venerdì 10 dicembre 2010

SASCH, CENNI UN FREGOLI ALL'OTTAVA POTENZA

PRATO - Di mattina ha vestito gli abiti del sindaco ed ha incontrato in veste istituzionale l'assessore Simoncini insieme ai sindacati per fare il punto sulla crisi della Sasch; di pomeriggio ha cambiato abito ed ha indossato quelli di imprenditore ed ha partecipato ad un nuovo incontro fra la proprietà della Sasch, e il solito assessore regionale. Un'ora dopo quando era previsto il terzo incontro della giornata con seduti al tavolo, l'assessore Simoncini, le istituzioni, la proprietà della Sasch ed i sindacati, Roberto Cenni si è vestito metà da sindaco e metà da imprenditore e un po' è stato seduto dalla parte del tavolo riservato alla proprietà e per un po' dalla parte di quella riservata alle istituzioni.
Nella tragedia dei centosettanta milioni di debiti accumulati dalla Sasch, dei quattrocento lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, delle decine e decine di aziende dell'indotto che rischiano a loro volta il tracollo, siamo alle comiche con il fregoli Roberto Cenni, un uomo per tutte le circostanze. Resta da chiedersi come abbia potuto l'assessore Simoncini prestarsi a questa situazione ridicola provocata dal sindaco di Prato, Roberto Cenni che ha fatto la faccia di cera quando l'assessore regionale ha cercato di capire come si sia potuto creare un debito così elevato senza che venissero presi dei provvedimenti molto tempo prima. Il conflitto di interessi per Roberto Cenni imprenditore e Roberto Cenni sindaco è più che evidente.
Come è evidente che il debito prodotto dalla sua azienda ricadrà sulla collettività mentre lui e la sua famiglia potranno ricominciare con una newco. E’ legittimo tutto questo? E’ moralmente giusto che a fare tutto questo sia un personaggio che oltre a fare l’imprenditore fa anche il sindaco? Nell’era del berlusconismo non possiamo stupirci più di nulla. Ma indignarsi sì e pretendere che tutte le forze politiche premano perché Roberto Cenni si dimetta da sindaco non avendo più i necessari requisiti etici per poter rappresentare la città.

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