giovedì 14 maggio 2020

Soldi all'ospedale e alle famiglie ma non a esercenti e aziende, l'errore della Fondazione


Trecentomila euro per l’acquisto di attrezzature mediche per l’ospedale Santo Stefano. Bravi. Trencentomila euro con costituzione di un fondo da finanziare anche con donazioni di privati  per sostenere i cittadini e le famiglie in difficoltà economiche. Bravi.
  Zero euro per finanziare il fondo Prato Riparte per aiutare quegli artigiani e commercianti che a causa della chiusura per l’emergenza coronavirus rischiano di non riaprire la bottega per mancanza di quel minimo di liquidità necessaria alle prime incombenze. Peccato.
La Fondazione Cassa di risparmio di Prato ha commesso un errore (un altro e mi auguro che ci ripensi), nascondendosi dietro uno “Statuto che non ha fra le proprie finalità benefiche quella di sovvenzionare artigiani ed esercenti in difficoltà”. Una giustificazione forse giuridicamente valida ma eticamente e strategicamente sbagliata.  A chiedere di partecipare in prima persona al finanziamento del fondo  Prato Riparte era stato il comitato di Prato di Azione che vorrebbe dare vita a questa iniziativa per offrire liquidità alle piccole e medie imprese (bar, ristoranti, aziende di piccole dimensioni…) col solo obbligo di restituire quanto ricevuto e quindi senza interessi, a cominciare dal secondo anno.
Il rifiuto è stato a mio parere eticamente sbagliato perché  anche in questo caso si tratta di andare ad aiutare soggetti che sono in difficoltà economica, e lo è stato anche a livello strategico perché se non si aiuta chi salvandosi può poi offrire anche lavoro allora vuol dire che pensiamo di avere sempre e solo persone e famiglie bisognose da assistere senza porre le condizioni affinché possano mantenersi da sole trovando un lavoro.
Mi auguro che la Fondazione sappia trovare nel proprio Statuto la via giusta per finanziare anche quella categoria che rappresenta la spina dorsale della sua stessa esistenza. Senza le piccole e le medie aziende cosa farebbero le banche?  

Nessun commento:

Posta un commento