giovedì 20 gennaio 2011

PRIMA VERTENZA SINDACALE DI UNA CINESE, UN CASO CHE PUO' FARE STORIA


PRATO - Mei Xi entrerà nella storia pratese per essere stata la prima cinese ad aver fatto una vertenza sindacale nei confronti della ditta gestita da suoi connazionali orientali. E' una svolta epocale quella che potrebbe innescare la ventinovenna dagli occhi a mandorla. Se altri cinesi, oggi sfruttati e maltrattati, decideranno di seguirla, presto tutto il mondo della illegalità presente nella comunità economica orientale potrebbe scomparire o comunque avere un grosso scossone.
Mei Xi ha denunciato alla Cgil che i suoi ex datori di lavoro, non solo l'hanno licenziata su due piedi non appena ha chiesto un periodo di feri per poter andare a trovare i suoi figli ed il marito che sono rimasti in Cina ma che, sebbene fosse stata assunta con contratto part time, in realtà lavorava fino a quindici ore al giorno per cinquecento euro netti in busta paga e altri quattrocento a nero ma con l'obbligo di pagarsi da sola i contributi.
Tante le irregolarità denunciate nei confronti della ditta di confezioni cinese che la sfruttava. Ora però è necessario che i sindacati e soprattutto il Comune di Prato diano la massima assistenza a questa giovane orientale perchè questa potrebbe essere la chiave per scardinare il mondo sommerso delle ditte cinesi. Solo se il popolo cinese che viene sfruttato e maltrattato riesce a comprendere che in Italia i lavoratori sono tutelati, solo se riescono a comprendere che hanno tutto da guadagnare nel denunciare i loro datori di lavoro che li sfruttano, allora si potrà avere risultati mille volte superiori a quelli legati alla semplice repressione portata avanti dall'amministrqazione di centrodestra.
L'educazione ai diritti è un passo fondamentale per avere anche il rispetto dei doveri. Questa è la direzione giusta.

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