PRATO – L’assessore alla Pubblica istruzione del comune di Prato, la pidiellina Rita Pieri, nel rispondere ad un comitato di mamme preoccupato per un eventuale taglio dei crediti del Comune per permettere le convenzioni con gli asili privati, si è rammaricata del fatto che purtroppo sarà necessaria una variazione di bilancio e che bisognerà reperire altri duecentomila euro per permettere l’ampliamento dell’offerta degli asili privati convenzionati. E in un periodo di vacche magre è evidente che duecentomila euro spaventino l’assessore Rita Pieri.
Il sindaco Roberto Cenni però qualche mese fa non ha battuto ciglio nel comprare per telefono un quadretto attribuito a Filippino Lippi ad un’asta tenuta a New York, spendendo centoventiduemilacinquecento dollari. Chissà se in questo momento era più importante comprare quel quadretto del Crocifisso del Lippi, che i pratesi avrebbero comunque potuto avere in prestito, per una mostra, dal museo americano che ne era proprietario, oppure è più importante garantire alle famiglie pratesi di avere la certezza che i loro figli abbiano un posto negli asili comunali oppure in quelli privati convenzionati. Io sono convinto che sarebbe stato molto meglio rinunciare all’opera di Lippi e pensare alle famiglie che non avrebbero avuto bisogno di costituirsi in comitato perché timorose dai tanti tagli che il comune di Prato sta facendo. Manca una visione di concretezza in qeusta giunta di centrodestra e mi auguro che non ci sia bisongo di fare battaglie per reperire quei ducentomila euro che mancano per assicurare i crediti per gli asili nido.
Il sindaco Roberto Cenni però qualche mese fa non ha battuto ciglio nel comprare per telefono un quadretto attribuito a Filippino Lippi ad un’asta tenuta a New York, spendendo centoventiduemilacinquecento dollari. Chissà se in questo momento era più importante comprare quel quadretto del Crocifisso del Lippi, che i pratesi avrebbero comunque potuto avere in prestito, per una mostra, dal museo americano che ne era proprietario, oppure è più importante garantire alle famiglie pratesi di avere la certezza che i loro figli abbiano un posto negli asili comunali oppure in quelli privati convenzionati. Io sono convinto che sarebbe stato molto meglio rinunciare all’opera di Lippi e pensare alle famiglie che non avrebbero avuto bisogno di costituirsi in comitato perché timorose dai tanti tagli che il comune di Prato sta facendo. Manca una visione di concretezza in qeusta giunta di centrodestra e mi auguro che non ci sia bisongo di fare battaglie per reperire quei ducentomila euro che mancano per assicurare i crediti per gli asili nido.
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