giovedì 14 gennaio 2010

SICUREZZA, I DIECI PASSI INDIETRO DEL CENTRODESTRA PRATESE




PRATO – Trenta poliziotti, dieci carabinieri e dieci finanzieri più il potenziamento del personale dell’Ispettorato del Lavoro. Niente rinnovo dell’impiego dei militari per altri sei mesi, così come pure era stato paventato dal Centrodestra. Se questa è la richiesta che il sindaco Cenni farà al Ministro Dell’Interno Maroni nell’ambito del rinnovo del Patto sulla Sicurezza, allora possiamo dire che il Centrodestra non ha fatto uno, ma dieci passi indietro sulla sua politica senza senso, messa in atto in questi sette mesi, per dare sicurezza ai pratesi. Una scelta scellerata e oggi bocciata da loro stessi che non hanno voluto raccogliere i consigli di chi, come l’Italia dei Valori, proponeva già un anno fa più personale delle Forze dell'ordine, quando il centrodestra si spendeva per la presenza in città delle ronde e dei militari. Due boutade propagandistiche che sono servite solo per gettare fumo negli occhi ai cittadini che in questi sette mesi hanno visto aumentare i furti nelle abitazioni, i furti di ciclomotori e di macchine, lo sfruttamento della prostituzione e tanti altri reati.

Quanto alla richiesta che venga realizzato un Cie (Centro identificazione ed espulsione) in Toscana, Cenni non ha saputo leggere quanto emerso dalle circoscrizione cioè dal popolo pratese: tre circoscrizioni su cinque, chiamate ad esprimersi su questo argomento da esponenti del centrodestra, hanno bocciato l’idea.

Se il sindaco Cenni porterà avanti questa proposta al Ministro Maroni sappia che lo farà andando contro quello che vuole la maggioranza dei pratesi. E, a questo proposito, Italia dei Valori vuol ricordare a Cenni che l’assessore Regionale, Salvadori, in una sua visita a Prato disse di poter essere favorevole alla sua realizzazione, purchè Prato indichi sul proprio territorio il luogo dove vuole far costruire il Cie che - sia ben chiaro ai pratesi - raccoglierà i clandestini trovati in ogni parte d’Italia e non solo a Prato, esattamente come avviene per quelli già esistenti nelle altre regioni. E quindi, la domanda provocatoria lanciata dell’assessore regionale Salvadori, IDV la gira di nuovo al sindaco Cenni: visto che chiedi la realizzazione di un Cie, dì ai pratesi in quale zona di Prato lo vorresti far costruire perché il ministro Maroni potrebbe rispondere con la stessa domanda e a quel punto non potrai tirarti indietro.

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