martedì 13 marzo 2012

Solidarietà al circolo Primo Maggio

PRATO - L'Italia dei Valori esprime piena solidarietà ai gestori del circolo Arci Primo Maggio che l'altra notte è stato oggetto di scritte di chiaro stampo fascista e dal carattere intimidatorio. E, qualora fosse vero, come dichiarato dal gestore il signor La Manna, che quelle scritte possano essere legate, come ritorsione, al No Cenni day, da noi organizzato allora c'è la riprova che nel centrodestra c'è una frangia fascista e antidemocratica che non sa accettare le critiche e soprattutto che noi rappresentiamo un'opposizione attenta e puntuale nel ricordare che c'è una etica e una morale che nella politica devono valere più che altrove, concetti che, evidentemente nel centrodestra si ascoltano malvolentieri. E, come IdV, torniamo a ribadire che un sindaco indagato per bancarotta fraudolenta non può continuare a rappresentare Prato. Salta agli occhi poi l'intervento sulla stampa di oggi di "Prato libera e sicura", una lista civica che sbandiera etica e legalità ma che appoggia un sindaco accusato di bancarotta fraudolenta, dimostrando di essere sconclusionata e incoerente. Questa pseudo lista civica accusa l'IdV di aver sporcato il centro con i propri volantini, allora ci preme sottolineare che non solo l'IdV è stato autorizzato da Sori e Questura per fare la manifestazione con la distribuzione di volantini ai cittadini nei quali traspariva l'invito al sindaco di uniformarsi ai valori dell'etica e quindi di dimettersi. Vogliamo precisare ai responsabili di questa lista civica, oramai di chiaro stampo berlusconiano (e ciò lo si evince dai termini utilizzati), che sono stati diffusi oltre 2000 volantini e molte persone che lo ricevevano, senza alcuna sollecitazione dei militanti alla manifestazione, hanno dichiarato tutti allo stesso modo: " ma non si vergogna questo sindaco a stare ancora li?" ed altri " si può firmare per mandarlo via?" Vogliamo ricordare che durante la settimana, il presidio di piazza del Comune è stato preceduto da un volantinaggio nei quartieri della città e che moltissime persone, all'atto di ricevere il volantino, hanno risposto tutte nei modi già citati. Dimostrare cecità alla volontà popolare equivale a non essere rappresentativi e se l' "antistoricità" imputataci dovesse equivalere alla rappresentanza dei valori dell'etica rispetto a quello degli affari, preferiamo essere antistorici. Da qui un invito agli esponenti di questa pseudo lista civica a scegliere se essere coerenti o conniventi!

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