sabato 29 ottobre 2011

L'assessore Silli, sulla partecipazione dei cittadini, dimostra di essere solo un burocrate

PRATO – La qualità del burocrate non sapevamo ancora che ce l’avesse. E adesso sappiamo che ha anche quella. L’assessore Giorgio Silli sembra avere la testa più concentrata su Roma che su Prato. Si vanta di saper parlare cinque lingue ma di sicuro non ha il dono di saper ascoltare chi parla in italiano. Sulla vicenda del prolungamento di via della Pace fra Narnali e Viaccia sono state già fatte due assemblee pubbliche nella parrocchia di Viaccia, alla prima era presente anche lui con l’assessore Roberto Caverni. Due assemblee che hanno deliberato all’unanimità dei presenti che il progetto approvato dalla commissione Urbanistica col prolungamento di via della Pace solo fino a via Aspromonte non si deve fare. Nessuno tocchi il giardino della scuola Rodari di Viaccia. Ma durante le assemblee è stato fatto presente anche che l’amministrazione dovrebbe attivarsi per assumere come prioritaria la realizzazione del prolungamento di via della Pace così come previsto nel progetto originario e cioè con il prolungamento fino a via Anita Garibaldi e con l’auspicio di proseguirla addirittura fino alla tangenziale di Oste. Infrastruttura essenziale soprattutto adesso che in quella zona sta nascendo anche il nuovo ospedale. Concetti che evidentemente al consulente del ministro Giancarlo Galan sono entrati da un orecchio ed usciti dall’altro, troppo concentrato com’è a studiare i passi da fare per trasferirsi a Roma.
Nonostante i cittadini siano tutti concordi su questa linea, l’assessore Silli ha chiesto di “leggersi le tre paginette” sul regolamento comunale sulla partecipazione e di aprire un tavolo. Premesso che le paginette (come le ha definite l’assessore Silli in assemblea a Viaccia) non sono tre bensì venticinque, e premesso che i cittadini di Viaccia e Narnali hanno comunque deciso di fare i passi che il burocrate Silli ha chiesto, sa di beffa adesso sentirsi dire sui giornali dall’assessore che “non è arrivata alcuna richiesta di apertura del tavolo come prevede il regolamento”. Con questa battuta infelice il burocrate ha sconfessato la buona volontà dei cittadini che pur essendo tutti concordi nel dire no al progetto parziale del Comune e sì al progetto iniziale e complessivo di prolungamento di via della Pace fino a via Anita Garibaldi, hanno inviato una email già il 25 ottobre scorso, come da regolamento, per l’apertura online del tavolo. Domanda subito dopo anche protocollata. Ma al burocrate evidentemente manca ancora qualche passaggio per ritenersi soddisfatto.
Come residenti nella zona interessata dal progetto ci riteniamo insoddisfatti e delusi dall’atteggiamento dell’assessore Giorgio Silli. E questa ovviamente non vuole essere una polemica ma solo un invito all’assessore ad ascoltare di più i cittadini.

I residenti nella zona interessata dal progetto
Pasquale Petrella (Segreteria provinciale IDV Prato)
Monia Faltoni (Consigliere provinciale e in Circoscrizione Ovest Pd)

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