martedì 22 marzo 2016

Petrella: "Più attenzione sulla Sicurezza, serve un delegato"




PRATO. Un consigliere delegato per lo sport e nessun consigliere (comunale o non)  delegato per la sicurezza. Visti i tanti atti di microcriminalità che si verificano quotidianamente a Prato e che molti quartieri sono ormai nelle mani di spacciatori e ladri, la presenza di una persona che si occupi solo di sicurezza sarebbe più che opportuna. A sostenerlo è il coordinatore provinciale di Scelta civica – Cittadini per l’Italia, Pasquale Petrella che sabato scorso ha partecipato alla convention a Roma per la nascita del Cantiere dei Moderati.
“Che Prato sia una città con grossi problemi di sicurezza non lo scopriamo ora – dice il coordinatore provinciale di Scelta civica per l’Italia – Le statistiche nazionali da anni ormai ci pongono fra le città più pericolose d’Italia. Quello che in questo momento mi colpisce è che il sindaco Matteo Biffoni abbia un consigliere comunale delegato per lo Sport, vari consiglieri personali su temi vari, ma non abbia né un consigliere comunale, né uno di fiducia extra Palazzo, che sia delegato per la sicurezza. Eppure di persone competenti ce ne sono e parecchie”.
“Può bastare un consigliere delegato alla sicurezza pe risolvere i problemi di Prato? Forse no ma sicuramente sarebbe un modo per dimostrare attenzione al fenomeno – continua Petrella – E, così come Giovanni Mosca delegato dal sindaco a tenere i rapporti con le frazioni, ogni giorno si reca sui posti dove vengono segnalati casi di degrado e cerca di risolverli facendo intervenire gli uffici competenti, un consigliere delegato per la sicurezza potrebbe fare altrettanto stimolando le forse dell’ordine e la Polizia municipale per interventi mirati e tempestivi. Non si può aspettare un servizio delle Iene per fare piazza pulita di certe situazioni che sono ormai incancrenite sul territorio”.
“Io credo che il sindaco non debba neppure girarsi troppo intorno per cercare di trovare la persona giusta. Magari sì, allargando lo sguardo anche oltre al Partito democratico” conclude Petrella.

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