LUCCA – Siamo sicuri che l’assessore Marco Chiari riuscirà a chiarire con i giudici la sua estraneità nell’inchiesta che lo vede rinviato a giudizio per falso e truffa nell’ambito del processo per la presunta maxi truffa da 22 milioni ai danni della Banca Nazionale del Lavoro ma, permetteteci di dire che la situazione è davvero imbarazzante.
Il fatto che Chiari si sia detto pronto a dimettersi qualora glielo chiedesse il sindaco Favilla - che bisogna specificare, guida una giunta di centrodestra - gli fa onore. La patata bollente passa quindi nelle mani del primo cittadino e siamo curiosi di vedere come si comporterà sulla questione. Vale a qualcosa il fatto che i presunti reati sarebbero stati commessi in epoca antecedente al suo incarico pubblico? Io credo che sia irrilevante ai fini della riflessione e della decisione che invitiamo il sindaco a prendere pubblicamente. Quella del rinvio a giudizio dell’assessore Marco Chiari aggrava ancor di più il quadro politico e gli equilibri alchimistici di Mauro Favilla che non fa in tempo a tappare i buchi provocati da Forza Lucca per dover rincorrere la fame di poltrone dell’Udc e le forzature del Pdl. Forse la soluzione migliore per tutti, soprattutto per i cittadini lucchesi, sarebbe che non sia Marco Chiari a dimettersi bensì tutta la giunta e che si vada ad elezioni anticipate per ridare credibilità alla politica con la P maiuscola.
giovedì 11 novembre 2010
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