mercoledì 28 settembre 2011
Premio Strega, il comune doni gli Antichi Sigilli ad Edoardo Nesi
PRATO – Sono trascorsi quasi tre mesi dalla vittoria del Premio Strega da parte di Edoardo Nesi. Tre mesi in cui lo scrittore pratese è stato invitato ed osannato in varie parti d’Italia e in varie trasmissioni televisive a livello nazionale con il suo Storie della mia gente. Un successo personale che di riflesso sta vivendo tutta la città . Ieri sera, nel Conservatorio di San Niccolò, lo ha festeggiato la Camera di Commercio di Prato, nell’ambito della presentazione dell’undicesimo numero della rivista Pratoreview, il trimestrale di cultura, economia e moda edito dal Gruppo Editoriale. Una festa in grande stile che ha visto proprio lui, Edoardo Nesi ed il suo libro, come evento clou della serata.
Un evento presenziato dai massimi rappresentanti del mondo economico, politico e sindacale della città e della Provincia, con un unico grande assente: il Comune di Prato. Sì, nessuno dell’amministrazione di centrodestra era presente alla festa. Non si è visto l’assessore alla Cultura, non si è visto il sindaco, non si è visto nessun’altro della giunta guidata da Roberto Cenni. Evidentemente per questa amministrazione avere un proprio cittadino che ha vinto il Premio Strega significa poco o nulla. E se le congratulazioni sono comparse sui giornali nello scorso mese di luglio resta il dubbio che siano state solo di facciata e solo perché stimolate dai giornalisti non certo per iniziativa personale. Da un’amministrazione che tiene all’immagine della propria città, con i fatti e non solo con le parole, ci si attenderebbe un’attenzione maggiore per una sua eccellenza. L’anno scorso il sindaco Cenni ha donato gli Antichi Sigilli del Comune all’artista americano Paul Jenkis, il cui unico merito è stato quello di aver esposto le sue opere in una galleria privata di Prato. Un dono tanto inspiegabile allora quanto lo sarebbe giustificato oggi per Edoardo Nesi.
Al sindaco chiedo quindi che faccia altrettanto per lo scrittore pratese: ad Edoardo Nesi siano consegnati gli Antici Sigilli del Comune per quanto di immagine positiva sta portando sulla gente di Prato col suo libro che ha vinto il Premio Strega 2011.
Pasquale Petrella
Responsabile regionale Dipartimento Cultura IDV Toscana
martedì 27 settembre 2011
Prato sempre più degradata, amministratori incompetenti
PRATO - Piccoli e grandi segnali di una città degradata e di amministratori che, a volerli trattar bene, bisogna definirli quantomeno sbadati.
Per tutto il mese di agosto la statua del Datini in piazza del Comune ha fatto da sponda ad una manciata di transenne abbandonate lì dopo la festa del cocomero di Ferragosto. I turisti di passaggio sono tornati a casa con le foto del famoso mercante pratese, circondato dalle inguardabili transenne. Episodio denunciato dalla stampa ma evidentemente non è servito perchè poi c'è stato l'8 settembre e altri "residui" sono rimasti in giro per la città come quelli in viale Piave: transenne accatastate accanto alle fioriere davanti alla scuola materna della Caritas (vedi foto) e di fronte al Castello dell'Imperatore, altro luogo frequentato dai turisti. E cosa dire dell'ingresso della Biblioteca Lazzerini? Qualche mese fa l'Italia dei Valori aveva denunciato lo stato di degrado per la presenza di un cartello incerottato con lo scotch marrone utilizzato per i pacchi proprio all'ingresso della biblioteca. Promesse e grandi proclami degli amministatori ma ad oggi la situazione è ancora peggiore (vedi seconda foto) non solo il cartello è stato sostituito con uno più piccolo ma il pilastro del cancello presenta degli spunzoni di metallo arrugginito che sbucano in bella vista. Oltre che vergognosi sono anche estremamente pericolosi.
