venerdì 22 gennaio 2010

POLIZIA MUNICIPALE SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO L'ASSESSORE MILONE





PRATO – Polizia Municipale sul piede di guerra e pronta ad azioni di protesta eclatanti contro l’assessore alla sicurezza Aldo Milone. E’ questo quanto è emerso in un incontro fra rappresentanti sindacali, agenti ed ufficiali del corpo di Polizia Municipale di Prato e la Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori, con la presenza anche dei consiglieri IDV eletti nelle Circoscrizioni. Una situazione di malumore, di preoccupazione e di scetticismo verso il piano di riorganizzazione del Corpo annunciato più volte sui mezzi di informazione ma ancora mai esposto ai diretti interessati.

“Abbiamo scritto e chiesto chiarimenti – dicono i sindacalisti – Non abbiamo avuto alcuna risposta. Siamo estremamente delusi da questo atteggiamento”

E ancora. “Se il piano di riorganizzazione del Corpo di Polizia Municipale è quello che abbiamo letto sui giornali allora ci stanno proponendo di tornare indietro di trent’anni – hanno denunciato gli agenti – Noi diciamo no all’accorpamento. Togliere i distretti nelle Circoscrizioni significa perdere il controllo del territorio e lasciare a se stesse le periferie che pure hanno tanti problemi e che ora trovano valide risposte nei vigili di quartiere. I cittadini è bene che sappiano tutto questo. E’ bene che sappiano che se l’altro giorno non abbiamo potuto rispondere alle loro richieste di intervento era perché tutto il corpo di polizia municipale era concentrato a fare il blitz contro i cinesi in via Rossini e che, con i numeri attuali della Polizia Municipale, d’ora in poi ogni volta che verranno fatti questi blitz, tutto il resto della città resterà abbandonata a sé stessa”.

“Milone vuole fare le nozze coi fichi secchi – hanno denunciato gli ufficiali presenti – L’assessore alla sicurezza non sa nemmeno quanti uomini ha il corpo di Polizia Municipale di Prato. Evidentemente non sa che mancano almeno cinquanta agenti e dieci ufficiali per garantire gli obiettivi attuali, figuriamoci se questi obiettivi dovessero cambiare e diventare più onerosi”.

Italia dei Valori ha registrato tutti i malumori ed ha proposto di portare a conoscenza di questo stato di disagio il Ministro dell’Interno Maroni che martedì prossimo sarà a Prato per firmare il rinnovo del Patto di Sicurezza.

Le parole chiavi emerse dall’incontro sono il no deciso all’accentramento e il sì alla salvaguardia delle specificità che possono essere garantite solo con l’assunzione di nuovo personale e con maggiori risorse da mettere a disposizione del corpo della Polizia Municipale.

“Per ora abbiamo ascoltato e letto solo un progetto che ci sembra scellerato – dicono i sindacalisti – Per fortuna non c’è ancora l’ufficialità e ci auguriamo che ci ripensino. Da parte nostra siamo sempre in attesa di essere ricevuti per discutere insieme di questa riorganizzazione altrimenti proporremo un referendum fra i vigili sul nuovo piano di riorganizzazione che ci verrà proposto”.

Delusione, amarezza e grande preoccupazione fra gli operatori che hanno chiuso l’incontro denunciando ai rappresentanti politici dell’Italia del Valori, “Il corpo di Polizia Municipale è sparito. Esiste solo per controllare i cinesi. Se il vigile di prossimità era lo specchio del Comune con la gente, quello che riceveva le proteste e le lamentele e le riportava alle istituzioni affinché venissero risolte, ora questo rapporto con i cittadini verrà meno. Ma in città ci sono solo i cinesi?”

E, infine, per chiudere, i rappresentanti sindacali hanno tenuto a ricordare che già esistono degli esposti all’Asl per quanto riguarda la situazione igienica dell’attuale sede del comando in piazza Macelli che sicuramente non è idonea ad accogliere altri agenti. Ed un piccolo richiamo per richiamare le incongruità che già esistono nell’organizzazione del corpo costretto a concentrarsi solo sui controlli ai cinesi viene fatto per l’unità cinofila, a quei cani che da mesi sono rinchiusi nei loro box al Comando e non partecipano ad alcuna operazione.

Italia dei Valori ha assicurato il suo massimo impegno a tutti i livelli per far sì che il piano di riorganizzazione del Corpo della Polizia Municipale non vada a ledere i diritti degli operatori e dei cittadini.

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