giovedì 11 febbraio 2010

CENNI RIFIUTA DI RIFERIRE SULL'INCONTRO COL CONSOLE CINESE

PRATO – Il sindaco di Prato, Roberto Cenni, si è rifiutato di riferire in Consiglio comunale il tema affrontato con il console cinese Gu Honglin durante un pranzo al quale ha partecipato anche l’assessore Giorgio Silli e il cui conto è stato pagato dal comune di Prato e quindi dai cittadini pratesi.
A negare l’iscrizione nell’ordine del giorno del consiglio comunale della question time presentata dal consigliere comunale dell’Italia dei Valori, Aurelio Donzella, in cui chiedeva appunto spiegazioni in merito, è stato il presidente del Consiglio, Maurizio Bettazzi.
Un atteggiamento quello di Bettazzi e del sindaco Cenni, che mal si addicono in una democrazia dove chi usa i soldi pubblici è tenuto a rispondere ai cittadini del suo utilizzo.
Il pranzo in oggetto, secondo quanto riportato dai giornali, avrebbe avuto carattere privato ma, visto che nello stesso articolo giornalistico si evidenzia che il conto del pranzo è stato pagato dal Comune di Prato, allora non è più un pranzo privato e quindi era ed è doveroso che il sindaco Cenni spieghi pubblicamente i dettagli di ciò che è emerso dal colloquio col console cinese.
Un incontro che l’Italia dei Valori giudica sicuramente positivo se è stato impostato a trovare una politica per cercare soluzioni condivise per spingere le aziende cinesi che vivono nell’illegalità ad emergere e se la stessa collettività cinese possa essere indirizzata ad una sempre maggiore integrazione sotto il rispetto delle regole e delle leggi italiane.
E quindi, a meno che il sindaco Cenni non si sia intrattenuto col console cinese Gu Honglin per parlare della sede Sasch che possiede in Cina , eventualità questa che dopo il rifiuto a riferire in Consiglio comunale è da ritenere la più plausibile. Ma, se così è avvenuto, il conto il sindaco di Prato avrebbe dovuto pagarlo con i suoi soldi e non con quelli dei pratesi.
Italia dei Valori rinnova l’invito al sindaco a riferire in Consiglio comunale quanto emerso e trattato col console cinese.

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