martedì 23 novembre 2010

SASCH IN CRISI, CROLLA LA CREDIBILITA' DEL SINDACO CENNI


di Pasquale Petrella
PRATO - La crisi del Gruppo Sasch viene da molto lontano. Un passivo di oltre centocinquanta milioni non si accumula né in un anno né in due. E’ chiaro ed evidente quindi che, Roberto Cenni, quando si è candidato a sindaco per il centrodestra era già consapevole delle grandi difficoltà in cui si trovava la propria azienda. La considerazione che come Italia dei Valori facciamo è quindi che Cenni, anziché preoccuparsi di spendere tutte le proprie energie (intellettuali) per cercare di salvare la sua azienda e il lavoro dei suoi dipendenti si sia imbarcato nella politica chissà, forse per trovare una valida sponda per salvare i suoi interessi o più comodamente per trovarsi un lavoro nel pubblico mentre la sua nave privata imbarcava acqua a fiumi da tutte le parti.

Italia dei Valori è fortemente preoccupata per il danno che chi ha gestito e sta gestendo la Sasch sta arrecando ai 395 dipendenti che rischiano di perdere il loro posto di lavoro, alle famiglie di questi ultimi che andranno incontro a momenti difficili e a tutte le aziende dell’indotto che riceveranno un grosso danno economico e qualcuna potrebbe anche rischiare a sua volta il collasso. A loro va tutta la solidarietà del partito e come IDV ci batteremo affinché i dipendenti possano mantenere il loro posto di lavoro in caso di vendita dell’azienda o beneficiare di tutte le garanzie offerte dalla legge nella malaugurata ipotesi di un fallimento.

E adesso cosa ha intenzione di fare Roberto Cenni? E i pratesi possono ancora continuare ad avere fiducia in un sindaco che ha gestito la sua azienda in un modo così fallimentare? Noi dell’Italia dei Valori crediamo che sia questo il momento perché Cenni dia delle risposte non solo alle banche ma anche ai cittadini pratesi.


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