sabato 21 maggio 2011

Petrella(Idv): Festa della Polizia con questure senza uomini e benzina agli sgoccioli



PRATO - Oggi viene celebrato il 159° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. In tutte le città d’Italia vengono fatti i resoconti dell’attività svolta nell’ultimo anno e si consegnano i riconoscimenti ai poliziotti che si sono messi in mostra in indagini ed interventi di sicurezza di particolare rilievo. A queste donne e a questi uomini in divisa che mettono a rischio la loro vita per garantire la sicurezza dei cittadini vanno gli auguri e le congratulazioni dell’Italia dei Valori. A loro che operano con grande professionalità e dedizione va il riconoscimento dei cittadini. Ma in questa giornata di festa per la Polizia di Stato non si può non rimarcare la situazione di grande difficoltà in cui versa il corpo per colpa di un Governo di centrodestra che a parole sostiene le forze dell’ordine e che è sempre pronto ad accaparrarsi i meriti per gli arresti eccellenti di mafiosi e camorristi, ma che di fatto taglia i fondi e riduce al lumicino gli organici.
In Toscana, in molte questure, si sono esaurite le scorte di benzina. A Firenze le auto fanno rifornimento ai distributori privati pagando con dei buoni (in pratica si chiede ai privati di fare credito allo Stato con dei pagherò); a Prato ci sono riserve per altri tre giorni poi anche qui i rifornimenti saranno fatti con i buoni, e la stessa situazione sta per verificarsi a Grosseto, Lucca, Massa, Livorno.
Con un nuovo provvedimento legislativo il Governo Berlusconi ha bloccato l’assegno di funzione, ovvero quel piccolo riconoscimento economico che veniva dato al compimento di quindici e ventisette anni di servizio in Polizia. Niente soldi per il personale delle forze dell’ordine ma grande sperpero di risorse per l’impiego dei militari nelle città. Un utilizzo che fin dall’inizio noi dell’Italia dei Valori abbiamo criticato perché i militari non hanno le competenze per l’ordine pubblico e perché la sicurezza non si raggiunge certo facendo passeggiare per strada pattuglie di due o tre militari accompagnate da un poliziotto o un carabiniere.
I dati ufficiali sui reati commessi nel 2010 e nei primi quattro mesi del 2011 forniti dalla Questura di Prato, città dove vengono impiegati da quasi due anni i militari – su espressa richiesta dell’amministrazione di centrodestra, con lo sperpero di centinaia di migliaia di euro - dicono che rispetto a un anno fa i reati sono aumentati del 2,3%. Sono passati da 13.371 a 13.681 con un aumento dei furti nelle abitazioni, delle estorsioni, delle rapine e dei tentati omicidi, tanto per indicare solo alcune delle voci col segno positivo. E’ questo un dato di fatto sul quale nessuno può dire il contrario. E’ un dato di fatto che dovrebbe far riflettere tutti coloro che hanno creduto di poter assicurare la sicurezza dei cittadini tramite l’impiego dei militari.
Il sindacato Siap ha già annunciato che, probabilmente, il 31 maggio prossimo porterà la protesta a Roma. Una manifestazione davanti ai palazzi del Governo per denunciare lo stato di abbandono in cui versano le questure che ogni giorno fanno i salti mortali per garantire la sicurezza dei cittadini e che presto, in Toscana, potrebbero trovarsi anche senza la benzina per le auto.
Pasquale Petrella
Responsabile Cultura IDV Toscana

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