venerdì 7 maggio 2010

PROVINCIA PRATO, IL DADO E' TRATTO



PRATO - Il dado è tratto. Il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri, ha nominato il direttore generale, Giancarlo Cecchi, e sfiduciato l'assessore al Bilancio e al personale, Gabriella Melighetti per non aver condiviso la scelta e firmato la relativa delibera.
In una situazione di grande disagio politico come era il tira e molla sulla figura del nuovo Dg, Gestri ha preso la sua strada e lo ha fatto nell'unico modo possibile per troncare definitivamente le polemiche sull'argomento.
L'incarico a Giancarlo Cecchi è per due anni, rinnovabile di altri due. Anche questo è positivo. Ma ora Italia dei Valori vuole che la macchina della Provincia si muova e dimostri fin da subito (visto che Cecchi sta lavorando ufficiosamente nell'Ente fin da gennaio scorso) con un poderoso colpo di reni. Da Cecchi non ci aspettiamo solo tagli agli sprechi (non serve un manager per quello) ma anche e soprattutto operatività e snellezza nell'attività della Provincia. C'è un settore che andrebbe definito entro l'anno: la divisione del patrimonio immobiliare con la ProvinciA di Firenze. Ecco, Cecchi dovrebbe concentrarsi su questo argomento e fare in modo che Prato entri finalmente in possesso di ciò che le spetta. Un patrimonio immobiliare milionario che è da diciotto anni nel limbo e che va riportato alla luce dando a Firenze ciò che è di Firenze e prendendo ciò che è di Prato. Ville, palazzi, terreni.... un patrimonio che farebbe davvero comodo in questo momento e non si può attendere che passino altri anni per definire la questione con i colleghi fiorentini. Ecco, questo potrebbe essere un argomenTo sul quale mettere alla prova il nuovo direttore generale e ci auguriamo che sia uno degli argomenti che Gestri vorrà sottoporre alla competenza di Cecchi.
Italia dei Valori non aspetterà due anni per valutare l'operato di Cecchi ma lo seguirà passo passo, non fosse altro per stimolarlo a dare quella giusta spinta positiva all'intera macchina operativa della Provincia.
E allora, sperando che i terremoti politici siano alle spalle, faccio un grosso in bocca al lupo a Giancarlo Cecchi e un augurio di buon lavoro.

1 commento:

  1. E' vergognoso pagare così tanto una persona esterna alla Provincia.
    Non c'era nessun dirigente in grado di fare lo stesso lavoro. Sono degli incapaci tutti quanti in Provincia?
    Vergogna, vergogna, vergogna!

    RispondiElimina