giovedì 11 settembre 2014
Un altro morto nel sottopasso di via Ciulli. E' urgente metterlo in sicurezza e riaprirlo
PRATO. La morte di Giuseppe Petrucci dopo l'incidente in bicicletta avvenuto lo scorso 24 agosto nel sottopasso di via Ciulli, che avrebbe dovuto essere chiuso perchè sotto sequestro, ripropone in maniera drammatica l'urgenza di mettere in sicurezza e riaprire quel sottopasso. Avevo già spronato l'Amministrazione comunale nello scorso mese di giugno a fare uno sforzo per riaprire il sottopasso. Adesso c'è un altro morto, oltre alle tre donne annegate nella notte fra il 4 e il 5 ottobre del 2010, che grava su quel sottopassaggio. Non si può aspettare oltre e, visto che i sistemi di allarme, sia quello sonoro che luminoso, già ci sono in caso di allagamento, bisogna dare la priorità a questo servizio per stimolare la magistratura a disporre l'immediato dissequestro di quell'area.
Scelta civica per l'Italia ha inoltre avviato una raccolta di firme fra i cittadini per far apporre all'Amministrazione comunale nel sottopasso in questione, una targa in memoria delle tre donne Wang Dong Lan, Wang Jilan e Wang Chengwei, di 42, 50 e 34anni, che morirono annegate quattro anni fa mentre andavano al lavoro.
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