sabato 17 luglio 2010

COSA SUCCEDE A OFFICINA GIOVANI?


PRATO – Italia dei Valori segue con particolare attenzione e perplessità quanto sta accadendo a Officina Giovani dove, secondo quanto riportato dalla stampa, una dipendente sarebbe stata minaccia da un funzionario del Comune e quindi trasferita d’imperio per aver criticato in una assemblea fra i dipendenti la nuova politica di riorganizzazione dello stesso ente e per aver rifiutato di diventare la segretaria personale del consigliere delegato alle politiche giovanili, Leonardo Soldi della Lega Nord che pretendeva, peraltro, che si trasferisse nel suo ufficio.

Due situazioni fortemente preoccupanti a livello politico che Italia dei Valori tiene a stigmatizzare e di cui chiederà conto in Consiglio comunale al sindaco Roberto Cenni, tramite una domanda di attualità da parte del proprio capogruppo Aurelio Donzella. IDV chiederà spiegazioni sul comportamento del segretario generale che avrebbe minacciato la dipendente, e sulla figura del consigliere delegato Soldi che a questo punto diventa in maniera palese in conflitto con il ruolo che lo Statuto comunale prevede in merito.

In particolare si fa presente che nello Statuto comunale di Prato non solo non è prevista la figura del consigliere delegato e comunque, se anche lo fosse, la sua funzione di consulente, alla luce di quanto avvenuto, è palesemente andata oltre, entrando nell’amministrazione attiva della macchina comunale e quindi ponendosi in maniera di evidente incompatibilità col proprio ruolo.

Il Tribunale amministrativo regionale ha già avuto modo di esprimersi in merito su casi di altri comuni toscani dichiarando che il consigliere delegato comunque non può partecipare alle sedute della Giunta, non può avere poteri decisionali di alcun tipo e, soprattutto, che non può avere poteri ulteriori rispetto a quelli degli altri consigliere sui dirigenti, funzionari e responsabili degli uffici comunali. La figura di Leonardo Soldi è quindi già abbondantemente fuori da questi parametri e quindi il sindaco ne dovrà rispondere di fronte al Consiglio comunale e alla città.
(foto Elena Foresto)

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