PRATO. Vedere le immagini di quanto successo nell'asilo nido di Grosseto dove sono state indagate sei maestre; ricordarsi il caso dell'asilo Cip e Ciop di Pistoia e scoprire che a Prato si stanno per fare dei bandi per assegnare degli asili nido comunali a delle cooperative non può non farci scattare un campanello di allarme. Campanello già scattato nelle famiglie dei bambini iscritti a quegli asili nido e che stanno fortemente contestando la scelta dell'Amministrazione comunale. Una scelta ovviamente dettata da questioni economiche ma se una delle conseguenze potrebbe diventare, non quella di Grosseto o di Pistoia che non vogliamo nemmeno arrivare ad ipotizzare, bensì anche solo quella della cooperativa Agorà Toscana che ha in gestione le Rsa di Paperino a Prato, Cicignano a Montemurlo e 65 anziani assistiti a domiciliio nella Provincia pratese per conto della Società della salute e del Comune, e che non paga da circa tre mesi gli stipendi ai cento dipendenti, allora è importante che il campanello di allarme scatti.
Già quando scoppiò il caso dei malatrattamenti nell'Rsa di Narnali come Scelta civica avevamo chiesto una commissione di vigilanza permanente per verificare il lavoro delle cooperative che operano per conto del pubblico. Non possiamo non rinnovare l'invito all'amministrazione comunale affinchè si adoperi per costituirla.
Infine invitiamo l'amministrazione a verificare fino in fondo se la decisione di affidare in gestione alcuni asili nido comunali sia la scelta più giusta e a rendere trasparente le motivazioni per cui hanno spinto ad affidare alle cooperative quegli asili nido già individuati dall'amministrazione comunale e non altri.
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