mercoledì 26 maggio 2010
L'ASSESSORE MILONE SPECULA SUI SOLDATI UCCISI, DEVE DIMETTERSI
PRATO - Speculare sulla morte in Afghanistan dei militari Massimiliano Ramadù e Luigi Pascazio, rimasti uccisi in un attentato dei Talebani è la cosa più vergognosa che si possa fare. E se a farlo è un politico che addirittura veste la carica di assessore, allora è oltremodo abominevole. E' per questo che Italia dei Valori chiede le immediate dimissioni dell'assessore Aldo Milone che sul social network facebook ha avuto la cinica idea, allo scopo di crearsi consensi, di scrivere: "Dopo la morte dei due militari in Afghanistan, ci sono ancora persone che criticano l'impiego dei soldati in città, dovrebbero vergognarsi di fare ancora simili affermazioni. Il loro comportamento lo definirei simile, quantomeno sotto il profilo morale, a chi materialmente li ha uccisi".
Una frase senza senso usata solo per speculare su quella tragedia e solo per cercare consensi. Italia dei Valori è stato il partito che più degli altri ha criticato la politica sulla sicurezza di Aldo Milone e di questa Giunta di centrodestra, ed ecco perchè si sente tirata in ballo in prima persona.
Cosa centra la missione dei militari italiani in Afghanista con la presenza dei militari a Prato? Zero. Che tipo di logica ha seguito Milone nel collegare il dissenso sulla politica di questa amministrazione di centrodestra che ha creduto di assicurare l'ordine pubblico ai pratesi portando i militari a passeggiare per le vie di Prato, con la missione di "pace" in terra straniera dei nostri soldati?
Solo la logica del bieco tentativo di cercare rozzi consensi. Italia dei Valori lo ribadisce ancora una volta, per coloro che non l'avesso ancora capito, che dice sì ai militari quali fedeli servitori della Patria e porge ancora una volta tutto il proprio conforto alle famiglie di Ramadù e Pascazio e dei tanti altri che pagano con la loro vita l'impegno assunto nell'esercito; ma dice con altrettanta forza: No alla politica sulla sicurezza proposta da questa amministraizone di centrodestra che ha appaltato alle ronde dei militari il servizio di ordine pubblico.
A Milone vorremmo ricordare che a Prato in quest'ultimo anno sarà anche aumentata la percezione della sicurezza, peccato che siano aumentati i furti di auto, i furti nelle abitazioni, i casi di usura e i danneggiamenti. Ma questa è un'altra storia.
Aldo Milone col suo tentativo di speculazione sulla morte dei due soldati italiani in Afghanista ha commesso un atto gravissimo e per questo deve dimettersi.
martedì 25 maggio 2010
LA LOBBY DEI CONSIGLIERI DEL SINDACO; CECCHI ENTRA NEL CDA DEL METASTASIO
PRATO – Lamberto Cecchi membro della consulta dei consiglieri del sindaco Cenni a titolo gratuito, nominato da Cenni nel Cda del teatro stabile Metastasio a titolo oneroso. Una vera e propria vergogna.
Ormai è come sparare sulla Croce Rossa. La lobby della consulta dei consiglieri del sindaco Cenni, presentata ai cittadini come un gruppo di mecenati, in realtà sta dimostrando sempre di più di essere una lobby per la spartizione degli incarichi. In passato Italia dei Valori aveva già avuto modo di criticare le scelte che hanno coinvolto in via diretta o indiretta, con incarichi, altri membri di quella stessa consulta che è composta da: Lamberto Cecchi, Giuseppe Centauro, Jury Chechi, Federico Mazzoni, Fabrizio Moretti, Giorgio Panariello, Paolo Magelli e Giuliano Gori. Ieri ne abbiamo avuto la riprova. E presto avremo la nomina sempre nello stesso Metastasio di Paolo Magelli, come è annunciata quella di Federico Mazzoni all’Epp.
A quando una nomina anche per la signorina Claudia Cenni, figlia del sindaco, che già gode del privilegio di avere una stanza tutta per sé nel palazzo comunale e che di quella consulta-lobby ne è la coordinatrice?
