sabato 21 maggio 2011

Caro Renzi ti restituisco lo straordinario (1,44 euro) di una maschera del Teatro Comunale



Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, scivola su una nuova buccia di banana. Il primo cittadino aveva accusato i dipendenti del Teatro Comunale di aver fatto uno sciopero strumentale in occasione della "prima" del Maggio Musicale Fiorentino, avvenuta lo scorso 28 aprile, per poter riscuotere lo straordinario. A rispondergli oggi è il marito di una delle maschere che in via provocatoria gli ha inviato un assegno di 1,44 euro relativo a quanto dovrebbe riscuotere sua moglie se dovesse esserle riconosciuto il suddetto straordinario. Ma leggiamo la lettera di Lanfranco Nosi, rintracciabile anche su Facebook.

Egregio sindaco,

Sono il marito di una delle trentacinque maschere di sala che giovedì 28 aprile scorso, insieme a tanti altri lavoratori del Teatro Comunale, hanno aderito alla - sacrosanta e fondata, almeno per una volta - protesta indetta... dalla CGIL in occasione della "prima" del Maggio Musicale Fiorentino.
Sono anche quello che ha aspettato la propria moglie fino all'una di notte fuori dall'ingresso di via Solferino, così come l'avevo aspettata fino a mezzanotte le sere precedenti. Perché è un lavoro fisicamente massacrante, e la stanchezza è pericolosa, di notte!
Le invio l'assegno allegato alla presente in quanto, pur avendo avuto più di una conferma che non scatterà alcuna maggiorazione, non vorrei che mia moglie passasse come una persona talmente attaccata a cotanto patrimonio - 1,44 euro, ovvero quanto mi risulta da una precedente busta paga la differenza tra un'ora ordinaria e un'ora di straordinario al 50% - da aderire ad uno sciopero "fatto ad arte, per far scattare lo straordinario" (cito da Repubblica.it della sera stessa). Non vorrei che si dica che possa aver partecipato a causare quel millantato "danno patrimoniale" alla Fondazione che Lei presiede, e che ancora oggi deve erogare il premio di produzione contrattualmente previsto ai lavoratori mentre organizza cene e aperitivi riservati ai facoltosi avventori della "prima".
Qualora, ed è molto probabile, che nella busta paga di mia moglie non risulti questo fantomatico "straordinario" - e dato che sembra sia stato deciso di non erogarli con le competenze di aprile - la prego di non disturbarsi a reinviarmi l'assegno: per quanto nella nostra piccola economia domestica in tempo di crisi anche i centesimi possan fare la differenza - noi, al contrario di Lei, non possiamo permetterci di pagare il biglietto in un palco per la prima di un'opera - lo faccia incassare pure dalla Fondazione, e si faccia girare l'importo. Potrebbe tornarLe utile per pagasi il biglietto per arrivare alla prossima fermata, ovvero ad Arcore.

Distinti saluti,

Lanfranco Nosi

p.s. Se la differenza tra l'ora ordinaria e il sempre fantomatico straordinario dovesse essere superiore alla cifra di 1,44 €, provvederò a girarle un altro assegno con la relativa differenza.

Pasquale Petrella
Resposabile Cultura IDV Toscana

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