giovedì 2 aprile 2009

CONTRIBUTO DELL'IDV AL PROGRAMMA DI COALIZIONE/13

NUOVE POVERTA’ -
In tempi di crisi economica sembra quasi normale parlare di problematiche derivanti dall’indebitamento, leggiamo molte ricette per superare questo momento critico ed altrettanti proclami e prese di buona volontà per aiutare chi soffre di quella oscura malattia che si chiama disagio economico, anticamera a volte del fenomeno più grave dell’usura.
E’ compito della P.A. vigilare affinché il problema del sovra indebitamento non si trasformi nell’arricchimento facile di associazioni malavitose e di personaggi atti all’usura .
Opportuno sarà attivare presso l’URP Multiente uno sportello di ascolto per cittadini in difficoltà economiche e problemi di sovra indebitamento, per realizzare un presidio istituzionale che sia monito a chiunque speculi sul disagio economico determinato dalla crisi e stimolare i cittadini a denunciare ogni forma di sopruso.
Un vero presidio contro la criminalità organizzata che proprio nei momenti di grave crisi economica, trova terreno fertile per i suoi affari facendo leva sul bisogno e sulla solitudine in cui i cittadini si rinchiudono.
Sarà indispensabile attivare un tavolo istituzionale permanente con la Prefettura per valutare insieme quali interventi adottare presso gli istituti bancari per invitare gli stessi a politiche di credito sociale.
Molto probabilmente, se tali fenomeni non saranno governati e controllati, le 'famiglie in affanno di oggi costituiranno i nuovi poveri di domani.
Questo implica che dobbiamo tenere conto della multidimensionalità del fenomeno. Precarizzazione del lavoro, contrazione del Welfare lacerazione dei rapporti familiari che comporta la perdita di un luogo di compensazione per le fasce deboli. Non ultimo il fenomeno della stigmatizzazione dei ‘nuovi poveri e il senso di ‘vergogna’ che accompagna le famiglie in tali circostanze , vanno ad alimentare quel senso estremo di sfiducia e depressione che va a coinvolgere la comunità tutta. Di fronte a tutto questo la P.A. non può rimanere cieca. Dovranno quindi essere approntati strumenti di sostegno alle famiglie su più piani:
in Collaborazione con la Regione la possibilità di detrazione dell’Imposta addizionale sulle bollette nei casi a reddito basso utilizzando l’indicatore ISEE, la previsione di un contributo per il pagamento delle utenze oltre alla possibilità di rateizzazione già presente
L’Ente locale dovrà farsi mediatore presso le banche affinché nei casi di impossibilità di pagamento delle rate , si possa sospenderne i l pagamento per un tempo determinato senza il rischio di perdere l’abitazione
Riteniamo inoltre indispensabile che l’A.P. si adoperi perché la conoscenza e l’uso dei servizi sia di facile accesso per tutti.
Sperimentare progetti integrati e non solo sulle emergenze avendo cura di valutare ex post non solo la correttezza della spesa ma soprattutto l’efficacia e l’efficienza dell’intervento. Se i risultati sono positivi trasformare il progetto in servizio.
Chiediamo fermezza nel controllo degli sprechi e vitalità intellettiva: il sociale non deve essere “dopato” da finanziamenti pubblici ma deve creare sinergie e alleanze culturali nuove per realizzare progettualità anche con risorse private.

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