martedì 6 maggio 2014

Saranno eletti Scilipoti e Razzi a Prato? No grazie

PRATO. Saranno eletti Razzi e Scilipoti a Prato? No grazie. Ma il rischio è forte. Basta pensare che nel 2008 un gran numero di cittadini, in buona fede, pensava di votare Antonio Di Pietro ed elesse al parlamento Razzi e Scilipoti. Nelle successive elezioni del 2013 un'altra grande quantità di cittadini, in buona fede, pensando di votare per Silvio Berlusconi ha nuovamente eletto Razzi e Scilipoti. Questo a Prato non deve succedere e non perchè non sono candidati Razzi e Scilipoti ma perché i pratesi devono capire che possono trovarsi il Razzi o lo Scilipoti di turno se si limiteranno a mettere solo e soltanto la croce su un simbolo pensando così di dare il voto a Grillo o a Berlusconi o a Renzi o alla Giannini. La realtà, è bene che i pratesi lo sappiano, dopo il 25 maggio ad amministrare Prato non ci saranno nè Grillo, nè Berlusconi, nè Renzi, nè Giannini, nè nessuno dei vari segretari o leader dei partiti che partecipano alla competizione elettorale. Quindi per evitare di trovarsi lo Scilipoti o il Razzi di turno, il mio invito ai cittadini pratesi è di usare la preferenza. Ovvero di scrivere il nome del candidato consigliere comunale che vorrebbero che fosse eletto. E per farlo bisogna informarsi, conoscerli e comprendere se meritano la nostra fiducia o meno. Non è dando un voto di protesta o di convinzione solo su un simbolo che si fa il bene di Prato, occorre indicare i nomi dei candidati. Mai come in questo momento Prato ha bisogno di gente preparata. Di gente che conosce i problemi della città e che propone soluzioni fattibili. I venditori di fumo lasciamoli fuori della porta. Grillo, Berlusconi, Renzi, Giannini lasciamoli stare. Se vogliamo Razzi e Scilipoti prendiamoci la responsbailità di farlo mettendo sulla scheda il loro nome e poi, se dovessero essere eletti, guai se qualcuno avrà da lamentarsi. Il male voluto non è mai troppo. Io sono per Scelta per Prato. Una scelta col cuore. Sono candidato e sono pronto a confrontarmi e a farmi conoscere da chiunque voglia dare una preferenza motivata e non dettata da simboli o segretari nazionali. Per i prossimi cinque anni affidiamo Prato a gente che sa ascoltare e che sappia prendere decisioni per il bene della comunità intera.

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