro registrati nel 2008 nella provincia di Prato (17.657 riguardano uomini e 19.537 si riferiscono a donne). Lo scorso anno gli avviamenti sono stati 42.185. Il saldo annuale complessivo resta ancora positivo di circa 956 contratti ma lo scorso anno era di 4.554.

giovedì 26 marzo 2009

MADE IN ITALY SOTTO ACCUSA, COLPA DI CHI DELOCALIZZA

PRATO – Il settimanale Newsweek, il quotidiano francese Les Echos e molti altri mezzi di stampa internazionale hanno messo sotto accusa il Made in Italy. Secondo questi mezzi di informazione, sono sempre di più i prodotti fatti all’estero ma spacciati per italiani. Un dato di fatto che peraltro emerge da una ricerca condotta tra il 2007 e oggi dall’Osservatorio Internazionale della Moda.
Questo giudizio negativo coinvolge direttamente anche Prato. Per il settimanale Newsweek “non è un mistero che Prato sia inondata da manodopera cinese, la maggior parte illegale, e che delle 4275 industrie tessili locali ben 2500 siano di proprietà di cinesi. Questo è il frutto di una politica fatta negli anni passati di delocalizzazione del lavoro in Cina e in Bangladesh. Oggi Prato è inondata da manodopera cinese, che consente alle case di moda, che rifiutano di esportare la produzione, di assumere cinesi a prezzi bassi”.
In Francia, aziende come Chanel, Vuitton ed Hermes non hanno delocalizzato ma hanno rafforzato la produzione interna.
Tirando le somme di questo atto di accusa della stampa internazionale, che si basa su una ricerca dell’Osservatorio Internazionale della Moda, viene da chiedersi come possano, quegli industriali pratesi che hanno delocalizzato la loro produzione nei Paesi dell’Est e dell’Oriente, avere le capacità e soprattutto l’interesse a salvare l’economia pratese? Possiamo mettere il futuro della programmazione economica di Prato nelle mani di chi ormai lavora prevalentemente in Cina, Tunisia, Romania?
Credo che quegli industriali che stanno facendo le loro fortune in Oriente e nei Paesi dell’Est, avendo scientemente abbandonato Prato negli anni passati, non possano erigersi oggi a salvatori della Patria.
Chi si è lasciato coinvolgere nella politica e vorrebbe entrare nell’Amministrazione di questa città, bisognerebbe che facesse un esame di coscienza e decidesse di mettersi da parte pensando alle centinaia e centinaia di famiglie di pratesi che per questa politica sbagliata si trovano in grande difficoltà
Prato non ha bisogno di quegli industriali che a Prato non investono, anzi licenziano, mettono in cassa integrazione i dipendenti italiani e che assumono invece in Cina, in Tunisia o in altri Paesi extraeuropei centinaia di dipendenti del posto pagandoli poche decine di euro al mese.
Queste persone sono indubbiamente degli imprenditori che sanno fare il proprio interesse, ma non possono assolutamente pensare di avere la ricetta per salvare Prato dalla crisi.

domenica 22 marzo 2009

IL TROFEO CITTA' DI PRATO TORNI AD ESSERE GESTITO DAGLI INSEGNANTI DI EDUCAZIONE FISICA

PRATO - l’Italia dei Valori guarda con molta perplessità alla nuova sistemazione trovata all’attività che veniva svolta dall’ex Trofeo Città di Prato.
L’aver tolto agli insegnanti di Educazione fisica la programmazione e la gestione delle attività sportive nelle scuole per affidarle a Centro giovanile di formazione sportiva e a Coni provinciale, lasciando agli insegnanti il ruolo di meri esecutori, non sembra la soluzione ottimale.
L’IDV di Prato è convinta che l’alta professionalità ed esperienza dei professori di educazione fisica della nostra città sia stata mortificata con questa scelta. Mortificata e sacrificata sull’altare dell’incapacità di chi, non essendo insegnante di educazione fisica, ma avendo il potere politico di controllare il Trofeo Città di Prato, lo ha messo nelle condizioni di non poter più proseguire la propria attività che negli anni è stata capace di creare un modello che è stato preso ad esempio da molte altre città italiane.
L’IDV è convinto che con le persone giuste al posto giusto, l’attività del Trofeo Città di Prato possa e debba tornare a coinvolgere in prima persona gli insegnanti di educazione fisica, unici operatori in grado di tastare la realtà in continua evoluzione dei giovani ed il loro rapporto con l’attività fisica e sportiva all’interno delle scuole.
L’IDV sarà inoltre in prima fila, a fine anno scolastico, per chiedere il rendiconto dell’attività che è stata svolta in questa stagione ed il bilancio delle spese sostenute. Un bilancio che ci risulta vicino ai centosessantamila euro in gran parte finanziati dal comune di Prato e in piccola parte dagli altri comuni della Provincia.

