lunedì 8 settembre 2014

Creiamo subito un tavolo di lavoro per approfittare di Expo 2015 e del turismo asiatico

PRATO. Se Prato vuole puntare anche sul turismo per un rilancio della propria economia non può assolutamente disinteressarsi di Expo 2015. C’è una grande occasione che l’anno prossimo farà accendere sull’Italia i riflettori di tutto il mondo e se Prato non vuole farsi sfuggire questa occasione deve immediatamente studiare una strategia di comunicazione e di marketing per entrare nella scia della kermesse milanese. Mi viene in mente che la Cina ha promesso che per Expo 2015 arriveranno un milione di visitatori cinesi, e non c’è da fare voli pindarici per capire che Prato ha già una strada aperta con Pechino sia per la grande comunità di orientali presenti in città, sia per le tante attività industriali e commerciali che ormai vengono gestite da aziende i cui quadri societari sono composti da italiani e cinesi. Ci basterebbe capitalizzare un “misero” uno per cento di quei visitatori per far fare a Prato un grande passo avanti sul fronte del turismo e per un risvolto concreto nell’economia con la creazione di nuovi posti di lavoro. Per fare questo però la città dovrà essere pronta ad accogliere quei turisti con strutture adeguate, un’offerta di servizi su misura e soprattutto personale culturalmente - e linguisticamente - preparata per riceverli e assisterli durante il loro soggiorno. La grande presenza di studenti di origine cinese nelle scuole di Prato potrebbe essere la chiave di volta per creare dei corsi ad hoc e specializzare un gruppo di giovani da poter impiegare in questo ruolo. La stessa Milano ha compreso il valore aggiunto del turismo cinese e sta lavorando per attrarre visitatori provenienti dal gigante asiatico: negli ultimi mesi ha intessuto trame diplomatiche firmato i contratti e promesso la semplificazione delle procedure di ingresso. La ragione di questo interesse è semplice: si tratta di un popolo in crescita, che si sta affacciando in questi anni sul mercato turistico e – soprattutto – che può permettersi di spendere. Il tema di Expo 2015 è "Nutrire il pianeta, energia per la vita". Saranno chiamate in causa le tecnologie, l'innovazione, la cultura, le tradizioni e la creatività legati al settore dell'alimentazione e del cibo. Partendo da questi concetti Prato può fin d’ora interrogarsi su cosa può proporre su questi fronti. E di cose da proporre ne avrebbe tante. Ma, intanto bisogna chiedersi se l’amministrazione comunale di Prato ha intenzione o meno di cogliere questa opportunità. Se sì, il passo successivo deve essere quello della creazione immediata di un tavolo di lavoro con i rappresentanti di tutte le categorie economiche e non che potrebbero essere coinvolte in questo business per creare una strategia operativa. Il tempo stringe però e allora non bisogna perdere tempo.

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