PRATO – Mentre il Pdl e la Lega Nord si apprestano a brindare al primo anniversario della loro vittoria nelle amministrative di Prato, il bollettino criminale di quest’ultimo weekend sembra quello di una cittadina sudamericana. Un cinese ucciso e uno ferito a colpi di pistola nel macrolotto, un altro orientale accoltellato a San Paolo, case, ville ed appartamenti sventrati e depredati dai ladri, scippi, risse e violenze varie. Insomma è il classico weekend che dimostrat che chi ha illuso i pratesi annunciando di avere la bacchetta magica per risolvere i problemi di sicurezza nella nostra città ha fallito miseramente. E tanto più adesso che è passato un anno da quando Cenni ed i suoi politici del centrodestra hanno preso in mano le redini della città.
La sicurezza a Prato è un problema reale di cui governo nazionale e locale non tengono conto. Le prove stanno nella dispersione delle forze di polizia impegnate in compiti assurdi, dequalificanti e mirati solo a fare pubblicità per una serie di politici che mirano a realizzare consensi sulla base della emotività popolare. Nei nove punti che l'IDV di Prato chiedeva al ministro dell'Interno Maroni vi era anche quello relativo al potenziamento degli apparati investigativi che invece subiscono flessioni notevoli per la mancanza di operatori a vario titolo (agenti e ufficiali di polizia giudiziaria) mentre crescono e si diffondono, a spese della comunità, i militari che passeggiano per le vie della città al solo fine di far percepire ai cittadini che la politica della città è cambiata! E infatti ce ne siamo accorti : il crimine aumenta, il modello di sicurezza è stato modificato a danno degli utenti! Un interprete cinese impegnato nelle intercettazioni telefoniche, strumento essenziale alle indagini e che il governo sta riducendo di gran lunga, guadagna solo 4 euro l'ora e per giunta tale interprete deve essere reperito per le amicizie personali che i poliziotti e gli investigatori in generale, hanno con l'ambiente. La criminalità organizzata, in questa città, ha posto le radici attraverso l'ingente investimento di capitali, droga e l'assunzione di esercizi pubblici con metodi mafiosi e attraverso intestazioni fittizie al punto di essere paragonata quasi ad un istituto bancario in un momento in cui le banche restringono i crediti che invece concedono i mafiosi a tassi usurai. La sezione criminalità organizzata e straniera della Questura di Prato è composta solo da sette persone che devono interessarsi degli eventi delittuosi commessi nel territorio pratese da parte di tutte le comunità straniere e quella nazionale con un carico di lavoro notevolissimo e impossibile! E di tutto ciò? Non se ne parla! E' importante per questa giunta, che non dialoga con le comunità presenti sul territorio, parlare male solo dei cinesi e di chi fa la pipì sui muri. L'Italia dei Valori di Prato non vuole criticare in modo sterile, ha presentato il programma di intervento, anche se sintetico, al ministro dell'Interno ma nulla è cambiato e nessuna risposta è stata data! A questo punto diciamo con forza : attenzione centro destra, con questo modo di fare del tutto pubblicitario, rischiate di ostruire quella normale attività di contrasto al crimine la cui recrudescenza è sotto gli occhi di tutti.
lunedì 14 giugno 2010
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