E' chiaro ed evidente che c'è qualcuno che non fa il proprio dovere oppure che si dimentica di quello che c'è da fare. Bravi a mettere le transenne per il corteggio dell'8 settembre, smemorati poi nel ricordarsi di toglierle. Certo che se la competenza spetta all'Asm non c'è di cosa meravigliarsi visto che il presidente del Cda brilla per la modestia della sua visibilità (forse ha poco da dire) ed il vicepresidente è più impegnato ad organizzare eventi per la sua società privata (con la quale si potrebbe anche configurare un certo conflitto di interessi proprio con l'Asm visto che si occupa di energie rinnovabili) che ai problemi della città.
Quanto a quello scempio dell'ingresso alla biblioteca Lazzerini c'è poco da aggiungere: resta solo da attendere l'ennesima azione di scaricabarile delle responsabilità.
Tutto quanto denunciato si traduce in un unico termine: incompetenza, ed è esattamente quello con cui si sta caratterizzando questo centrodestra che amministra Prato.
Pasquale Petrella
Responsabile regionale dipartimento Cultura IDV Toscana
martedì 20 settembre 2011
Ordinanza del sindaco Cenni sospesa dal Tar e Comune condannato, ecco i danni del centrodestra
PRATO – I cittadini pratesi in questo momento sono presi fra due fuochi: da una parte l’illegalità diffusa che coinvolge sempre più fasce di città e di residenti sia come vittime che come parte attiva; dall’altra le ordinanze di questa amministrazione di centrodestra che nel tentativo di porvi rimedio finisce a sua volta per compiere atti sempre discutibili e a volte anche illegittimi come da sempre denuncia l’Italia dei Valori. Una denuncia che ora trova riscontro anche nelle deliberazioni dei giudici che hanno condannato il Comune di Prato.
La sentenza di condanna arriva dal Tribunale amministrativo regionale della Toscana e riguarda l’ordinanza del sindaco di Prato, Roberto Cenni, stilata su indicazione dell’assessore alla sicurezza Aldo Milone e dell’intera giunta di centrodestra, emessa per censurare determinate attività commerciali in aree del centro storico ben delimitate con planimetrie. Mai come in questo caso la dichiarazione del segretario provinciale Idv, Salvo Ardita, in polemica proprio l’altro ieri con l’assessore Aldo Milone e con l’eurodeputato della Lega Nord, Claudio Morganti, sulla proposta di una cauzione antievasione per le aperture di nuove partite Iva che crea inutili e selvagge divisioni, è stata precorritrice della verità. I giudici del Tar hanno sospeso l’ordinanza del sindaco dello scorso mese di marzo che vietava la vendita per asporto di alcolici dalle 20 alle 7 solo in alcune vie del centro storico e vietava dalle 22 alle 5 ogni attività di somministrazione e vendita di alimenti e bevande nella stessa area ma leggermente più ristretta e delimitata con una nuova planimetria dove il divieto veniva espressamente indicato fino al numero civico 52 di via Magnolfi. Una vera e propria aberrazione. Il risultato? Ordinanza sospesa e Comune di Prato condannato a pagare, con i soldi dei contribuenti pratesi, le spese legali e i rimborsi forfettari delle spese generali, in attesa della discussione nel merito.
Ecco dove ci sta portando questa amministrazione di centrodestra con le sue ordinanze che non risolvono i problemi bensì li accentuano finendo per diventare una beffa per i pratesi onesti che anziché veder risolti i loro problemi si trovano anche a pagare i danni provocati da ordinanze illegittime. A breve il Tar si pronuncerà anche sul ricorso presentato dagli esercenti cinesi che hanno le loro attività nel triangolo del macrolotto zero ai quali una ordinanza del sindaco Cenni ha vietato di tenere aperto oltre la mezzanotte. Anche in quel caso l’ordinanza era corredata da una planimetria che delimita l’area colpita dalla censura e chi, avendo l’attività sul marciapiede opposto o a un metro oltre quella linea rossa, può tenere aperto senza subire sanzioni. Una concorrenza sleale legalizzata. Se il Comune verrà condannato anche in quel caso a pagare i danni ai commercianti cinesi, credo che sia giusto che a pagare siano di tasca loro il sindaco e i membri della sua giunta.