Italia dei Valori torna a chiedere che quella consulta venga sciolta dal sindaco oppure che coloro che ricevono gli incarichi si dimettano pubblicamente, per onestà intellettuale e deontologica nei confronti dei professionisti di pari livello e categoria che non prendono incarichi… solo perchè non si spacciano per essere consiglieri a titolo gratuito.
lunedì 24 maggio 2010
MARINI, PRESIDENTE INDUSTRIALI, BOCCIA L'ASSSESSORE SILLI
PRATO – Il presidente dell’Unione industriali di Prato, Riccardo Marini, lancia un grido di allarme: Prato rischia atti violenti fra pratesi e cinesi. Una considerazione che nasce analizzando la situazione economica della città dove l’economia cinese funziona e produce reddito e quella pratese, su un altro binario parallelo, è in crisi e licenzia. Questo sta creando una situazione di grande attrito che, secondo Marini, potrebbe portare a scontri sociali. Un po’ lo stesso allarme lo aveva lanciato il sindaco di Prato, Roberto Cenni, otto mesi fa quando parlò di una città polveriera.
Come uscirne? E’ necessario lavorare di più sull’integrazione dice il presidente dell’Unione industriali pratesi. Una soluzione che suona anche come un chiaro atto di accusa e di bocciatura verso la politica fatta finora dall’assessore Giorgio Silli. Se, dopo otto mesi dalle parole del sindaco Cenni che parlava di una città polveriera, arrivano le dichiarazioni del presidente dell’Uip che teme “atti violenti fra pratesi e cinesi” vuol dire che chi è stato nominato a gestire le politiche sociali e l’integrazione sta facendo poco o nulla.
Italia dei Valori invita il sindaco a richiamare il proprio assessore e a spronarlo a politiche più incisive di integrazione. Il fenomeno non si può governare se ci sono dei pregiudizi di fondo contro gli stranieri. E purtroppo è quello che si nota nella politica dell’assessore Silli tutta incentrata nel considerare gli stranieri solo come coloro che non rispettano le regole e che creano problemi. Questa visione finisce per accentuare gli attriti sociali e non a smussarli.
domenica 23 maggio 2010
PROVINCIA PRATO TO WORK, SUBITO UN CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO
PRATO - Sperare nel Governo centrale significa vivere di illusioni. E siccome non si può vivere di illusioni, bisogna rimboccarsi le maniche. La visita a Roma da parte del sindaco di Prato, Roberto Cenni, della vicepresidente della Provincia, Ambra Giorgi e dell'assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, è risultata un fallimento: il sottosegretario al lavoro Pasquale Viespoli si è rimangiato in un sol boccone tutto ciò che aveva promesso pochi mesi fa, quando eravamo in campagna elettorale. Pur di portare acqua al mulino della candidata di Pdl e Lega Nord, Monica Faenzi, ha illuso Prato e i pratesi che i soldi per gli ammortizzatori sociali c'erano; che i fondi per la mobilità in deroga erano previsti anche per Prato. Insomma i pratesi avrebbero dovuto stare tranquilli... e votare per il centrodestra. Ora che la campagna elettorale è finita, pinocchio è stato smascherato. Nell'incontro avuto dagli amministratori pratesi e toscani col sottosegretario Viespoli c'è stata l'amara sorpresa: non ci sono soldi aggiuntivi per Prato. Forse ci sono degli incentivi per le aziende che assumono a tempo indeterminato. Ma ci vogliono prendere in giro? In una fase come questa in cui l'economia è in piena recessione, l'unica soluzione prospettata è quella di dare cinquemila euro alle aziende che assumono un dipendente a tempo indeterminato?
E' chiaro ed evidente che questo Governo di centrodestra ha preso in giro i pratesi e quanti si trovano in difficoltà. E se uno degli amministratori che è andato a parlare col sottosegretario Viespoli, prende le sue difese, allora anche lui sta prendendo in giro Prato e quanti non sanno come fare per arrivare in fondo al mese e speravano tanto in quegli aiuti che pure gli spettano perchè se è vero che Prato ha sempre versato a Roma, ora che ha bisogno ha pur diritto a vedersi riconoscere una piccola parte dei miliardi di contributi inviati nelle casse dello Stato negli ultimi sessant'anni.
Italia dei Valori non ha mai creduto nella bontà del Governo Berlusconi che le recenti inchieste giudiziarie stanno dimostrando che più che un governo del fare è un governo di cricca del malaffare. Toglie ai poveri per dare ai ricchi. Toglie al popolo per dare alla cricca dei potenti.
