sabato 15 ottobre 2011
Sottopasso di via Ciulli, la Procura sbugiarda l'Amministrazione di Centrodestra
PRATO - Il procuratore della Repubblica di Prato ha dichiarato pubblicamente che il Comune guidato da un’amministrazione di centrodestra (Pdl+Udc+Lega Nord+Fli) con a capo il sindaco Roberto Cenni non ha presentato alcuna richiesta di dissequestro del sottopasso di via Ciulli dove oltre un anno fa morirono annegate tre donne orientali. Con questa dichiarazione del procuratore capo Piero Tony la giunta di Prato è nuda di fronte alle proprie responsabilità: dopo dodici mesi e dieci giorni non è stata capace di presentare un progetto di messa in sicurezza del sottopasso e non ha avuto neppure il coraggio di presentare domanda di dissequestro. E se fino ad oggi la risposta degli amministratori circa i ritardi della riapertura del sottopasso venivano addossati alla magistratura che stava facendo le indagini e lo aveva sequestrato, ora sappiamo che è una bugia. I residenti di Narnali, Galciana e di tutti coloro che circolano in quella zona e che da un anno sono costretti ad enormi sacrifici, è bene che sappiano che la procura di Prato addossa le responsabilità di questi disagi all’amministrazione comunale. Una responsabilità che da sempre è stata percepita come tale dai cittadini, senza che arrivasse la conferma della Procura. E ora si comprende bene anche come mai la fiaccolata di mercoledì 5 ottobre, nell’anniversario della tragedia, organizzata dall’associazione Narnalinsieme sia stata non solo boicottata dagli amministratori del comune ma anche denigrata: chi partecipa a quella fiaccolata dovrebbe vergognarsi, ha dichiarato più di un esponente del centrodestra. Oggi, alla luce delle dichiarazioni del procuratore Tony, diciamo a gran voce che a vergognarsi deve essere questa amministrazione di centrodestra incapace di dare risposte, incapace di risolvere i problemi dei cittadini. Un anno di bugie per nascondere l’incapacità di presentare un piano di recupero del sottopasso. Il procuratore Tony si è detto disponibilissimo al dissequestro, ma serve quantomeno una domanda da parte del Comune.
L’Italia dei Valori chiederà ufficialmente in Consiglio Comunale spiegazioni su come mai ci sia stato tutto questo ritardo e, soprattutto, pretenderà che l’amministrazione presenti domanda di dissequestro con un adeguato progetto di messa in sicurezza.
Pasquale Petrella
Segreteria Italia dei Valori - Prato
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