PRATO. Dopo l’emergenza vissuta mercoledì 10 giugno, con l’acquazzone
che ha costretto alla chiusura di tutti i sottopassi lungo la
Uno dei sottopassi allagati per l'acquazzone del 10 giugno |
E se gli altri sono stati riaperti dopo che è passata la
bufera, ora deve essere riaperto anche quello di via Ciulli perché i sistemi di
allarme sono stati posizionati e sono funzionanti. Se la magistratura non
provvede a dissequestrarlo e a permetterne la riapertura significa che è miope
e incapace di leggere la realtà. O tutti i sottopassi vengono chiusi e messi sotto sequestro oppure anche quello di via Ciulli deve essere riaperto.
Credo che sia
arrivato il momento di ripartire con una petizione popolare e riaccendere i
riflettori su quel pezzo di Prato che è stato abbandonato e dimenticato nelle
carte della burocrazia messe in un cassetto di chissà quale ufficio.
Infine serve uan seria riflessione sul progetto per il sottopasso del Soccorso. Siamo sempre sicuri che sia la scelta giusta? Il progetto tiene conto delle nuove tipologie di rovesci con bombe d'acqua capaci di far saltere tutti gli attuali sistemi di emergenza contro gli allagamenti?
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