lunedì 24 maggio 2010

MARINI, PRESIDENTE INDUSTRIALI, BOCCIA L'ASSSESSORE SILLI


PRATO – Il presidente dell’Unione industriali di Prato, Riccardo Marini, lancia un grido di allarme: Prato rischia atti violenti fra pratesi e cinesi. Una considerazione che nasce analizzando la situazione economica della città dove l’economia cinese funziona e produce reddito e quella pratese, su un altro binario parallelo, è in crisi e licenzia. Questo sta creando una situazione di grande attrito che, secondo Marini, potrebbe portare a scontri sociali. Un po’ lo stesso allarme lo aveva lanciato il sindaco di Prato, Roberto Cenni, otto mesi fa quando parlò di una città polveriera.
Come uscirne? E’ necessario lavorare di più sull’integrazione dice il presidente dell’Unione industriali pratesi. Una soluzione che suona anche come un chiaro atto di accusa e di bocciatura verso la politica fatta finora dall’assessore Giorgio Silli. Se, dopo otto mesi dalle parole del sindaco Cenni che parlava di una città polveriera, arrivano le dichiarazioni del presidente dell’Uip che teme “atti violenti fra pratesi e cinesi” vuol dire che chi è stato nominato a gestire le politiche sociali e l’integrazione sta facendo poco o nulla.
Italia dei Valori invita il sindaco a richiamare il proprio assessore e a spronarlo a politiche più incisive di integrazione. Il fenomeno non si può governare se ci sono dei pregiudizi di fondo contro gli stranieri. E purtroppo è quello che si nota nella politica dell’assessore Silli tutta incentrata nel considerare gli stranieri solo come coloro che non rispettano le regole e che creano problemi. Questa visione finisce per accentuare gli attriti sociali e non a smussarli.

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