mercoledì 29 dicembre 2010

IL 2010 SI CHIUDE CON LA BOCCIATURA DEL SINDACO DA PARTE DELLA SUA STESSA MAGGIORANZA



PRATO - Un fallimento come imprenditore e il caso Sasch lo sta a dimostrare; un fallimento come sindaco e la sconfessione ricevuta nell’ultimo consiglio comunale anche dal Pdl, il partito di maggioranza che lo sostiene, lo sta a confermare.
Per Roberto Cenni eletto sindaco un anno e mezzo fa grazie ai voti di una minoranza di cittadini pratesi, il 2010 si sta per chiudere nel peggiore dei modi: a bocciarlo non è l’Italia dei Valori, che pure di critiche ne avrebbe da fare e ne ha fatte già tantissime, bensì la sua stessa maggioranza.
Sul fronte imprenditoriale sta facendo i salti mortali perchè l'azienda di famiglia non fallisca trascinata nel tunnel dell'oblio da un debito di centosessanta milioni di euro che, forse, riuscirà a salvare solo grazie all'aiuto delle istituzioni e quindi grazie ai soldi dei tanti cittadini onesti che hanno pagato le tasse e debiti non ne hanno fatti facendo una gestione oculata delle proprie attività.
Sul fronte politico, la delegittimazione sua e della giunta da parte del Pdl che ha votato insieme al centrosinistra sul documento presentato da Futuro e Libertà circa l'affidamento alla partecipata Sori di "ogni futura riscossione volontaria e coattiva di tutte le entrate tributarie e patrimoniali del comune di Prato", rappresenta un elemento di rottura non di poco conto verso la Giunta che avrebbe voluto affidare l'incarico a Equitalia. Se a questo si aggiunge che il capogruppo del Pdl ha espressamente affermato che il Consiglio comunale non accetterà mai decisioni prese "nelle segrete stanze in virtù di giochi e giochetti di potere" allora si intuisce da una parte che anche il Pdl ha capito che questo sindaco e la sua giunta stanno facendo giochini pochi limpidi nella gestione della res publica, dall'altra che Roberto Cenni - da loro eletto - evidentemente non ha quelle capacità amministrative che tanto ha osannato in campagna elettorale.
E' un 2010 che si sta per chiudere nel peggiore dei modi per Roberto Cenni, ci auguriamo solo che il nuovo anno si apra con una grande riflessione per il primo cittadino circa la sua capacità di portare avanti la legislatura. I problemi della città di Prato sono tanti e i pratesi non hanno bisogno di sobbarcarsi anche i problemi e i giochini del signor Cenni per andare avanti. Futuro e Libertà ha avuto un mandato dal loro leader Gianfranco Fini, mettere in difficoltà le giunte guidate dal Pdl, a Prato noi non ci aspettiamo che siano così coraggiosi ma qualora dovessero continuare a presentare mozioni e documenti diretti a salvaguardare la pratesità e gli interessi dei pratesi contro delibere di giunta poco limpide, Italia dei Valori le voterà, così come fatto in quest'ultimo consiglio comunale del 2010 che ha sancito la delegittimazione del sindaco e della giunta da parte di un consiglio comunale unanime… fatta eccezione ovviamente per quel corpo estraneo che è rappresentato dalla Lega Nord.

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