venerdì 20 marzo 2009

UN'INDAGINE DELLA CNA: LE BANCHE NON CI AIUTANO

PRATO - Una indagine commissionata dalla Cna e intitolata "Le imprese artigiane ed il credito" ha evidenziato l'estrema difficoltà che le imprese artigiane trovano nel vedersi concedere dei finanziamenti dalle banche. Ed esattamente, su un campione di 302 aziende, il 18% se lo è visto del tutto negare; un 44% ha subito una riduzione degli affidamenti e un 65% si sarebbe visto addirittura aumentare il costo del denaro. Una delle azioni che andrà a fare la Cna sarà quella di stilare una classifica delle banche più virtuose e di invitare tutti i propri soci a servirsi di quelle se, dopo un incontro con i dirigenti delle principali banche presenti sul territorio, non ci dovesse essere l'esito sperato.
Credo e lo ripeto di nuovo in questo mio spazio, che le banche debbano fare un cambio di politica. Non è più il momento di pensare solo al proprio interesse. Occorre fare uno sforzo per accontentarsi del giusto e allargare i cordoni della borsa. Solo così molte aziende non moriranno , solo così le stesse banche potranno tornare in un prossimo futuro a veder gonfiare i conti dei loro clienti.
Occorre uno sforzo collettivo per superare questa crisi e lo sforzo più grosso in questo momento lo devono fare le banche.
Sì, fa bene la Cna a stilare la classifica degli istituti più virtuosi e una volta fatta sarebbe doverso renderla pubblica così che tutti i cittadini sappiano a chi fare riferimento per salvare l'economia pratese e la città.

ANNOZERO, IL GRIDO DI AIUTO DI PRATO E LA BRUTTA FIGURA DI CASTELLI

PRATO - Mi auguro che il messaggio lanciato ieri sera dall'imprenditore Renato Cecchi, dall'artigiano Andrea Belli e dagli operai Orlando Mari e Pierluigi Ciofi, durante la trasmissione Annozero diretta da Michele Santoro, sia stato recepito dal Governo. Sono però anche consapevole che questo auspicio sia poco concretizzabile dopo aver visto la superficialità e la scarsa vena di autocritica e di voglia di affrontare il problema da parte del sottosegretario ai trasporti Roberto Castelli, ospite in studio da Santoro.
Al governo Berlusconi non sta a cuore la sorte delle piccole e medie imprese, non sta a cuore la sorte della gente comune che faceva fatica un anno fa ad arrivare in fondo al mese e che ora non arriva alla seconda settimana. Centinaia e centinaia di persone finiscono nel limbo della disoccupazione senza nessun ammortizzatore sociale. Castelli, durante la trasmissione ha saputo solo criticare le forze dell'ordine, gli ispettori del lavoro e gli amministratori per non essere capaci di fare i controlli nelle aziende illegali gestite dai cinesi.
Alle forze dell'ordine va invece il mio plauso perchè stanno facendo il massimo pur avendo pochi mezzi e pochi strumenti per poter procedere ad un controllo sistematico delle situazioni illegali presenti sul territorio. Ritengo che quei controlli dovranno comunque aumentare ed essere sistematici per debellare l'illegalità che comporta anche la concorrenza sleale.

Da Castelli Prato si sarebbe aspettata la promessa di mandare più uomini delle forze dell'ordine, più ispettori del Lavoro per far fronte all'emergenza e, soprattutto, si sarebbe aspettata l'impegno di garantire l'invio di fondi per la cassa integrazione di tutti gli operai che perdono il posto di lavoro a prescindere dalla dimensione numerica dell'azienda per la quale lavoravano. Nulla ha detto anche per la richiesta dell'artigiano Belli di una moratoria di un anno per i debiti verso le banche da parte delle aziende pratesi. Insomma, nell'apprezzare la trasmissione Annozero, che ha acceso dei grossi riflettori sulla crisi di Prato, non può non aver registrato l'assoluta mancanza di risposte concrete da parte di chi, vedi il ministro leghista Castelli, in quella trasmissione è stato chiamato a rappresentare il Governo.

mercoledì 18 marzo 2009

ALLEVAMENTO ILLEGALE DI CANI IN CASA, UN PLAUSO ALLA TASK FORCE

PRATO - Un plauso alla task force composta da personale del Corpo Forestale, della Polizia municipale e dell'Asl 4 che ha permesso di scoprire in un appartamento in via dei Gerani un vero e proprio allevamento illegale di cani, scoiattoli, criceti e tartarughe. Questo è l'ennesimo caso in cui viene accertato in città un business sotterraneo che ha per oggetto gli animali, spesso maltrattati e spesso destinati a morte sicura perchè non vaccinati o perchè (per i cuccioli) allontanati troppo presto dalle loro mamme.

