sabato 5 febbraio 2011

Premio Santo Stefano, il sindaco Cenni mette in imbarazzo la città col ministro Brunetta


di Pasquale Petrella

PRATO – L’assessore regionale Cristina Scaletti è arrivata alle 9 e 55 insieme al prefetto di Prato Maria Guja Federico, al presidente della Provincia Lamberto Gestri e al vescovo monsignor Gastone Simoni; il ministro Renato Brunetta è arrivato alle 10 e 40… il sindaco di Prato Roberto Cenni (fra l’imbarazzo generale) alle 11,10 quando per tutti l’appuntamento per la consegna del Premio Santo Stefano era previsto alle 10.

Un’altra caduta di stile e di imbarazzo generale provocati dal sindaco del centrodestra di una città che davvero merita più attenzione e più impegno da parte del suo primo cittadino. A sottolinearglielo è stato lo stesso ministro Brunetta che spazientito per l’inusuale attesa, all’arrivo di Cenni , lo ha salutato mostrandogli l’orologio… come dire: svegliati prima la mattina. E Cenni è arrivato proprio quando il prefetto Maria Guja Federico a sua volta messa in grande dfifficoltà istituzionale verso il ministro per questa incredibile attesa, aveva dato disposizioni di cominciare comunque la cerimonia anche senza di lui.

Ma chissà se il sindaco di Prato è arrivato tardi perché non si è svegliato oppure perché sapeva che si sarebbe trovato comunque a disagio in una cerimonia in cui venivano premiate delle aziende di successo; aziende che – come è stato illustrato nella motivazione per l’assegnazione del riconoscimento - hanno tenuto duro nei momenti di grande crisi e che hanno saputo non solo mantenere le proprie posizioni nonostante il brutto momento internazionale ma hanno anche incrementato la propria attività. Aziende che non hanno delocalizzato ma che hanno pensato al territorio e ai propri dipendenti pratesi. Tutto l’opposto del sindaco imprenditore Roberto Cenni che si trova a fare i salti mortali sotto il peso di centosettantamilioni di debiti creati dalla sua azienda, la Sasch, per evitare il fallimento.

Il Premio Santo Stefano è stato consegnato nel Museo del Tessuto ed ha visto salire sul palco i rappresentanti delle aziende Gt200, Rifinizione Santo Stefano, Lanificio Ricceri e Gastronomia Toscana. Per loro e la città di Prato, l'assessore regionale Cristina Scaletti ha avuto parole di elogio.

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