venerdì 4 febbraio 2011

Federalismo, decreto irricevibile per Napolitano


di Pasquale Petrella
PRATO – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha scritto al presidente del consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi per far presente che non sussistono le condizioni per procedere all’emanazione del decreto legislativo sul Federalismo municipale. Decreto votato in gran fretta dal Consiglio dei ministri dopo la bocciatura avuta nella Bicamerale. Secondo il Presidente Napolitano non si è perfezionato il procedimento per l’esercizio della delega (art.2 legge 42 del 2009) che sancisce l’obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari. In pratica ha quindi respinto il decreto e certificato ancora una volta l’arroganza con la quale il Governo Berlusconi si pone di fronte alle regole democratiche. La doppia bocciatura del decreto sul federalismo municipale smaschera anche la goffaggine della Lega Nord che sta partecipando al declino del dragone e con esso cadrà. Il tentativo di forzare le regole era già palese ieri sera e il ministro Roberto Maroni lo aveva testimoniato con la sua presenza-assenza al tavolo del Governo. Un comportamento che lasciava trasparire fin da subito la sua visione di un altro fallimento in corso. Ma d’altronde lui è lo stesso che ha certificato che il presidente Berlusconi non ha violato alcuna regola la notte in cui ha telefonato in questura a Milano per far rilasciare la minorenne Ruby, dopo l’arresto per furto, e farla affidare a una prostituta.

Il federalismo municipale rappresenta davvero una opportunità per l’Italia, ma non è questo federalismo imposto violando le regole e delegittimando il Parlamento che serve agli italiani.
Quando la Lega deciderà di staccare la spina al Govenro Berlusconi sarà già troppo tardi. E' lo stesso popolo leghista che ormai non crede più nei suoi leader nazionali sempre più legati alle poltrone e sempre meno al territorio.

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