Pasquale Petrella
Responsabile regionale Dipartimento Cultura Idv Toscana
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giovedì 15 settembre 2011
Cauzione anti-evasione, una pagliacciata
PRATO – L’assessore Aldo Milone oltre che da sceriffo ora gli piace vestirsi anche da economista. Così dopo le figuracce raccolte con i velleitari propositi di “liberare Prato dai cinesi” adesso, proponendo una cauzione anti-evasione alle ditte di nuova costituzione fa una nuova figuraccia in campo economico. Sì, perché la sua proposta, da qualsiasi punto di vista la si guardi, è impraticabile e fuori da ogni logica, nello stesso interesse dell’Amministrazione. Infatti se l’assessore Milone volesse chiedere una cauzione anti-evasione ai soli stranieri che chiedono di aprire una nuova azienda, allora siamo fuori dalla Costituzione e quindi non potrà mai vedere la luce. Se invece Milone la volesse imporre a tutti coloro che vogliono aprire una nuova ditta, allora siamo al di fuori delle più elementari regole dell’economia e di quello che gli stessi imprenditori chiedono per lo startup e quindi siamo a una nuova figuraccia per scarsa conoscenza del settore.
La Fondazione Kauffman che è fra le più prestigiose negli Stati Uniti per la promozione dell’imprenditorialità, in una sua recente ricerca ha dichiarato che il motore principale dell’economia americana in questi ultimi anni di crisi globale è rappresentato dal boom di nuove startup che danno un segnale importante di recupero dell’economia. E lo startup in Usa è agevolato in tutti i modi a cominciare dal taglio di ogni forma di imposizione: insomma aprire una nuova impresa è sempre più facile e poco costoso. Tutto l’opposto di quello che vorrebbe fare l’assessore Milone. Non solo: la Kauffman Fondation dà indicazioni per una eventuale nuova legge che volesse incentivare questo nuovo motore. E guarda caso al primo posto parla proprio di immigrati: la legge deve rendere più facile per gli imprenditori nati all’estero la possibilità di aprire nuove imprese – scrive la Fondazione americana - Punto secondo, gli investimenti iniziali in startup per le piccole imprese devono essere esenti da imposte sui redditi di capitale; ed infine, nell’idea della fondazione, bisognerebbe ridurre o eliminare le norme federali che sono pastoie per le nuove attività.
Conclusione: l’economia sta a Milone come il cavolo sta a merenda.
Ovviamente sullo stesso piano c'è l’europarlamentare Claudio Morganti della Lega Nord che si vanta di aver fatto per primo la proposta e di continuare a proporla anche se non gli viene presa in considerazione. Prima o poi riuscirà a chiedersi come mai non gli viene presa in considerazione?
l'evasione fiscale in Italia, e non solo a Prato, è una cosa molto seria. Talmente seria che il governo Berlusconi ha fatto di tutto per agevolarla anzichè combatterla. Come Italia dei Valori siamo in prima fila nel chiedere misure urgenti e serie per la lotta all'evasione a prescindere dalla razza, dal sesso e dalla religione di chi la commette. Perchè è questo ciò che dice la nostra Costituzione.
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martedì 6 settembre 2011
lunedì 5 settembre 2011
Un corso di Europrogettazione a Prato col Gruppo Europeo Alde
PRATO - Su iniziativa dell’europarlamentare Niccolò Rinaldi, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, con la collaborazione dell’Italia dei Valori, organizza per domenica 23 ottobre un corso di Europrogettazione. Il corso sarà tenuto da Gabriele Guazzo, esperto in materia di progetti Europei e si svilupperà nell’arco dell’intera giornata, dalle 9 alle 18 con una pausa per il pranzo. Guazzo illustrerà la materia dei bandi europei e ai partecipanti verrà chiesta a metà corso anche di cimentarsi in una prova pratica per preparare un progetto europeo guardando le ultime novità in fatto di pubblicazioni.
Tutti coloro che sono interessati sono pregati di inviarmi i propri dati (nome, cognome, età, numero di telefono e indirizzo email) scrivendo a petrella63@gmail.com. L'indirizzo email ed il telefono sono indispensabili per le comunicazioni successive. Il corso è gratuito e a numero chiuso e quindi è importante affrettarsi per non trovarsi esclusi.
domenica 4 settembre 2011
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