sabato 14 maggio 2011

Viabilità e rischio idrogeologico a Narnali con un'Amministrazione che non dà risposte











PRATO – “Se l’Amministrazione comunale non ha inserito alcuna voce di spesa in bilancio per eliminare il rischio idrogeologico a Narnali e per il risarcimento dei danni alle 160 famiglie che sette mesi fa si sono visti allagare le case, i garage e gli scantinati dall’alluvione che provocò anche la morte di tre donne, siamo pronti ad andare a contestare la giunta in Consiglio comunale il giorno dell’approvazione del Bilancio”. E’ questa una delle voci più critiche che si è levata nell’assemblea pubblica che si è tenuta nei locali del circolo Renzo Grassi , organizzata da Italia dei Valori e dal circolo Mauro Ribelli del Partito Democratico.

Si è trattato della seconda assemblea pubblica dopo quella del 29 aprile scorso in cui si è parlato della nascita del nuovo ospedale e dei ritardi nella realizzazione delle infrastrutture viarie che dovrebbero rendere agevole l’arrivo e l’uscita dall'ospedale senza ingolfare le frazioni di San Paolo, Narnali, Galciana, Viaccia…

All’assemblea sono intervenuti Massimo Faggi (Pd) responsabile del circolo Mauro Ribelli, il dottor Pasquale Petrella della Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori, l’avvocato Monia Faltoni (consigliere proviciale Pd), Andrea Colzi (consigliere comunale Pd), Fabrizio Mattei (Consigliere regionale Pd) e il dottor Luca Mori (consigliere provinciale Idv).

VIABILITA’ E PROBLEMA IDROGEOLOGICO: ANCORA AL PUNTO DI PARTENZA?



“Il problema della viabilità rischia di trasformarsi in un incubo per i residenti nelle vicinanze del nuovo ospedale. I lavori del nosocomio viaggiano a ritmo spedito ma delle opere viarie a corredo e di pertinenza del comune di Prato non c’è neppure l’ombra – ha detto il dottor Petrella – I cittadini vogliono essere informati e sapere quello che verrà realizzato, occorre che questa amministrazione applichi nei fatti e non solo a parole la democrazia partecipata. Fra un anno, un anno e mezzo potremmo trovarci invasi da un fiume di auto e questa zona potrebbe diventare ancora più invivibile di ora perché già ora esistono problemi di mobilità, figuriamoci quando avremo cinque o seimila veicoli al giorno in più sulle strade di questa zona”.

“Ad oggi non è ci risulta indetto alcun bando di gara - ha detto Monia Faltoni - E purtroppo le opere da realizzare non sono di poco conto: c’è un sottopasso da costruire lungo la tangenziale all’altezza di San Paolo dove il progetto prevede una nuova strada che colleghi la frazione direttamente all’ospedale, attraversando i campi alle spalle del campo di calcio del Cicognini”.

“ E se non faranno in tempo a realizzare questa nuova viabilità – si è interrogato un cittadino – esiste un progetto alternativo per una viabilità che non provochi come purtroppo temiamo, enormi disagi ai residenti?”

Altra tematica di notevole interesse riguarda l’ormai tristemente noto sottopasso di via Ciulli. L’area, dopo la tragedia del 5 ottobre che ha visto la morte di tre donne, ha subito un serio aumento delle problematiche per quel che riguarda il traffico pesante a causa della chiusura imposta dalla magistratura pratese. La circoscrizione di Prato Ovest, nel pieno rispetto dell’azione giudiziaria ha richiesto all’amministrazione comunale perlomeno un’apertura pedonale del suddetto sottopasso per evitare un serio isolamento dei residenti della zona, ma “l’ amministrazione non ha ancora dato risposta, né proposto una seria soluzione alternativa, rifugiandosi dietro l’alibi del blocco giudiziario” ha riferito Andrea Colzi.

Come se non bastasse, “l’intera zona è soggetta ad un forte rischio idro-geologico, e necessiterebbe oltre alla costruzione di nuovi edifici e di nuove infrastrutture anche di un piano specifico e coordinato per evitare che si ripetano allagamenti come quello, tragico, avvenuto sette mesi fa” ha detto il consigliere provinciale Luca Mori.



UN BILANCIO PROVVISORIO NON ANCORA APPROVATO

Piove sul bagnato per la giunta Cenni: infatti per quanto riguarda il bilancio preventivo per il 2011 non è ancora stato approvato. “Questo disagio - spiega preoccupato il consigliere Colzi - costerà all’approvazione di bilancio ben 5 mesi di ritardo. Ciò non fa altro che dimostrare come l’attuale legislatura sia ormai spaccata e divisa; e a salvare la faccia non basta più la retorica della sicurezza e dell’avversione contro gli immigrati (specialmente cinesi). Un fallimento in toto, che causerà l’irrisolvibilità dei problemi attuali nel 2011: quindi addio scuola Don Bosco di Narnali, addio relativa palestra (di cui il comune non dispone del relativo terreno); tutto a dispetto del tesoretto di circa 5 milioni di euro, vanto e stendardo della giunta Cenni.”



LA DISAFFEZIONE DEI CITTADINI

Ultimo paragrafo, ma sicuramente non per ordine di importanza, è lo stato d’animo della cittadinanza di Narnali, Maliseti, S. Paolo e Viaccia. I residenti sono ormai stizziti dalla continua mancanza di comunicazione da parte dell’attuale amministrazione. “Ci sentiamo cittadini di serie B – hanno detto- L’assenza di dialogo tra istituzioni e cittadini, anche dopo la tragedia di sette mesi fa non ci piace Vogliamo risposte e siamo pronti ad alzare i toni della protesta” In particolar modo i cittadini di Narnali, S. Paolo e Galciana sono quelli più scottati, tanto da unirsi insieme per far sentire ancora più forte la propria voce in merito ai problemi di degrado che riguardano le rispettive frazioni. Queste persone non sono più disposte ad ascoltare le classiche belle promesse, e poi sentirsi rispondere, all’indomani di un qualsiasi lavoro di miglioramento della zona, che non ci sono soldi. Persone che chiedono di poter essere parte attiva delle decisioni le cui conseguenze vivranno sulla propria pelle per i prossimi decenni.

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