In questo momento a Prato è la Provincia che deve assumere il ruolo di guida nel campo del lavoro e con la collaborazione della Regione deve reimpostare il tavolo del distretto escludendo chi non se lo merita perchè ha le gambe corte e il naso lungo. Porte aperte invece a chi può avere la forza e le idee per uscire da questa situazione che sta diventando esplosiva. Un consiglio straordinario aperto con i sindaci dei sette comuni della Provincia ospiti di diritto sarebbe un primo passo nella giusta direzione.
Italia dei Valori chiede quindi al presidente Lamberto Gestri di organizzare subito un consiglio straordinario sul lavoro perchè si studino e si portino avanti idee e soluzioni per aiutare chi ha bisogno e per indicare la via per uscire da questa grave crisi.
Un consiglio straordinario che parta dalle menzogne del Governo Berlusconi per studiare cosa possono fare la Provincia e la Regione nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Non bisogna farsi illusioni la situazione è grave e lo diventerà ancora di più nei prossimi mesi ecco perchè c'è bisogno di fare subito un quadro reale della situazione e degli strumenti che si possono utilizzare per aiutare chi ne ha bisogno. No al Welfare to work proposto dal Governo Berlusconi, sì alla Provincia Prato to work.
venerdì 21 maggio 2010
CARMIGNANO, IDV CHIEDE UN TAVOLO DI CONFRONTO COL PD
PRATO - La conferma di Doriano Cirri a candidato sindaco di Carmignano da parte del Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative 2011, trova Italia dei Valori in perfetta sintonia sul candidato che gode della stima e della fiducia del partito. Qualche perplessità però IdV ce l’ha sul metodo della sua riconferma. Il Partito Democratico di Carmignano non si è neppure lontanamente posto il problema di consultare quelli che potrebbero rivelarsi alleati decisivi di coalizione. Italia dei Valori ritiene di avere un ottimo rapporto a livello nazionale ed anche a livello provinciale col PD ma se a Carmignano c’è la volontà di andare da soli non potremo che prenderne atto.
Il segretario comunale Edoardo Prestanti ha dichiarato che presto avvierà una serie di incontri e di assemblee popolari per le primarie sul programma. In questo cantiere politico Italia dei Valori si augura di poter essere protagonista perché ritiene di avere molto da dire sui temi del lavoro, del disagio sociale, della lotta a tutte le forme di insicurezza e in un programma di rilancio di Carmignano.
Italia dei Valori è pronto a dare il proprio contributo ad un programma politico che però deve essere di coalizione e non solo del Pd.
Le ultime elezioni regionali hanno dimostrato che a Carmignano Italia dei Valori può contare sul 9,06% dei voti, ci auguriamo che Edoardo Prestanti ne tenga conto e visto che ha già dato la conferma a Doriano Cirri, ci auguriamo che decida presto anche le alleanze.
Italia dei Valori è una forza di sinistra e lancia la sua sfida su Carmignano invitando tutti quei carmignanesi che hanno scelto il simbolo IDV alle recenti elezioni regionali a dare il proprio contributo al partito, iscrivendosi o facendo sentire la propria voce telefonando allo 0574-442159 oppure inviando una email a idvprato@gmail.com
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mercoledì 19 maggio 2010
AUMENTO DI STIPENDIO PER IL PORTAVOCE DEL SINDACO CENNI
PRATO – Italia dei Valori si congratula con Maurizio Ciampolini, portavoce del sindaco Roberto Cenni che, grazie alla sua bravura e professionalità, dopo un appannaggio iniziale di 1600 euro al mese e un assegno ad personam di altri 1100 euro al mese oltre agli strumenti tecnologici messi a sua disposizione e acquistati dal Comune di Prato per 3661,92 euro è riuscito, grazie ai sui ottimi servigi a farsi assegnare ulteriori 1100 euro al mese. Attualmente quindi ha un appannaggio di 3.800 euro mensili.
