martedì 6 ottobre 2009
AUMENTANO LE RICHIESTE DI CASSA INTEGRAZIONE, SERVE UNA POLITICA ECONOMICA PIU' INCISIVA
PRATO - Aumenta in settembre il ricorso alla cassa integrazione, anche se si tratta del mese con la crescita congiunturale (settembre su agosto) più bassa degli ultimi cinque anni. In valore assoluto il numero di ore di cassa integrazione autorizzate - fa sapere l'Inps - aumenta sia nei confronti del settembre 2008 (+437,05%), sia nei confronti del mese di agosto 2009 (+95,30%). Nel dettaglio, spiega l'Istituto di previdenza, il mese di settembre ha fatto registrare richieste per 104,9 milioni di ore di cassa integrazione, contro i 19,5 milioni del settembre 2008: poco più di 69 milioni di ore per la cassa ordinaria (cigo), 19,5 milioni di ore per la cassa straordinaria (cigs), e 16,2 milioni di ore per la cigs in deroga, che rappresenta il fattore di crescita più dinamico di tutto il sistema, e sostanzialmente di impossibile confronto con lo scorso anno: con la deroga si è allargata di fatto la cig a una platea di aziende e lavoratori che prima non poteva accedere all'ammortizzatore socialeIl quadro che emerge da questa relazione dell'Inps è quello di un Paese in cui le aziende continuano a trovarsi in difficoltà e a chiudere. Il trand purtroppo è in crescita e l'uscita dal tunnel sembra ancora molto lontano. E' evidente che servono strumenti economici ancora più importanti di quelli messi in atto dall'attuale Governo. Una politica economica seria dovrebbe cercare di essere vicina alle aziende per comprenderne le problematiche e cercare di risolverle. Ma questo è un tasto difficile da toccare per Berlusconi&C. La Regione Toscana sta facendo una oeprazione molto interessante: il governatore Claudio Martini ha deciso di convocare i rappresentanti dei vari istituti bancari presenti nella Regione per un confronto aperto e per chiedere ancora una volta che le banche aprano il cordone delle loro borse per aiutare le imprese. Il momento è difficile ma solo se tutti danno il proprio contributo se ne potrà uscire. E il contributo più importante in questo momento lo possono dare proprio le banche concedendo i fidi alle aziende.
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