domenica 29 novembre 2009
UNA CITTADELLA UNIVERSITARIA AL POSTO DEL VECCHIO OSPEDALE
PRATO – No alla speculazione edilizia, no alla cementificazione indiscriminata dell’area del vecchio ospedale, una volta che verrà abbandonato per il nuovo. L’Italia dei Valori ha un sogno: veder sorgere in quell’area una cittadella universitaria.
La proposta dell’IdV di Prato per la riorganizzazione di quella struttura è quella di trasformarla in cittadella universitaria circondata da un ampio giardino sulla falsariga dei college universitari inglesi.
Realizzare un simile progetto da una parte riqualificherebbe l’intera area, dall’altra porterebbe notevoli ricadute sotto il profilo di benefici culturali ed economici per l’intera città grazie all’arrivo di centinaia e centinaia di studenti da altre parti d’Italia.
Per fare questo è ovviamente necessario intraprendere un cammino condiviso con Firenze e con l’Università degli Studi affinché si pongano le basi per portare a Prato un corso universitario. Pensiamo ad esempio alla Facoltà di Economia e Commercio che ha una diretta relazione, per le materie insegnate con la realtà economico industriale di Prato.
La cittadella universitaria oltre a dover avere aule, uffici, biblioteche e mensa e quanto altro serva ai fini della facoltà, dovrebbe garantire un certo numero di appartamenti da destinare, con affitti calmierati, agli studenti fuori sede che ne facciano richiesta.
Portare a due passi dal centro storico un migliaio di studenti universitari significherebbe creare un notevole indotto con ritorni economici per tutte le tipologie di negozi che vi si trovano lì presenti oltre a richiederne le aperture di nuove, prettamente legate alle esigenze degli ospiti della cittadella. Sarebbe un progetto che rilancerebbe l’economia pratese e porterebbe a dare un impulso notevole alla città.
Pensiamo inoltre ai possibili scambi di studenti con università straniere e all’arrivo a Prato anche di un nuovo flusso turistico.
L’organizzazione di convegni, seminari e altre attività similari di altissimo livello rappresenterebbe l’ulteriore passo per lanciare Prato a livello mondiale.
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