Prato – Chapeau al sindaco Cenni. Sì, tanto di cappello in termini di coerenza al primo cittadino di Prato che intervistato da Repubblica dichiara che lui non lo avrebbe mai fatto costruire il centro commerciale di Capezzana. Anzi, aggiunge che ora si trova a dover “dipanare la matassa… con la crisi che sta vivendo il commercio nel centro storico credo non ci fosse proprio bisogno di creare ancora sfiducia nel futuro dei piccoli negozianti”.
E allora il signor Cenni ci spieghi come fa a giustificare e a far capire ai negozianti del centro storico che nel Parco Prato c’è andato anche lui con la Sasch? Lui il negozio fino a tre anni fa lo aveva nella centralissima via Cesare Guasti a due passi dal Palazzo Comunale, e ora che dice di voler rilanciare il centro storico e fa cotanti proclami sui giornali, in realtà si scopre che è lui il primo a dare il cattivo esempio e ad andare ad inaugurare un negozio Sasch nel nuovo centro commerciale, quello che potrebbe dare la mazzata finale ai negozianti pratesi già penalizzati dall’arrivo negli anni scorsi del Centro commerciale I Gigli a Campi Bisenzio e Carrefour nel comune di Calenzano.
Chapeau signor Cenni, sei riuscito a fare il bis nel dare un cattivo esempio ai pratesi: solo due mesi fa hai chiesto la cassa integrazione per alcuni dipendenti del tuo gruppo motivando che avevi la necessità di spostare, anzi no, di globalizzare la produzione in Cina e oggi cerchi di convincere gli altri ad investire o di resistere con i loro negozi in centro, disprezzando i centri commerciali, ed intanto vai ad aprire un tuo negozio proprio lì. I cittadini di Prato meritano una maggiore coerenza da parte del proprio sindaco.
giovedì 12 novembre 2009
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