Piena sintonia con le parole del sottosegretario al Ministero
dell'economia e delle finanze nonché segretario nazionale di Scelta
civica, Enrico Zanetti, nell'avallare la scelta del sindaco Nogarin sul
destino di Aamps di Livorno. Quando ci
sono partecipate gestite male e che sono diventate dei carrozzoni capaci
solo di creare debito per la collettività è chiaro ed evidente che
vanno riviste e corrette, dove è possibile, altrimenti vanno chiuse. Non è una questione di destra o di sinistra ma solo
di buonsenso e di servizo per l'intera collettività.
Certo, appoggiare
la soluzione del concordato preventivo per l'azienda per la raccolta dei
rifiuti di Livorno che conta oltre 40 milioni di debito, non significa
appoggiare il percorso fatto dal primo cittadino labronico per informare
e condividere con i dipendenti dell'Aamps la soluzione migliore per
l'azienda che sia soddisfacente anche per i dipendenti e la collettività. Scelta civica, se fosse stata
alla guida del comune livornese si sarebbe mossa sicuramente in maniera
diversa e la spaccatura che si è creata all'interno dello stesso M5s è
la dimostrazione comunque che Nogarin ha sbagliato non nel merito
bensì nel metodo.
Il problema delle partecipate purtroppo
non riguarda solo Livorno. Proprio nei giorni
scorsi ho presentato un esposto al Procuratore generale della Corte dei
Conti Toscana, Andrea Lupi, affinchè verifichi alcune scelte fatte dal
consiglio di amministrazione dell'Edilizia pubblica pratese spa, una
partecipata a capitale interamente pubblico, che nel 2011, quando c'era
la giunta di centrodestra, ha fatto scelte sul personale che hanno
pesantemente influito sui costi dell'azienda, senza che gli stessi soci,
ovvero i sette comuni della Provincia di Prato, ne fossero informati e
senza che, secondo me, siano state rispettate le leggi in materia di
promozioni e di nuove assunzioni.Credo che le partecipate siano gli strumenti necessari per le pubbliche amministrazioni per poter gestire il territorio e i servizi verso la collettività. Ma se diventano solo un centro di potere politico e di gestione delle risorse per favorire alcuni e penalizzare altri, allora vanno riformati e corretti e mi auguro che una norma del genere venga inserita nel nuovo bilancio preventivo del Comune di Prato.
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