PRATO - Una strada o una piazza dedicati a Bettino Craxi? No, grazie. Italia dei Valori non può che essere critica contro la proposta del segretario dei Socialisti riformisti, Alessandro Zella, che ha scritto al sindaco Cenni affinché l'amministrazione comunale dedichi una piazza o una strada all'ex segretario del Psi.
Italia dei Valori ha pietà dei morti, ma nessuna pietà per chi mente. Celebrare il decennale della scomparsa di Bettino Craxi e dedicargli una strada o una piazza significa omaggiare un latitante, pluricondannato e corrotto che, commettendo innumerevoli reati, ha rovinato sia la credibilità del Paese che quella delle Istituzioni.
IDV vuole ricordare a tutti coloro che fossero di memoria corta che
Craxi non era una persona in esilio, bensì un latitante. Nessuno lo ha cacciato. E' lui che è fuggito per non rispondere delle sue azioni davanti alla giustizia. E' scappato via perché è stato condannato con sentenza penale passata in giudicato. Era accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti.
Zella parla di un grande statista. Ma quale? Quello che con la DC della Prima Repubblica ha indebitato oltremodo le casse dello Stato?
Quello che ha dato la possibilità ad una classe imprenditoriale di crescere non in ragione delle proprie capacità imprenditoriali ma delle mazzette che pagava? Allora, se proprio vogliamo dedicare una strada o una piazza a Craxi è bene che sulla targa, sotto al nome di Bettino Craxi, venga scritto anche quel che era "politico, corrotto, latitante".
Al segretario dei Socialisti riformisti, Alessandro Zella, Italia dei Valori propone di dedicare una sala di uno dei propri circoli a Craxi ma di non disturbare l'amministrazione comunale e i pratesi con i ricordi di chi è scappato dall'Italia per non rispondere delle sue azioni davanti alla giustizia celebrata in nome del Popolo Italiano.
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