Italia dei Valori è sicura che grazie alle sue grandi doti e capacità professionali prima dell’autunno Maurizio Ciampolini verrà gratificato con una segretaria professionale e un ulteriore appannaggio di altri 1100 euro. D’altronde il sindaco Roberto Cenni non bada a spese per la sua immagine e per poter andare negli studi televisivi a parlare dei cinesi. E, in questo, Ciampolini sembra un vero maestro: in questi ultimi mesi il sindaco Cenni con interviste sulle televisioni più disparate è riuscito a far sapere a tutto il mondo che Prato è una città di cinesi. E’ questa l’unica immagine che si riesce a dare di Prato nel mondo. Bravo quindi Ciampolini e bravo al sindaco che sa premiarlo con questi appannaggi economici. D’altronde cosa sono 1100 euro in più al mese per un professionista che già ne prendeva 2700?
mercoledì 12 maggio 2010
L'ON. EVANGELISTI DOMANI SERA A PRATO
PRATO – L’onorevole Fabio Evangelisti, vicecapogruppo alla Camera di italia dei Valori e nuovo coordinatore regionale per la Toscana sarà a Prato domani sera (giovedì 13) per un incontro con i cittadini. L’incontro si svolgerò a Palazzo Novellucci a cominciare dalle 21 e l’onorevole Evangelisti farà un’analisi del voto regionale che ha visto Italia dei Valori assestarsi sul 9,4% ottenendo l’elezione di cinque candidati nel Consiglio regionale e la nomina di due assessori nella Giunta di Enrico Rossi. Un ottimo risultato raggiunto anche grazie ai tanti voti che IdV ha preso nella provincia di Prato dove ha ottenuto una percentuale superiore alla media regionale, assestandosi sul 9,7%. Durante la serata verrà presentata anche la campagna referendaria che è cominciata lo scorso 1 maggio e che vede IdV chiedere la firma ai cittadini per proporre tre referendum: 1) No all’acqua privatizzata; 2) No al nucleare; 3) No al legittimo impedimento.
L’onorevole Evangelisti non si sottrarrà poi ad eventuali domande relative alle questioni legate all’immigrazione e alla sicurezza.
martedì 11 maggio 2010
CONVENZIONE IMPIANTI SPORTIVI, SCELTA CLASSISTA DELLA LEGA NORD
PRATO - Gli impianti sportivi nelle mani dei privati che hanno più soldi. E' questa la filosofia che emerge dalla bozza di delibera che l'assessore Matteo Grazzini (Lega Nord) presenterà prima in Giunta e poi in Consiglio comunale per farla approvare. Nessuna tutela per gli anziani, le associazioni più piccole che pure da sempre sono presenti sul territorio e per l'attività di base. Il leghista è partito dal concetto che il Comune non ha soldi (salvo acquistare a un'asta un quadretto del Lippi per 122.500 dollari) e che moltissimi impianti sportivi sono in pessime condizioni, per arrivare alla conclusione che solo i privati possono spendere per rimetterli a norma. E così avanti ai progetti di chi è economicamente più forte a prescindere da quello che poi vorrà farci in quell'impianto.
Il mondo sportivo è in fibrillazione e ne ha tutti i motivi. Se la delibera dovesse essere approvata così com'è non è escluso che ci sia una vera e propria rivolta delle società sportive che da un mometno all'altro potrebbero trovarsi senza impianto solo perchè un'altra società che nel proprio direttivo ha un imprenditore danaroso, può fare una proposta economicamente più forte.
Non è questo il modo di governare il mondo sportivo e la Lega Nord e questa giunta di Centrodestra se ne accorgerà se non saprà rivoluzionare in toto quella delibera.
Italia dei Valori sarà in prima fila per dire no a questa scelta classista di assegnazione degli impianti sportivi.
lunedì 10 maggio 2010
LO SCEMPIO DEL CENTRO STORICO, IL SALOTTO BUONO CHE NON ESISTE PIU'
PRATO - Prima un container rosso fuoco con ragazze pon pon a fare da reclame ad una nota compagnia telefonica; la settimana successiva un tir giallo uovo per reclamizzare una banca, l'altro ieri la sosta selvaggia di auto che ha rovinato il tradizionale raduno Il Bandolo delle Bande, che ogni anno richiama bande musicali da tutta Italia e che ha costretto gli organizzatori a chiedere scusa a quella banda che si è vista costretta a suonare in mezzo alla strada fra le auto e i ciclomotori che hanno rischiato di investirli, perchè il piazzale davanti al Castello dell'Imperatore era occupato da decine e decine di veicoli.
