giovedì 15 settembre 2011

Cauzione anti-evasione, una pagliacciata




PRATO – L’assessore Aldo Milone oltre che da sceriffo ora gli piace vestirsi anche da economista. Così dopo le figuracce raccolte con i velleitari propositi di “liberare Prato dai cinesi” adesso, proponendo una cauzione anti-evasione alle ditte di nuova costituzione fa una nuova figuraccia in campo economico. Sì, perché la sua proposta, da qualsiasi punto di vista la si guardi, è impraticabile e fuori da ogni logica, nello stesso interesse dell’Amministrazione. Infatti se l’assessore Milone volesse chiedere una cauzione anti-evasione ai soli stranieri che chiedono di aprire una nuova azienda, allora siamo fuori dalla Costituzione e quindi non potrà mai vedere la luce. Se invece Milone la volesse imporre a tutti coloro che vogliono aprire una nuova ditta, allora siamo al di fuori delle più elementari regole dell’economia e di quello che gli stessi imprenditori chiedono per lo startup e quindi siamo a una nuova figuraccia per scarsa conoscenza del settore.
La Fondazione Kauffman che è fra le più prestigiose negli Stati Uniti per la promozione dell’imprenditorialità, in una sua recente ricerca ha dichiarato che il motore principale dell’economia americana in questi ultimi anni di crisi globale è rappresentato dal boom di nuove startup che danno un segnale importante di recupero dell’economia. E lo startup in Usa è agevolato in tutti i modi a cominciare dal taglio di ogni forma di imposizione: insomma aprire una nuova impresa è sempre più facile e poco costoso. Tutto l’opposto di quello che vorrebbe fare l’assessore Milone. Non solo: la Kauffman Fondation dà indicazioni per una eventuale nuova legge che volesse incentivare questo nuovo motore. E guarda caso al primo posto parla proprio di immigrati: la legge deve rendere più facile per gli imprenditori nati all’estero la possibilità di aprire nuove imprese – scrive la Fondazione americana - Punto secondo, gli investimenti iniziali in startup per le piccole imprese devono essere esenti da imposte sui redditi di capitale; ed infine, nell’idea della fondazione, bisognerebbe ridurre o eliminare le norme federali che sono pastoie per le nuove attività.
Conclusione: l’economia sta a Milone come il cavolo sta a merenda.
Ovviamente sullo stesso piano c'è l’europarlamentare Claudio Morganti della Lega Nord che si vanta di aver fatto per primo la proposta e di continuare a proporla anche se non gli viene presa in considerazione. Prima o poi riuscirà a chiedersi come mai non gli viene presa in considerazione?
l'evasione fiscale in Italia, e non solo a Prato, è una cosa molto seria. Talmente seria che il governo Berlusconi ha fatto di tutto per agevolarla anzichè combatterla. Come Italia dei Valori siamo in prima fila nel chiedere misure urgenti e serie per la lotta all'evasione a prescindere dalla razza, dal sesso e dalla religione di chi la commette. Perchè è questo ciò che dice la nostra Costituzione.

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