PRATO. Un consigliere delegato per lo sport e nessun
consigliere (comunale o non) delegato
per la sicurezza. Visti i tanti atti di microcriminalità che si verificano
quotidianamente a Prato e che molti quartieri sono ormai nelle mani di
spacciatori e ladri, la presenza di una persona che si occupi solo di sicurezza
sarebbe più che opportuna. A sostenerlo è il coordinatore provinciale di Scelta
civica – Cittadini per l’Italia, Pasquale Petrella che sabato scorso ha
partecipato alla convention a Roma per la nascita del Cantiere dei Moderati.
“Che Prato sia una città con grossi problemi di sicurezza
non lo scopriamo ora – dice il coordinatore provinciale di Scelta civica per l’Italia
– Le statistiche nazionali da anni ormai ci pongono fra le città più pericolose
d’Italia. Quello che in questo momento mi colpisce è che il sindaco Matteo
Biffoni abbia un consigliere comunale delegato per lo Sport, vari consiglieri
personali su temi vari, ma non abbia né un consigliere comunale, né uno di
fiducia extra Palazzo, che sia delegato per la sicurezza. Eppure di persone
competenti ce ne sono e parecchie”.
“Può bastare un consigliere delegato alla sicurezza pe risolvere
i problemi di Prato? Forse no ma sicuramente sarebbe un modo per dimostrare
attenzione al fenomeno – continua Petrella – E, così come Giovanni Mosca
delegato dal sindaco a tenere i rapporti con le frazioni, ogni giorno si reca
sui posti dove vengono segnalati casi di degrado e cerca di risolverli facendo
intervenire gli uffici competenti, un consigliere delegato per la sicurezza
potrebbe fare altrettanto stimolando le forse dell’ordine e la Polizia
municipale per interventi mirati e tempestivi. Non si può aspettare un servizio
delle Iene per fare piazza pulita di certe situazioni che sono ormai
incancrenite sul territorio”.
“Io credo che il sindaco non debba neppure girarsi troppo
intorno per cercare di trovare la persona giusta. Magari sì, allargando lo
sguardo anche oltre al Partito democratico” conclude Petrella.
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