Una brutta pagina per la città di Prato soprattutto verso coloro che sono arrivati a Prato per partecipare alla manifestazione bandistica. Una brutta pagina la cui responsabilità va addebitata in primis alla Giunta capitanata dal sindaco Roberto Cenni e in secondo luogo al presidente della Circoscrizione Centro Massimo Taiti che all'indomani della denuncia per il container rosso disse che non si sarebbe verificato mai più una cosa del genere in futuro; subito smentito dal tir giallo; e che solo la settimana scorsa si era sentito in dovere di consolare la negoziante Aurora Gori storica presenza in centro storico, chiedendole di avere pazienza perchè presto il centro sarebbe tornato a nuova vita. Un'altra brutta figura visto quello che è successo ieri e che è stato testimoniato dalla foto qui ripresa e raccontato sul sito Notizie di Prato.
“Al di là del rischio corso dai musicisti che si sono dovuti esibire in mezzo di strada - ha detto Antonio Tomasi, uno dei promotori del raduno, al giornalisti di NOtizie di Prato - occorre considerare anche la brutta figura che come città di Prato abbiamo fatto nei confronti dei nostri bravi e simpatici ospiti. La cosa strana che è avvenuto tutto nell’indifferenza generale sia delle forze dell’ordine che del cerimoniere del Comune al quale mi sono rivolto per chiedere chiarimenti e come risposta ho ricevuto: ‘Abbiamo provato tante volte a togliere la macchine dal piazzale ma non è stato mai possibile’.
Il salotto buono di Prato è ormai un lontano ricordo. Questa giunta di Centrodestra lo ha fatto diventare un parcheggio rumoroso, chiassoso e pericoloso per gli stessi cittadini sia in termini di salute che di sicurezza personale.
domenica 9 maggio 2010
PROVINCIA PRATO, IDV CHIEDE UN ATTO DI RESPONSABILITA' AL PD
Prato - Torniano al lavoro e preoccupiamoci di dare risposte concrete ai problemi reali del nostro territorio. Italia dei Valori chiede al presidente della Provincia Lamberto Gestri e al segretario provinciale del Partito Democratico, Bruno Ferranti di ricompattare le fila e di mettere subito in archivio quei tentativi di polemiche interne dopo lo scossone avuto per la nomina del direttore generale e la sfiducia dell'assessore al bilancio.
Non è tempo di andare dietro alle varie anime del partito. Il dado ormai è tratto ed allora, nella consapevolezza che IDV ha comunque aprezzato il gesto di Gestri di non aver nominato un altro assessore in sostituzione di Gabriella Melighetti, decisione che risponde all'idea della riduzione dei costi della politica, e nella convinzione che si debba andare avanti per il bene dei cittadini, chiede un atto di responsabilità al partito di maggioranza perchè si continui a lavorare ma d'ora in poi con una marcia in più. Se è vero che il nuovo direttore generale è ormai al lavoro fin dalla fine del dicembre scorso (gratuitamente), avrà già avuto modo di conoscere la macchina amministrativa e quindi ci aspettiamo decisioni rapide per dare maggiore efficienza all'Ente.
Italia dei Valori è preoccupata dalla crisi economica che i cittadini stanno sempre di più subendo sulla propria pelle; dall'aumento della povertà e da un sistema economico che scricchiola perchè privo di idee e di sbocchi a medio e lungo periodo. Non è il momento delle polemiche e delle spaccature interne. IDV è pronta a sedersi ad un tavolo, anzi, chiede un incontro rapido fra i segretari dei due partiti ed il presidente della Provincia per costruire una linea politica che riporti al centro il programma con il quale il Centrosinistra ha vinto le elezioni. Ora servono risposte ed atti concreti, non polemiche. Italia dei Valori ha tutto l'entusiasmo e la positività necessarie per mettersi al servizio dei cittadini e far sì che la Provincia possa davvero diventare il punto di riferimento per l'intero territorio da Vernio a Carmignano, da Prato a Montemurlo, da Cantagallo a Vaiano e Poggio a Caiano.
Non è tempo di andare dietro alle varie anime del partito. Il dado ormai è tratto ed allora, nella consapevolezza che IDV ha comunque aprezzato il gesto di Gestri di non aver nominato un altro assessore in sostituzione di Gabriella Melighetti, decisione che risponde all'idea della riduzione dei costi della politica, e nella convinzione che si debba andare avanti per il bene dei cittadini, chiede un atto di responsabilità al partito di maggioranza perchè si continui a lavorare ma d'ora in poi con una marcia in più. Se è vero che il nuovo direttore generale è ormai al lavoro fin dalla fine del dicembre scorso (gratuitamente), avrà già avuto modo di conoscere la macchina amministrativa e quindi ci aspettiamo decisioni rapide per dare maggiore efficienza all'Ente.