Credo che serva molta attenzione al mondo degli animali e all'Ambiente in generale:
due patrimoni che non possono essere trascurati. L'aver messo un freno qualche mese fa al traffico illecito dall'Est di cuccioli particolarmente costosi - quasi tutti destinati a morte certa - e ora l'aver scoperto l'appartamento-allevamento a San Giusto, fa onore alla task force che lo ha fatto.
In questo momento bisogna guardare anche con molta attenzione al rinnovo del bando per la gestione del canile del Calice che dovrebbe essere fatto entro la fine del mese. Il canile del Calice è una struttura che ha bisogno di rinnovarsi ed è necessario che il tutto venga fatto nel massimo della trasparenza e per il bene degli animali che la struttura ospita.

martedì 17 marzo 2009

CRISI, GUERRA SUGLI STIPENDI FRA IMPRENDITORI ED OPERAI

PRATO - La crisi diventa sempre più palpabile e sempre più generalizzata. Soffrono le aziende e gli imprenditori ma soffrono soprattutto i dipendenti e i tanti che un lavoro non ce l'hanno più. A Prato ormai è cominciata una sottile guerra ma senza esclusione di colpi: gli imprenditori vogliono abbassare gli stipendi dei loro dipendenti e la minaccia, per un eventuale rifiuto, di licenziamento non è poi nemmeno così tanto velata. C'è un imbarbarimento dei rapporti umani che potrebbe sfociare in qualcosa di molto grave. Occorre che le istituzioni si affrettino per cercare di dare una risposta politica a questa picchiata in giù dell'economia. Non c'è più tempo da perdere, lo stillicidio delle aziende che chiudono e delle persone che restano senza un posto di lavoro, impone una risposta immediata.

lunedì 16 marzo 2009

COOP SOCIALE PROGETTO H IN CRISI; IN TANTI HANNO LA COLPA

PRATO - I soci della Cooperativa sociale Progetto H riscuoteranno gli stipendi di dicembre 2008, gennaio e febbraio 2009 a rate e con ultime tranche a metà maggio. Una situazione davvero incredibile per una cooperativa che lavora per l'Usl 4 e che si occupa di dare assistenza nella residenze sociali per anziani. L'Asl 4 paga regolarmente i loro servizi ma, investimenti sbagliati dei consigli di amministrazione del passato hanno generato questa incredibile crisi che ha messo in ginocchio i circa 100 dipendenti. I soldi dall'Usl 4 si fermano in banca dove c'è un mutuo salato da pagare e i soci della Cooperativa Progetto H non sanno come fare per pagare l'affitto della casa, le bollette e manca anceh per fare la spesa di tutti i giorni. E' per questo che credo che serva un intervento deciso anche verso la banca. La banca che in questo mometno pensa a fare solo il proprio interesse e non quello dei propri clienti è una banca che non sa guardare al futuro e che con qeusto atteggiamento finirà col non fare neppure il suo interesse in un piano a lungo termine.
Questo episodio dimostra la grande criticità in cui versa a Prato la Società della salute che appalta a cooperative esterne il lavoro e non si preoccupa di capire nè se il compenso è adeguato al servizio fatto, nè pretende garanzie dalla cooperative che prendono gli appalti.
E così a rimetterc non sono solo i soci dipendenti della cooperativa ma anche gli assistiti che si trovano ad essere accuditi da personale esasperato.

sabato 14 marzo 2009

ANZIANI TRUFFATI, A LEZIONE IN CIRCOSCRIZIONE

PRATO - Indifesi pensionati sempre più preda di truffatori. Si spacciano per assicuratori, per dipendenti Inps o delle Poste. Uno stratagemma vale l'altro con un unico obiettivo, farsi ospitare in casa e approfittare della buona fede degli anziani per derubarli. Un fenomeno in grande crescita che va combattuto con ogni mezzo. Carabinieri e Comune hanno prodotto un depliant che dovrebbe sensibilizzare gli anziani, con consigli specifici, a non fidarsi del primo che bussa alla porta. La sensazione e i fatti di cronaca di questi giorni che segnalano una recrudescenza dei colpi messi a segno dagli imbroglioni dicono che occorre fare un passo ulteriore. Credo che le Circoscrizioni e i centri sociali debbano fare tenere delle vere e proprie lezioni periodiche per ricordare agli anziani quelle elementari regole di diffidenza verso gli estranei che, purtroppo, con l'avanzare dell'età sembrano svanire. Infine, quando i truffatori vengono scoperti, una semplice denuncia pare davvero troppo poco per il reato ignobile commesso.

mercoledì 11 marzo 2009

PRATO, L'EMERGENZA LAVORO STA PER DIVENTARE DRAMMATICA

PRATO - L'emergenza lavoro sta per travolgere Prato. Sempre più cittadini si trovano in difficoltà. Non ci sono solo i licenziamenti e le chiusure delle aziende a rendere drammatico il momento. Se in passato chi perdeva il lavoro, comunque riusciva ad ammortizzare il brutto momento con lavoretti saltuari in attesa di una nuova assunzione, oggi anche i lavoretti saltuari sono spariti. Occorre una risposta ferma e decisa delle istituzioni per creare quei necessari ammortizzatori sociali perchè entrino in funzione immediatamente ed occorre un controllo ed una punizione esemplare per chi o coloro hanno creato gravi situazioni di difficoltà sulla base del proprio egoistico interesse.
Le banche devono capire che il 2009 non può essere un anno come tutti gli altri. I banchieri devono entrare nell'idea che anche loro per un anno non devono guadagnare nulla e devono aprire i cordoni del credito. Le piccole e medie aziende hanno bisogno di fiducia e di liquidità