mercoledì 7 novembre 2012
L'incudine e il martello
Mia nonna Margherita diceva: quando sei martello picchia, e picchia forte perchè nella vita ti capiterà di essere anche incudine e allora di colpi ne riceverai tanti e da ogni parte, nessuno ti farà sconti.
L'Italia dei Valori è stata fino a poco tempo fa un grande martello che con le sue denunce e le sue battaglie contro il malaffare e la malapolitica ha saputo fare breccia nei cuori di milioni di italiani. Solo un anno fa, alla caduta di Berlusconi, i sondaggi davano l'IdV quasi al 10% e fra i possibili candidati a presidente del Consiglio, Antonio Di Pietro svettava al quarto o quinto posto.
Oggi, dopo la trasmissione Report, l'Italia dei Valori si è trasformata in incudine e allora è il momento di assorbire e fare resistenza ai colpi che arrivano da ogni parte e che hanno fatto scendere l'IdV nei sondaggi fino al 2,9%.
L'auspicio è che l'incudine sia formato da una lega talmente dura da non spaccarsi in attesa di tempi migliori in cui l'IdV possa tornare ad impugnare il martello.
Ma non si può far finta di niente. Le lezioni, belle o brutte, devono insegnare qualcosa e l'Italia dei Valori, che in queste ore si sta ricompattando come non mai, deve saper far tesoro di quanto è emerso nella trasmissione Report che pur fra le mille contraddizioni e i mille incanalamenti diretti a distruggere senza se e senza ma, ha pur messo a nudo una criticità presente nel partito che va superata.
Regole nuove, trasparenza, democrazia e meritocrazia in tutti i settori a cominciare dalla scelta dei nuovi candidati per le imminenti elezioni. E sulle alleanze: stop alle elemosine, non si può chiedere un giorno a pinco e il giorno dopo a pallino, una alleanza quando abbiamo un programma e abbiamo una linea. Seguiamo quelli e poi le alleanze arriveranno di conseguenza. L'IdV non può accontentarsi di essere incudine, deve tornare ad essere un martello.
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