Italia dei Valori è preoccupata dalla crisi economica che i cittadini stanno sempre di più subendo sulla propria pelle; dall'aumento della povertà e da un sistema economico che scricchiola perchè privo di idee e di sbocchi a medio e lungo periodo. Non è il momento delle polemiche e delle spaccature interne. IDV è pronta a sedersi ad un tavolo, anzi, chiede un incontro rapido fra i segretari dei due partiti ed il presidente della Provincia per costruire una linea politica che riporti al centro il programma con il quale il Centrosinistra ha vinto le elezioni. Ora servono risposte ed atti concreti, non polemiche. Italia dei Valori ha tutto l'entusiasmo e la positività necessarie per mettersi al servizio dei cittadini e far sì che la Provincia possa davvero diventare il punto di riferimento per l'intero territorio da Vernio a Carmignano, da Prato a Montemurlo, da Cantagallo a Vaiano e Poggio a Caiano.
venerdì 7 maggio 2010
PROVINCIA PRATO, IL DADO E' TRATTO
PRATO - Il dado è tratto. Il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri, ha nominato il direttore generale, Giancarlo Cecchi, e sfiduciato l'assessore al Bilancio e al personale, Gabriella Melighetti per non aver condiviso la scelta e firmato la relativa delibera.
In una situazione di grande disagio politico come era il tira e molla sulla figura del nuovo Dg, Gestri ha preso la sua strada e lo ha fatto nell'unico modo possibile per troncare definitivamente le polemiche sull'argomento.
L'incarico a Giancarlo Cecchi è per due anni, rinnovabile di altri due. Anche questo è positivo. Ma ora Italia dei Valori vuole che la macchina della Provincia si muova e dimostri fin da subito (visto che Cecchi sta lavorando ufficiosamente nell'Ente fin da gennaio scorso) con un poderoso colpo di reni. Da Cecchi non ci aspettiamo solo tagli agli sprechi (non serve un manager per quello) ma anche e soprattutto operatività e snellezza nell'attività della Provincia. C'è un settore che andrebbe definito entro l'anno: la divisione del patrimonio immobiliare con la ProvinciA di Firenze. Ecco, Cecchi dovrebbe concentrarsi su questo argomento e fare in modo che Prato entri finalmente in possesso di ciò che le spetta. Un patrimonio immobiliare milionario che è da diciotto anni nel limbo e che va riportato alla luce dando a Firenze ciò che è di Firenze e prendendo ciò che è di Prato. Ville, palazzi, terreni.... un patrimonio che farebbe davvero comodo in questo momento e non si può attendere che passino altri anni per definire la questione con i colleghi fiorentini. Ecco, questo potrebbe essere un argomenTo sul quale mettere alla prova il nuovo direttore generale e ci auguriamo che sia uno degli argomenti che Gestri vorrà sottoporre alla competenza di Cecchi.
Italia dei Valori non aspetterà due anni per valutare l'operato di Cecchi ma lo seguirà passo passo, non fosse altro per stimolarlo a dare quella giusta spinta positiva all'intera macchina operativa della Provincia.
E allora, sperando che i terremoti politici siano alle spalle, faccio un grosso in bocca al lupo a Giancarlo Cecchi e un augurio di buon lavoro.
giovedì 6 maggio 2010
MORALIZZIAMO LA CLASSE POLITICA: VIA I CORROTTI
PRATO - Tangenti, appalti per opere pubbliche gonfiati, escort per compiacere funzionari e rappresentanti del Governo, leggi ad personam o contro gli "altri", ovvero gli extracomunitari; opere faraoniche solo per affari faraonici e spesso pericolose (vedi le centrali nucleari). Come è possibile che tutto questo stia diventando la normalità in un Paese che pure ha una sua cultura di grande civiltà? Un paese che nella sua millenaria storia annovera personaggi dalla grande umanità e dalla grande autorevolezza e rettitudine? Cosa sta succedendo a questa Italia che si compiace delle bugie che sente tutti i giorni offerte da giornalisti attenti solo a compiacere ai propri editori più che alla logica della notizia e della verità di informazione; a questa Italia che sta facendo il callo e sta diventando indifferente agli scandali, ai furbetti di quartiere, ai politici corrotti ai disservizi e ai tagli su ciò che gli è dovuto e che invece è costretto a pagare, semprechè possa permetterselo?
