mercoledì 24 marzo 2010

LA FIGLIA DEL SINDACO IN COMUNE, PERICOLOSO PRECEDENTE

PRATO – Le risposte date alla stampa da Claudia Cenni non convincono Italia dei Valori che ritiene che la sua presenza in Comune, sebbene –come dichiara lei – a titolo gratuito (ma chi paga per la luce, il riscaldamento, il telefono… presenti in quella stanza?), rappresenti un pericolosissimo precedente e per questo invita anche i sindacati a prenderne atto.
“Ho dato la mia disponibilità ad aiutare il sindaco o gli assessori a gestire quegli eventi, ritenuti particolarmente importanti, e per i quali non è sufficiente il personale in forza al Comune…” ha candidamente dichiarato Claudia Cenni alla stampa. Chissà se questa regola vale per tutti in Comune o solo per il sindaco, perché se varrebbe per tutti ci potremmo trovare presto con i figli degli assessori e perché no, anche dei capigruppo di maggioranza e di opposizione in Comune affinché diano una mano ai loro genitori per il disbrigo delle formalità dove non è sufficiente il personale in forza al Comune. Anzi, provocatoriamente potremmo dire che, visto che i dipendenti pubblici ricevono uno stipendio e visto che ci potrebbero essere tanti figli di papà pronti a dare una mano gratuitamente, riempiamo il Comune coi figli dei politici.
No, così non va e Italia dei Valori si augura che il sindaco abbia motivazioni più serie con cui argomentare in Consiglio Comunale nel dare risposta all’interrogazione presentata dal capogruppo IDV, Aurelio Donzella. Anzi, IdV si augura che venga immediatamente revocata la concessione della stanza alla signorina Claudia Cenni che potrà continuare ad andare in Comune ma solo per fare visita a suo padre, quando quest’ultimo è fisicamente presente in ufficio.

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