giovedì 7 aprile 2011

Migranti, il vescovo Simoni dà uno schiaffo all'Amministrazione di centrodestra


PRATO – Il vescovo di Prato, monsignor Gastone Simoni dà uno schiaffo all’amministrazione di centrodestra. Mentre l’assessore Pdl del comune di Prato, Giorgio Silli, con delega alle politiche di integrazione, ha fatto sapere senza troppi giri di parole al ministro Roberto Maroni che il comune di Prato mai avrebbe accolto i profughi del Nordafrica che da settimane stanno sbarcando sull’isola di Lampedusa, oggi monsignor Gastone Simoni, turbato dalle tragedie che tutti i giorni si consumano nel Mediterraneo fra le sponde della Libia e la Sicilia, con grande coraggio e senso di cristiana solidarietà ha dichiarato che come Diocesi è pronto ad ospitare in via temporanea un piccolo gruppo di quei migranti particolarmente bisognosi, si pensa in particolar modo a famiglie, mamme e bambini provenienti dalle zone di guerra e di carestia . Il vescovo di Prato con questa decisione non vuole assolutamente creare una polemica col Comune né tantomeno l’Italia dei Valori vuole strumentalizzare le parole e la decisione di monsignor Gastone Simoni.

Premesso questo non posso però non rilevare lo schiaffo che il vescovo ha dato all’assessore Giorgio Silli e al sindaco di Prato Roberto Cenni, gli unici amministratori in Toscana che hanno deciso di non collaborare con quel Governo che fa parte del loro stesso schieramento e che si è speso e non poco perché tutte le Regioni e tutti i comuni dessero una mano per cercare di risolvere la grave situazione che si è creata e si sta tuttora vivendo a Lampedusa. «Prato è già la Lampedusa di terra ferma», avevano dichiarato il Pdl e l’assessore Silli per giustificare la decisione di dire no alla disponibilità ad accogliere un piccolo gruppo di quei migranti. Ma il vescovo oggi li ha redarguiti. «La nostra Chiesa non può chiudere il cuore, e neppure Prato può chiuderlo , di fronte alle tragedie di tanta povera gente. Di fronte alle drammatiche immagini dei naufragi di massa il vescovo Simoni - si legge in una nota - esprime solidarietà fattiva e promuove una messa in suffragio e preghiera in tutta la Diocesi».

Questo ennesimo contrasto fra la Chiesa e l’Amministrazione di centrodestra che guida la città di Prato non fa che confermare che c’è più di un argomento sui quali c’è disaccordo di vedute. Un particolare che non potrà sfuggire a quell’elettorato cattolico che in massa ha deciso di sostenere durante la campagna elettorale di due anni fa il centrodestra.


Pasquale Petrella

Segreteria Provinciale IDV Prato

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