Ma è proprio così che ci vogliono i nostri governanti? Dei muli disposti a subire di tutto e di più; ai quali è concesso protestare al massimo con un semplice sbatter di orecchie?
No, non si può continuare a vivere in questa deriva che sta affossando il Paese. No, non si possono più far passare sotto traccia i politici corrotti che si fanno i loro tesoretti a spese della collettività. L'Italia ha bisogno di ritrovare una dignità politica e sociale. E solo i semplici cittadini possono invertire questa tendenza facendo sentire la propria voce, alzando i toni del proprio dissenso... interessandosi di politica.
Non è vero che non serve far sentire la propria voce. Anzi, questo è esattamente ciò che loro vogliono farci credere.
Cominciamo a urlare sempre più forte per fare capire che non siamo più disposti a farci governare da politici corrotti. Urliamo ed urliamo forte: no a chi usa le istituzioni per arricchire se stesso e i propri amichetti.
Chi si occupa di politica, ovvero della res publica, deve essere al di sopra di ogni sospetto... altrimenti se ne deve tornare a casa.
Ma è proprio così che ci vogliono i nostri governanti? Dei muli disposti a subire di tutto e di più; ai quali è concesso protestare al massimo con un semplice sbatter di orecchie?
No, non si può continuare a vivere in questa deriva che sta affossando il Paese. No, non si possono più far passare sotto traccia i politici corrotti che si fanno i loro tesoretti a spese della collettività. L'Italia ha bisogno di ritrovare una dignità politica e sociale. E solo i semplici cittadini possono invertire questa tendenza facendo sentire la propria voce, alzando i toni del proprio dissenso... interessandosi di politica.
Non è vero che non serve far sentire la propria voce. Anzi, questo è esattamente ciò che loro vogliono farci credere.
Cominciamo a urlare sempre più forte per fare capire che non siamo più disposti a farci governare da politici corrotti. Urliamo ed urliamo forte: no a chi usa le istituzioni per arricchire se stesso e i propri amichetti.
Chi si occupa di politica, ovvero della res publica, deve essere al di sopra di ogni sospetto... altrimenti se ne deve tornare a casa.
mercoledì 5 maggio 2010
PROVINCIA PRATO, CECCHI FACCIA UN PASSO INDIETRO E RINUNCI ALL'INCARICO DI DIRETTORE GENERALE
PRATO - La nomina del direttore generale in Provincia sta creando più di un problema politico. Non è tanto la figura professionale da inserire nell'organico dell'Ente quanto il soggetto individuato dal presidente Lamberto Gestri e la cifra che andrà a guadagnare. Giancarlo Cecchi, stimato professionista con esperienze validissime in campo privato, non avrebbe i titoli chiesti dalla legge: la laurea o, in alternativa, una lunga esperienza nella pubblica amministrazione. Detto questo e visti i mugugni che da mesi ormai vanno sempre più amplificandosi nella stessa maggioranza con una possibile spaccatura anche in Giunta, sembra arrivato il momento di prendere una decisione molto drastica. Italia dei Valori è stata trasparente fin dall'inizio: sì al direttore generale, no a Giancarlo Cecchi. Una decisione inevitabile visto che la sua assunzione potrebbe portare ad una causa per danno all'Erario nei confronti dei componenti la stessa Giunta provinciale. IDV aveva anche chiesto che fosse rivisto al ribasso il suo compenso dato che non siamo in un periodo di vacche grasse e con migliaia di famiglie che non sanno come fare per arrivare a fine mese, vedere un manager che, per quanto bravo, vada a prendere duecentomila euro di soldi pubblici all'anno sembra davvero eccessivo.
Ma la situazione si è talmente ingarbugliata che in questo momento l'unica possibilità di uscita la può dare solo lo stesso Giancarlo Cecchi: deve fare un passo indietro e cercarsi un altro lavoro.
Solo Cecchi può tirare fuori da queste sabbie mobili il presidente Gestri e può farlo rinunciando di sua iniziativa a quell'incarico.
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