Forte invito del Vescovo di Prato Gastone Simoni agli operatori della comunicazione. Nella festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il Vescovo ha ammonito: «Siate pastori, non mercenari». Un’esortazione che si ricollegava alla pagina del Vangelo proposta dalla liturgia della festa, quella del «Buon pastore», e alla figura del santo patrono, Vescovo e dunque Pastore. Davanti a circa una cinquantina di giornalisti pratesi della carta stampata, delle radio, delle Tv e del web, raccolti nell’antica Badia di San Fabiano, mons. Simoni ha spiegato: «Il pastore ha a cuore il bene del suo gregge. Al mercenario, invece, non interessa. Così voi dovete avere a cuore il bene comune, che dev’essere criterio basilare nelle scelte che la vostra professione quotidianamente vi impone».
Il Vescovo di Prato ha ricordato ancora «che il fine non giustifica mai i mezzi», e che dunque non tutti i “tagli” o gli “strumenti” sono accettabili per dare nel modo corretto e veritiero una notizia».
In apertura della celebrazione, curata dall’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, mons. Simoni aveva «ringraziato il Signore per il dono meraviglioso dei media», ma anche, durante la liturgia penitenziale, chiesto “perdono per la corruzione e la menzogna che purtroppo talvolta sviliscono una delle professioni più belle e delicate del mondo d’oggi».
E non si può che essere concordi con Monsignor Gastone Simoni facendo però una piccola riflessione: i giornalisti si sono dati da tempo una carta deontologica perchè nessuno che sia iscritto all'albo dei giornalisti sia un "mercenario". Purtroppo le pecore nere esistono dappertutto ed allora ecco che devono funzionare gli orgnai preposti per sanzionare coloro si macchiano di una simile colpa.
domenica 25 gennaio 2009
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