mercoledì 5 agosto 2009

OTTOCENTO ADESIONI SU FACEBOOK PER IL NO AI MILITARI

PRATO - Sono quasi ottocento le adesioni già raccolte in meno di una settimana su Facebook dai due gruppi che contestano la decisione della Giunta Cenni di far arrivare i militari a Prato.

“Prato militarizzata? No grazie” e “Io amo Prato senza ronde e senza militari” stanno raccogliendo adesioni e commenti di critica verso questa iniziativa che viene vista come fumo negli occhi dei pratesi. In città non esiste una emergenza sicurezza e quella dei militari è solo un bluff. A denunciarlo c’è anche l’onorevole Roberto Rao eletto nelle liste di quella Udc che a Prato è ormai in guerra in Provincia col Pdl, mentre in Comune va d’accordo e non si capisce il perché. O forse lo si intuisce visto che il suo assessore Roberto Caverni ha origini politiche in Forza Italia. Comunque tornaNdo all’onorevole Rao, questa la sua dichiarazione: "… sulla sicurezza dei cittadini siamo ancora una volta di più a sostenere le ragioni delle forze dell'ordine, polizia e carabinieri ai quali questo governo continua a tagliare risorse per uomini e mezzi. I militari nelle città a questo punto non sono l'ausilio da tutti auspicato, ma la foglia di fico dietro la quale nascondere i tagli a chi è costituzionalmente preposto alla sicurezza pubblica".
L’Italia dei Valori si augura che questa dichiarazione dell’onorevole Rao venga recepita anche dal suo partito a Prato e che Antonio Longo e Roberto Caverni presenti in Consiglio Comunale per l’Udc prendano pubblicamente le distanze dalla decisione assunta dal sindaco e da quanti hanno fatto la propria campagna elettorale puntando sull’accrescere le paure e le insicurezze dei cittadini distogliendo così l’attenzione dai problemi veri della città e cioè da quella crisi economica che sta flagellando aziende e famiglie.

L’Italia dei Valori ritiene che la sicurezza si possa garantire solo dando più uomini e mezzi alle Forze dell’ordine già esistenti e preoccupandosi di garantire il presente ed il futuro economico della città. Obiettivi sui quali la Giunta Cenni non ha saputo mettere in cantiere ancora nulla di interessante.

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